mercoledì 27 febbraio 2013

Come riconoscere un sensore PIR da un doppia tecnologia?


Buonasera, vorrei sapere visto che a breve verranno ad istallarmi un antifurto filare, come posso riconoscere un sensore di movimento passivo da quello a doppia tecnologia.
Saluti e complimenti per il blog.
Marco

Buongiorno Marco

Visivamente, sono abbastanza simili ed anche un esperto farebbe fatica guardando dal solo involucro.

Esternamente, l’unico indizio di rilievo potrebbe essere la presenza di due (o tre) led, in genere di colore diverso, che servono per segnalare l’attivazione di una o dell’altra tecnologia. Camminando davanti al sensore i due led si dovrebbero accendere, generalmente in tempi diversi, a seconda della tecnologia che rileva per prima.

Se invece intende aprire il sensore, basta verificare la presenza di un piroelettrico e di un’antenna planare (IR+MW) o di più elementi in caso di doppio/triplo PIR.

domenica 24 febbraio 2013

Sostituzione batteria contatti via radio


Salve,Il mio sistema antifurto di casa ha di nuovo le batterie degli apparecchi di zona (quelli sulle finestre per intenderci) scarichi.Siccome la cosa accade più spesso di quanto pensassi vorrei evitare di chiamare ogni volta il tecnico e spendere una cifra spropositata per quattro batterie.Si tratta di un’operazione semplice? Dovrei impostare qualcosa sull’antifurto oppure posso farlo senza troppi scrupoli? (sul manuale non ho trovato informazioni a riguardo)- Moreno

Buongiorno Moreno

In genere la sostituzione delle batterie nei contatti radio non comporta nessuna problematica. Si richiede solo la necessaria attenzione e la scelta corretta del tipo di batteria.

Per il resto, l’operazione è abbastanza semplice: ad impianto disattivato (se possibile in stato manutenzione), basta aprire il contenitore e sostituire la batteria. Se non mette l’impianto in manutenzione avrà una segnalazione di allarme manomissione quando apre il contatto – ma è normale.




venerdì 15 febbraio 2013

Intercettazione dei radiocomandi


I telecomandi 868 mhz con cui si attivano/disattivano gli allarmi, anche se cifrati con algoritmi proprietari, possono essere intercettati con opportuni apparecchi e costituiscono il punto debole di un sistema di sicurezza?- Massimo

Buongiorno Massimo

Tutti i radiocomandi, su qualunque frequenza e con qualunque algoritmo, possono essere intercettati. Tutte le trasmissioni radio in genere possono essere intercettate. Basta avere una ricevente con un’antenna sintonizzata sulla stessa frequenza. Bisogna vedere cosa può fare con quello che ha intercettato.

Se il codice che ha intercettato è criptato, non lo può decifrare –  a meno che lei abbia anche la chiave di lettura dell’algoritmo, ma potrebbe riuscire a clonarlo; se si tratta di un codice rolling-code, quindi di un codice che è valido solo per quell'operazione e poi cambia, non se ne fa nulla.

In un certo senso quindi un codice rolling-code è più sicuro, mentre un codice duplicabile rappresenta un potenziale punto di debolezza – indipendentemente dalla frequenza su cui viene trasmesso.


La modalità impulsiva dei sensori


Esiste il modo di proteggere una finestra con persiane in modo che AL MOMENTO DI INSERIMENTO ALLARME, se la persiana è chiusa l’allarme avvenga aprendo la persiana e se invece la persiiana è aperta l’allarme avvenga aprendo la finestra.
GRAZIE
- Mario

Buongiorno Mario

Certo.
Basta che la centrale abbia la funzione di auto-esclusione della linea aperta – funzione abbastanza comune su molti modelli.
Nel primo caso l’allarme è normale (da persiana chiusa a persiana aperta); nel secondo caso, la centrale auto-esclude la linea della persiana perché la vede aperta (come la persiana stessa) e la ri-arma solo (e se) la persiana viene chiusa. In questo caso un semplice contatto magnetico sulla finestra segnalerà l’allarme.
Tecnicamente (molto tecnicamente!) questo concetto si chiama modalità impulsiva.

I sensori allarme doppia e tripla tecnologia


Buongiornodevo proteggere il mio appartamento sito al 2° piano; i punti critici da coprire sono pochi: 2 baloconi lunghi 11 m e lago 1.20 confinanti con altri balconi analoghi di altri app.ti ed una porta blindata: per l’esterno mi hanno proposto un sensore per balcone a doppio infrarosso e non come vorrei io a doppia e triplice tecnologia, mentre per la porta nessun problema colsensore a fili. La tesi dell’instalaltore è che con dopp/trip tecn. vi è possibilità di falsi allarmi e difficoltà di taratura (temporali e piccoli insetti che si posano sulle lenti): quesiti:  sono affidalili questi sensori a doppoi infrarosso e quali limiti hanno, ovvero gli ultimi sono migliori ai fini della sicurezza? ringrazio cordialmente: - Giovanni

Buongiorno Giovanni

la tesi del suo installatore è alquanto discutibile: con i sensori doppia o tripla tecnologia si hanno MENO problemi sia di taratura che di falsi allarmi in quanto proprio la necessità di attivare tutte le due/tre tecnologia per generare un allarme riduce sensibilmente la possibilità di falsi allarmi (anche dovuti a difetti di taratura).

I sensori a doppia (o tripla) tecnologia, sia infrarosso che infrarosso + microonda sono molto affidabili in termini di falsi allarmi. I limiti sono legati al costo (leggermente superiore rispetto alla singola tecnologia, ovviamente) ed al fatto che sono meno performanti in termini di sicurezza perché il funzionamento combinato in AND necessita l’allarme sia di una che dell’altra tecnologia e quindi potenzialmente si portano dietro le debolezze di entrambe.

In ambienti a basso rischio ormai le logiche a microprocessore che vengono utilizzate nei sensori DT ne hanno reso le prestazioni assolutamente adeguate e soddisfacenti; in ambienti a medio-alto rischio, si utilizzano sensori diversi o sensori DT di alta qualità (e quindi anche alto costo).

domenica 10 febbraio 2013

Telecamere, barriere e protezione perimetrale


Salve, vorrei avere un consiglio su come progettare un sistema di impianto via filo (e forse in parte anche radio).Abito al piano terra rialzato di 1 mt., ho da poco installato robuste grate internamente, tra persiane e finestre in alluminio, il portone è blindato. Il mio appartamento non è in condominio, e guarda su 3 confinanti, mentre mi manca la visione del fronte strada (perché si sviluppa alle spalle dei garage che danno sulla strada), quindi pensavo anche ad una telecamera sempre via filo, tipo mini speed dome, che gira tra il portoncino esterno e l’entrata del giardino con cancello grande (dove mi hanno avvelenato il mio cane ….consideri che tra la strada e il muro di casa ci sono circa 4 mt di mia proprietà, per la privacy sono ok visto che la telecamera la installo sull’angolo del muro casa ?) circa 10 mt tra loro distanziati, comunque solo una sufficiente visione day & night, senza troppi sosfisticati congegni.Inoltre, vorrei evitare l’eventuale danneggiamento alle persiane, installando un sistema per finestre (barriera esterno con fili sarebbe meglio), da un lato prende 2 finestre, dietro casa una finestra e dall’altro prende 3 finestre, in sostanza potrebbero bastare tre coppie di barriere che volendo posso collegare via filo (avendo predisposto ad ogni angolo esterno di casa un corrugato diametro 2 cm che convergono in una scatola a centro dell’appartamento interno).infine poi un sensore al portone blindato anche senza fili, con una sirena esterna (oppure anche una interna). Mentre per la segnalazione gsm non saprei se occorre il collegamento alla rete telefonica (credo che occorre portare un bianco-rosso dalla presa telef. alla centralina …).In attesa di vs. consiglio e delucidazione in merito, potreste farmi sapere quanto mi costerebbe un tipo di impianto come descritto completo di cavetteria, alimentazione di supporto radiocomando (2) istruzioni.ringraziando anticipatamente, invioCordiali saluti.

Buongiorno

Per la telecamera non ci sono problemi se punta nella sua proprietà privata, come mi sembra di capire, e se rispetta le regole della privacy (deve segnalare con l’apposito cartello ed il passaggio non deve essere pubblico).

Per le finestre, direi che le barriere sono un’ottima soluzione – tra l’altro le potrebbe sfruttare anche per parzializzare l’impianto quando si trova in casa aumentando quindi il grado di sicurezza, mentre per il portone blindato basta un contatto magnetico o, al limite, un contatto di vibrazione (o entrambe – li può comunque mettere in serie utilizzando lo stesso cavo).

Il combinatore telefonico GSM necessita solo dell’alimentazione e non é necessario nessun collegamento alla linea telefonica, ma solo il collegamento della segnalazione di allarme alla centrale. Esistono anche dei modelli che hanno sia il cellulare GSM che la linea tradizionale PSTN, ma se il suo è esclusivamente GSM deve solo verificare la presenza di campo.

Sul preventivo non saprei come aiutarle: le varianti sono davvero molte e le differenze possono essere sostanziali a seconda del materiale utilizzato.

Attivatore e ritardo di ingresso in allarme garage


Ciao Mauro!!
Davvero complimenti per il sito e per l’impostazione che gli hai dato, molto scorrevole e piacevole!
Ti scrivo per chiederti un consiglio, una dritta.
Sono in procinto di installarmi da me il sistema d’allarme rigorosamente filare con sensori perimetrali, scheda GSM, una tastiera, 2 lettori di prossimità e qualche sensore PIR (e ovviamente una sirena da esterno  ).
Il mio dubbio riguarda il box che sta al piano di sotto. Cerco di spiegarmi meglio: la mia intenzione è quella di posizione un sensore PIR all’interno del box ma… quando arrivo con la macchina e apro la basculante, potrò impostare un “ritardo” nell’attivazione dell’allarme? altrimenti sono rovinato. Pensavo anche di mettere un lettore di prossimità esterno al box ma ho paura dei dispetti e poi si vedrebbe quando l’allarme è inserito o meno.
Cosa mi suggerisci/consigli?
Grazie per la disponibilità
Ciao,
Carlo

Buongiorno Carlo

Premesso che dovrai configurare una zona garage indipendente, puoi decidere di comandare l’attivazione dall’esterno o dall’interno. Considera peró che sia che comandi dall’esterno che dall’interno, avrai probabilmente comunque sempre bisogno di una segnalazione dello stato dell’impianto.

Impostare un ritardo di ingresso e di uscita è sempre possibile, per tutti i sensori – quindi da questo punto di vista non ci sono problemi. Per quanto riguarda la segnalazione e l’attivatore, essendo su una zona separata, non mi farei problemi: al limite fai in modo che l’inseritore indichi solo lo stato della zona garage o, meglio, che addirittura comandi solo quella zona. Dovrai attivare/disattivare l’impianto quando entri in casa, ma almeno sei tranquillo relativamente al problema di avere un attivatore all’esterno.

Ad ogni modo, l’attivatore della zona garage dovrebbe essere vicino alla basculante per non dover ricorrere ad un tempo di entrata/uscita troppo lungo.

sabato 9 febbraio 2013

Protezione perimetrale in assenza di predisposizione cavi


Buonasera Mauro!piacere di “conoscerti”  mi chiamo Alberto.Scrivo a te perché oggi mi sono trovato a cercare sul web informazioni su antifurti per appartamenti…e tu sei il primo, oltre che il più frequente, nome che salta fuori 
Ho letto della tua enorme disponibilità a dare aiuto a chi te ne chiede, tra i tuoi blog…e ho ben pensato di provare ad approfittarne! 
Ti faccio una breve cronistoria:
Stanno per ultimare il palazzo all’interno del quale ho preso un appartamento; ai tempi l’elettricista del cantiere mi ha chiesto se volessi o meno la predisposizione per l’allarme, sconsigliandomi la predisposizione perimetrale (bensì solo quella per i radar) a causa dell’oscenità oltre che scomodità dei contatti sulle porte a causa degli infissi in alluminio. Io, da buon ignorante in materia e non pensando ad istruirmi per tempo, accettai i consigli (mi spillerà 500 € per questa predisposizione dei tubi per passare i fili….).
Adesso, documentandomi, ho deciso che non voglio assolutamente rinunciare al perimetrale; è l’unico modo per proteggere la casa in cui vivi quando ci sei dentro!
Ecco dunque la mia richiesta di soccorso:
La predisposizione mi permette solo di mettere i radar.Ho fatto un sopralluogo con due diversi tecnici. Uno mi ha detto che si potrebbero mettere le tendine infrarossi tra infissi interni ed esterni ma che, giustamente ci vuole un lavoro prima per sistemare i fili…dunque si dovranno fare dei lavori per permettere ai fili di arrivare fino alle porte…e neanche un tubo porta fino alle porte esterne……….Un altro (quello del cantiere) mi ha portato ancora avanti la sua tesi, dicendo ancora che i contatti delle porte servono a poco. Lì, però, gli ho detto che non conoscendo le tendine a infrarossi non avevo pensato alla possibilità di montarle (poteva anche pensare a dirmelo ai tempi…). Dopo questa mia affermazione, ha tirato fuori l’idea di alcuni sensori infrarossi che, esternamente, starebbero paralleli alla parete a circa 1 cm di distanza.Io, invece, sto seriamente pensando alle tendine Wi-Fi (l’elettricista del cantiere me le ha sconsigliate a causa della,a suo parere, facile intrusione per la disattivazione dall’esterno).
In tutto questo marasma che ti ho descritto…qual’è la tua opinione? 
Grazie mille per l’attenzione!

Buongiorno Alberto

Innanzitutto… peccato per la mancata predisposizione! Come consigliamo sempre, il passaggio di qualche tubo in più in fase di costruzione o ristrutturazione della casa è un’operazione poco costosa e di facile realizzo e, anche se pensate di non utilizzarla immediatamente, è un po’ come un piccolo investimento che prima o poi potrebbe tornare molto utile.

Credo che nel tuo caso la soluzione migliore possa essere quella di installare dei sensori a tenda senza filo o, al limite, delle barrierine infrarosso – sempre senza filo. Trattandosi di una protezione perimetrale supplementare ai sensori filari interni, aggiungi un importante utilizzo (quello della parzializzazione notturna) ed aumenti la protezione ad impianto totalmente attivato.

Per quanto riguarda l’affidabilità, i sensori a tenda offrono una buona copertura, possono essere installati in posizioni di difficile accesso anche all’esterno (per esempio tra l’infisso e la persiana) e non sono particolarmente attaccabili – non più di quanto lo siano tutti i tipi di sensore da esterno. Soprattutto devi valutare che sono una protezione accessoria rispetto ai volumetrici interni e hanno anche il grande vantaggio di prevenire lo scasso segnalando il tentativo di intrusione quando il ladro è ancora all’esterno.

Se poi volessi comunque passare i cavi, puoi anche abbinare il sensore a tenda con il contatto magnetico di apertura e/o i contatti a filo per le tapparelle.


lunedì 4 febbraio 2013

Videosorveglianza con telecamere IP per villetta

Prima di tutto complimenti per questo sito , veramente ben fatto.Abito in una villetta a schiera e in un anno i ladri sono già entrati non una…ma due volte.Nel secondo caso in particolare a mettere in fuga i ladri è stata la semplice presenza di una ip cam (ho ricevuto una mail sul blackberry mentre stavo tornando da lavoro e ho immediatamente chiamato il 112).Incredibile a dirsi, i ladri hanno rubato…l’ip camera!!Da qui la mia decisione di dotarmi di un sistema d’allarme e di 4/5 nuove ip camera da posizionare in luoghi strategici in abbinamento a dei faretti alogeni/led con sensore crepuscolare (a quanto leggo è un deterrente notevole).La villa ha un giardinetto (molto piccolo) sia nella parte anteriore che nella parte posteriore mentre al 1° piano ci sono un terrazzo e un balcone.In totale ho 8 infissi, più la porta d’entrata semi-blindata.La mia idea era di dotare le finestre di un doppio sensore (a tendina e perimetrale), mettere un volumetrico in box (che comunica con l’abitazione direttamente mediante una porta che doterò di sensore perimetrale) mentre all’esterno volevo mettere sia sul terrazzo che sul balcone delle barriere a infrarossi.Penso che separare il sistema di videosorveglianza ip dall’allarme vero e proprio potrebbe essere una soluzione ridondante ma allo stesso tempo utile come backup nel caso in cui i ladri riuscissero a manomettere il sistema d’allarme.E’ chiaro che se i ladri dovessero spegnere l’elettricità…le mie telecamere automaticamente verrebbero spente mentre rimarrebbe attiva la centralina d’allarme grazie alla batteria tampone.Da queste considerazioni una serie di domande:
è una buona idea separare la videosorveglianza dall’allarme?quanto sono integrabili le ip camera (cinesi) ai sistemi d’allarme più comuni (vedo che hanno degli ingressi/uscite nella parte posteriore..)?potrebbe essere utile tenere un UPS per dare continuità alla linea elettrica?
inoltre, in generale, credi sia possibile riutilizzare parte dei sensori della mio vecchio sistema antifurto (quelli perimetrali in particolar modo)?Ultima domanda, vorrei prendere una nuova centralina d’allarme sul taglio consumer che mi auto-installerei ma sono dubbioso sulla sicurezza relativa alla comunicazione tra telecomandino e centrale stessa (ultimamente sento di sistemi che intercettano il codice quando attiviamo o disattiviamo l’allarme clonando di fatto un nuovo telecomando…in termini tecnici non so come si chiama questa tecnica).Esistono dei modi per aumentare il livello di sicurezza in questo tipo di comunicazione (tipo chiavette con chiave numerica che cambia ogni tot secondi?) magari integrabili ai sistemi d’allarme e indipendenti? e se sì, esiste uno standard di riferimento?grazie e mi scuso se non ho usato i termini tecnici ma non sono esperto- Cristiano

Buongiorno Cristiano

Si, in generale soprattutto per piccoli impianti (appartamenti, villette) la separazione di antifurto e videosorveglianza é quasi una scelta obbligata. Come potrai leggere anche in altri post, ci sono considerazioni pratiche, installative e anche economiche che portano decisamente verso questa soluzione.

Le telecamere IP (cinesi e non) sono abbastanza standard e credo che non ci siano grossi problemi di integrazione, ma la materia é molto vasta e quindi forse prima dell’acquisto ti conviene verificare con il fornitore – meglio se un distributore specializzato in sicurezza TVCC, per non avere poi complicazioni eccessive in fase di installazione e configurazione.

Per quanto riguarda l’UPS direi che é fondamentale: qualunque sistema di sicurezza deve prevedere almeno due fonti di alimentazione (una, primaria, é la rete, l’altra, secondaria, viene fornita da batterie o un gruppo esterno) in quanto la mancanza di corrente si verifica spesso in caso di tentato furto – soprattutto ora che i contatori vengono montati esternamente ed in posizioni facilmente accessibili da tutti.

I sensori antifurto sono molto compatibili se di tipo filare: l’allarme viene trasmesso attraverso un segnale elettrico (normalmente un positivo a mancare) che può essere letto da qualunque centrale. Anche nel caso in cui non vi sia compatibilità  basta usare un comune relé per girare il segnale ed i sensori diventano utili per il nuovo impianto.

Per quanto riguarda il radiocomando invece, la situazione é più complessa. Se la scheda di decodifica (scheda-chiave) é a bordo, non puoi fare molto. Potresti cercare una centrale che abbia un sistema rolling-code che rigenera il codice dopo ogni attivazione o montare una chiave elettronica a contatto, facile da usare ma difficile da clonare. Ti consiglio comunque di non separare i due acquisti in quanto la parte chiave é intimamente legata al funzionamento dell’impianto e potresti andare incontro a complicazioni gratuite ma difficili da superare.

Interferenze radio


salve io ho installato a casa un impianto di allarme via radio, con sensori volumetrici e non applicati nelle stanze e sulle porte.successivamente ho attivato un contratto adsl con il router wifi, il mio problema è che se mi sposto con il pc nel soggiorno non riesco a collegarmi ad internet, può essere che in soggiorno essendoci il ripetitore wifi dell’allarme vada in contrasto con il router dell’adsl. se invece, mi sposto in cucina quindi esco dal soggiorno navigo in tranquillità.come posso risolvere il problema? - Marco

Buongiorno Marco

in teoria i due sistemi dovrebbero viaggiare su frequenze diverse: l’allarme sui 433 o 866 MHz, il router wi-fi sui 2.4GHz (alcuni 5GHz). Esistono anche dei sistemi allarme su quella frequenza, soprattutto video – provi a vedere il suo su che frequenza opera.

Sono abbastanza scettico che si tratti comunque di un problema di interferenza (anche se nel campo wireless non si può escludere mai nulla): se peró perde il segnale wi-fi in cucina mentre é fermo seduto al tavolo risulta difficile pensare che l’allarme, che in quel momento sicuramente non trasmette, possa in qualche modo interferire.

Probabilmente si tratta di qualcosa di diverso (un ostacolo, una riflessione) che impedisce al segnale di giungere quella zona del suo appartamento. Se ha un telefono Android, scarichi questa applicazione gratuita così potrà vedere se é il campo che si riduce o se magari si sovrappone sullo stesso canale il wi-fi del vicino. Oppure, provi a cambiare canale sul router wi-fi (vada verso il 14 che di solito é più libero) e verifichi la nuova copertura del segnale.


Come individuare i punti importanti di un preventivo?


Gentile Mauro,

seguendo i consigli che lei da, ho deciso di rivolgermi a dei professionisti cosi da evitare acquisti sbagliati, ho consultato due aziende del mio comprensorio entrambre serie certificate e affidabili per farmi fare un preventivo.Ho una abitazione singola in campagna,composta da PT, P1 e sottotetto, non ci sono balconi, aggetti pensiline o altro per accedere al P1 (dovrebbero portare o cercare una scala nei dintorni…) al PT ci sono Porta ingresso 2 P.scorrevoli e 4 finestre di diverse dimensioni ho ipotizzato di usare sistema a tendina posizionato nel vano tra infisso esterno in alluminio e infisso interno in legno, alla peggio appena hanno scassinato gli scuri si attiva, completandolo con 2 sensori uno che legge tutta la zona ingresso PT e uno in corridoio al P1 cosi se proprio entrano da P1, come escono da quella stanza e passano in corridoio si attiva.Con entrambi ho ben chiarito esigenze e desiderata senza mai perdere di vista l’obiettivo come lei insegna, chiedendo lo stesso tipo di progetto: 2 sensori a infrarossi interni, sensori a tendina per le finestre, centrale con combinatore sirena interna + sirena esterna autoalimentata telecomandi + pulsantiera ulteriore per il P1.incredibilmente scopriamo che il commerciale che lavora per una delle 2 vive nello stesso paese di mia Moglie e i nostri figli vanno a scuola insieme… e per assurdo quello del conoscente è anche il preventivo più caro tra i 2 (anche volendo considerare le differenze dei due tipi di telecomando o la sirena incorporata).

Ora non riesco a spiegarmi le motivazioni di tale differenza, se non per specifiche tecniche dei componenti che non posso capire.

Cosa può quindi motivare una differenza economica congrua? Quale ulteriore chiarimento devo chiedere per capire la differenza?Grazie fin d’ora per suo gentile riscontro

CorddialmenteMario

Buongiorno Mario

é sempre molto difficile valutare le differenze di preventivi, soprattutto in un campo che presenta molte variabili come la sicurezza – dove incidono sia questioni di tipo commerciale che tecnico.
Le differenze in genere sono legate al tipo di prodotto offerto: alcuni installatori utilizzano centrali di taglio più adatto alla dimensione dell’impianto, altri propongono un marchio di cui sono certi della qualità ed affidabilità ed adattano il prodotto proposto da quel marchio alle diverse situazioni. Sono due approcci diversi, entrambe giustificati, che possono su piccoli e medi impianti avere risvolti diversi, in alcuni casi anche di sostanziale differenza economica.
Certo, in alcuni casi invece si tratta di una vera e propria sostanziale differenza di prodotto, nel qual caso purtroppo solo la conoscenza tecnica o l’attento confronto delle specifiche del prodotto riesce a fornire un valido aiuto nel capire le differenze di costo.
Se entrambi i prodotti risultano avere le medesime caratteristiche tecniche e certificazioni di qualità, scelga quello che costa meno.
Valuti comunque anche bene il discorso di servizio e di installazione, soprattutto se comprensiva dell’assistenza e della garanzia.