martedì 29 gennaio 2013

Protezione porta blindata di ingresso


Salveho assolutamente bisogno di un valido aiuto non conoscendo il campo sicurezza! il quesito è questo: abitando al 4 piano di un palazzo a roma volevo provvedre a installare un buon antifurto (deterrente) alla sola porta blindata di ingresso? Cosa mi consigliate?Grazie Cordiali Saluti Santino

Buongiorno Santino

Se l’ingresso principale risulta essere l’unico varco di accesso da proteggere, può installare un contatto apertura ed un contatto vibrazione: in caso di tentativo di scardinamento della porta il sensore di vibrazione dovrebbe aiutarla anche a prevenire (ulteriori) danni mentre il contatto di apertura – che può montare nella versione da incasso (a scomparsa) apposita per porte blindate le garantisce una doppia protezione nel caso, comunque, dovessero riuscire ad aprirla.

Il tutto si collega ad una semplice centrale a cui tipicamente si aggiunge una sirena da interno ed un combinatore telefonico (che trova già anche integrato sulla centrale) per effettuare la segnalazione.

Per completare il tutto le consiglierei di installare un dispositivo di inserimento solo visuale all’esterno (per avere la segnalazione dello stato dell’impianto) ed uno all’interno (chiave elettronica o tastiera) per attivare e disattivare l’impianto.



Combinatore telefonico e Vodafone Station 2


Salve, ho trovato questo sito molto interessante e vorrei rivolgere una domanda a qualcuno sicuramente più esperto di me.Attualmente a casa ho un sistema di allarme installato circa 10-12 anni fa, è collegato alla linea telefonica ed ha le sirene esterne, nell’effettuare le chiamate si appoggia alla linea telefonica,non ha un sistema gsm quindi.
Fino a 5 anni fa avevo telecom, era quindi una linea tradizionale con voce e adsl, non voip in quanto anche senza corrente il telefono funzionava; dopo di che sono passato a Tiscali, vennero i tecnici, fecero qualche modifica all’impianto interno così da far funzionare telefono,adsl e allarme; questa linea penso sia voip in quanto senza corrente il telefono non funziona.
Ora vorrei passare a Vodafone, quindi bisogna installare la Vodafone Station 2.
Secondo voi ci sarà qualche problema di incompatibilità? dovrebbe funzionare allo stesso modo della linea Tiscali, ovvero voip.
All’allarme non posso rinunciare per niente, preferisco rimanere con tiscali, nonostante i tanti disservizi, però vorrei trovare una soluzione.
Grazie
Giacomo

Buongiorno Giacomo

Non credo ci siano problemi in quanto la Vodafone Station 2 ha un ingresso emulato per telefoni tradizionali.

Recentemente un utente ha segnalato un problema (questo il post con la segnalazione) ma credo si trattasse di un suo difetto di installazione: a quanto mi risulta ci sono diversi impianti collegati con la VS2 che funzionano bene.

Se il suo combinatore era già stato collegato ad una linea VoIP non dovrebbe avere problemi in quanto l’installatore le avrà già anche configurato l’esclusione del controllo del tono di linea (blind dial) che in genere risulta essere l’unica modifica da fare quando si passa dalla linea tradizionale al VoIP.


Falsi allarmi in veranda


Salve,mi chiamo Vincenzo, sono un’istallatore agl’inizi non di esperienza alta, di recente ho montato una centrale (4 zone) l’impianto è stato realizzato nel seguente modo:2 sensori doppia tecnologia k2 programmati in evomontati in serie posti su una veranda chiusa da vetrate.La veranda è lunga una 10 di metri. Quindi uno posto a 45° in un lato l’altro dall’altra estremità montato sul soffitto con staffa inclinata verso il basso(quest’ultimo vede il corridoio della veranda in modo lineare).Poi c’è un’altra veranda sempre con vetrate suddivisa in due quadrati su ciascun quadrato ho posizionato un sensore doppia tecnologia k2(sempre in serie). All’interno della casa ho montato altri due sensori k2 uno nel corridoio ,l’altro in prossimità della centrale. Infine un contatto magnetico sulla porta.Il problemi sono i seguenti ognitanto su una veranda(quella lunga 10 mt) si verifica un falso allarme,il combinatore a volte chiama i numeri a volte no. L’altra sera poi per assurdo mentre la padrona di casa aveva inserito l’allarme stando all’interno della casa quando riceveva o effettuava chiamate sul suo cellulare(il suo numero è registrato sul combinatore telefonico integrato nella centrale) la centrale dava allarme. Per quanto riguarda i sensori essi possono leggere al dilà delle verande visto che poi c’è un cortile con alberi? Visto che è un sistema filare ci possono essere interferenze? Accetterei consigli ,grazie scusi se mi sono dilungato.

Buongiorno Vincenzo

I sensori doppia tecnologia (IR+MW) non possono segnalare allarmi oltre la veranda (chiusa) in quanto la parte infrarosso non attraversa il vetro, a meno che siano configurati in logica OR, vale a dire che solo una delle due tecnologie (IR o MW) basta a far allarmare il sensore. Verifichi la programmazione EVO e si assicuri che non sia settata in modo da generare allarmi solo dalla microonda.

Le interferenze sono sempre possibili, ma in questo caso mi sembra un’ipotesi poco probabile. Quanto meno andrei a ricercare prima la causa dei falsi allarmi nei sensori sulla veranda.

Per quanto riguarda il combinatore, non ci sono relazioni tra un numero registrato in memoria e le chiamate sullo stesso… si tratta di modello GSM o PSTN? Potrebbe essere un difetto di schermatura del cavo o di errato collegamento.


giovedì 24 gennaio 2013

Integrazione antifurto e telecamere


Salve,
anzitutto vivi complimenti per il sito e per la precisione e cura dei suoi contributi e risposte agli utenti.Sono alla ricerca di un sistema di allarme senza fili integrato con un sistema di videosorveglianza a presidio della mia casa che spesso per lunghi periodi devo lasciare. La mia esigenza è ovviamente quella di proteggere la casa (villetta a schiera) avendo la possibilità al contempo di accedere dal remoto alla centrale e alle telecamere per stare più tranquilli (indipendentemente da un allarme!). Ho a disposizione una connessione ADSL e dopo un pò di browsing ho notato nella generalità delle offerte commerciali da me individuate che in prevalenza i 2 sistemi (antifurto e videosorveglianza) sono separati e non integrati.Può darmi cortesemente qualche consiglio su come e dove ricercare queste soluzioni, nonché su i pro e i contro di (eventuali) soluzioni integrate?
Grazie in anticipo- Valentina

Buongiorno Valentina

Il motivo per cui comunemente non si trovano – o comunque non sono nella maggior parte dei casi, utilizzate soluzioni integrate risiede principalmente in considerazioni installative.

I sistemi TVCC per videocontrollo trasmettono immagini e viaggiano su cavi di tipo coassiale o di rete (IP), mentre i sistemi antintrusione sono collegati via radio o via filo su cavi che portano segnali elettrici. Sia le logiche di funzionamento che le modalità di collegamento e trasmissione sono profondamente diverse e quindi risulta difficile avere dei sistemi integrati, soprattutto a basso costo per applicazioni civili, che riescano a sfruttare i (pochi) punti in comune.

Inoltre, il videocontrollo genera immagini e in qualche caso anche allarmi che vengono visualizzati su monitor, mentre nei sistemi antintrusione tutte le informazioni sono gestite da una centrale che attiva allarmi sonori (la sirena) o chiamate vocali (il combinatore telefonico) o messaggi digitali (il comunicatore).

Anche i consumi sono diversi, quindi l’integrazione di periferiche cosi poco omogenee in un’unica centrale porterebbe inevitabilmente a sovra-dimensionare alimentatori e batterie complicando ulteriormente lo scenario installativo. In buona sostanza, la soluzione pratica ideale è la semplice somma dei due sistemi, uno di allarme ed uno video.

Esistono comunque applicazioni che in qualche modo svolgono entrambe le funzioni: in una centrale di allarme può montare dei sensori che abbiano a bordo una telecamera, la cui immagine viene trasmessa dal combinatore, ed in un sistema video può sfruttare la funzione motion-detection delle telecamere che genera un allarme se qualcosa cambia nell’inquadratura. Ma si tratta in entrambe i casi di adattamenti (anche abbastanza riduttivi) che non soddisfano i requisiti di uno o dell’altro sistema e si applicano solo a situazioni particolari.




mercoledì 23 gennaio 2013

Dichiarazione di conformità impianti antifurto


Salve ho letto diversi post dove si parla di dichiarazione di conformità, ma non ho trovato quello che effettivamente cerco…So che se un sistema è completamente radio non serve nessuna dichiarazione di conformità, è vero oppure è falso??? Nel caso sia vero, al cliente cosa si deve rilasciare??? Se una centrale prevede invece il collegamento elettrico in centrale, ovviamente la corrente viene presa, o dal quadro elettrico, o da una cassetta ( derivazione, 503, ecc. ecc.) quindi non collegata ad una presa già esistente con la classica spina, in questo caso serve la dichiarazione di conformità??? Cosa va rilasciato al cliente??? Nel caso si passassero cavi di allarme in tubazione elettrica, per collegamenti di accessori antifurto, tipo rilevatori, inseritori, segnalatori, ecc. ecc., in questo caso cosa serve??? Esiste un modello, un esempio, una guida ( magari illustrata) di cosa fare in questi casi??? Stessa cosa per gli impianti tvcc… Spero riesca a darmi tutte le informazioni richieste… Grazie mille in anticipo… Nicola.

Buongiorno Nicola

Proviamo a rispondere in ordine a tutte le sue domande relativamente alla dichiarazione per l’impianto antifurto:

  1. So che se un sistema è completamente radio non serve nessuna dichiarazione di conformità, è vero oppure è falso???
    Vero.
  2. Nel caso sia vero, al cliente cosa si deve rilasciare???
    Nulla (per l’impianto).
  3. Se una centrale prevede invece il collegamento elettrico in centrale, ovviamente la corrente viene presa, o dal quadro elettrico, o da una cassetta ( derivazione, 503, ecc. ecc.) quindi non collegata ad una presa già esistente con la classica spina, in questo caso serve la dichiarazione di conformità???
    Vero.
  4. Cosa va rilasciato al cliente???
    La dichiarazione di conformità.
  5. Nel caso si passassero cavi di allarme in tubazione elettrica, per collegamenti di accessori antifurto, tipo rilevatori, inseritori, segnalatori, ecc. ecc., in questo caso cosa serve???
    Sempre e solo la stessa dichiarazione di conformità.
  6. Esiste un modello, un esempio, una guida ( magari illustrata) di cosa fare in questi casi???
    Ne trova diversi su internet, ad esempio qui.
  7. Stessa cosa per gli impianti tvcc.
    Idem.


lunedì 21 gennaio 2013

Collegamento sensore filare su centrale via radio


Buongiorno, cercando le informazioni che mi servono ho trovato questo sito, spero che possiate aiutarmi, visto che il mio quesito per voi sarà cosa semplice.Ho istallato allarme wireless che vorrei completare e rendere più sicuro collegando almeno un sensore filare che comunque coprirebbe già le entrate sensibili dell’ appartamento.La centrale possiede morsettiera con 2 porte COM, 8 porte ZONA, 1 porta BELL- e una AUX+.Morsettiera sensore: entrata alimentazione +-, uscita allarme, tamper e un morsetto SP.
Se ben ho capito io dovrei collegare l’alimentazione del sensore al BELL- e AUX+ rispettando le polarità, collegare l’uscita COM del sensore con quella della centrale e una zona della centrarle con l’ uscita NC del sensore finendo il collegamento con una delle resistenze fornite insieme alla centrale.Ma in tutto questo non ho capito come devo fare a collegare il Tamper… Aiuto.
Grazie per gentile risposta.Cordiali saluti.
Francesco

Buongiorno Francesco

Da quello che scrive sembra che la sua centrale non abbia una zona filare dedicata per il tamper anti-manomissione. Dovrebbe verificare con il costruttore se è effettivamente così o meno – in effetti, trattandosi di una centrale via radio potrebbe anche essere.

Questo significa che può fare la serie dei tamper e collegarla ad un ingresso normale (come se fosse un sensore) – anche se perde la funzione 24h (perché quando disinserisce l’impianto, gli allarmi manomissione vengono ignorati), almeno avrá due segnalazioni distinte in centrale (allarme e manomissione) a seconda del numero della linea in ingresso che viene memorizzato.


Installazione non professionale


Salve.. ho installato in casa un allarme doppia frequenza senza fili . ho 11 finestre e mi hanno installato i sensori a tendina in quanto ho chiesto di poter avere le finestre aperte d’estate, più 2 rilevatori di presenza da attivare solo quando casa è vuota..
bene, da 45 giorni installata i sensori hanno suonato ben 26 giorni diversi.. non so più che fare..
l’installatore a questo punto credo.. che non sia proprio professionale.. sto pensando seriamente di chiedere di smontare tutto e di ritornarmi i soldi
cosa ne pensa
grazie
- Simonetta

Buongiorno Simonetta

Si, non ci sono dubbi… 26 falsi allarmi in 45 giorni sono un segno inconfondibile di una installazione errata o di altri gravi problemi tecnici – sicuramente una situazione inaccettabile. Non può permettersi di utilizzare un impianto di allarme cosi inaffidabile: non le serve a nulla.

Credo che la sua decisione di essere rimborsata sia più che giustificata.

lunedì 14 gennaio 2013

Combinatori telefonici e linea ADSL


Buongiorno,
ho provato a cercare nella Sua Guida, ma ho trovato solo qualche cosa di simile.
Io vorrei eliminare il contratto Telecom per passare a Fastweb solo ADSL. Ho un sistema antifurto che, attraverso la linea telefonica, contatta alcuni numeri in casi di effrazione.
E’ possibile utilizzare la linea ADSL per inviare le telefonate?Oppure è necessario utilizzare un combinatore con GSM?Quali sono i costi indicativi per le due soluzioni?
La ringrazio in anticipo per la risposta.Saluti,Stefano

Buongiorno Stefano

Si, i combinatori telefonici PSTN (la linea tradizionale) possono essere collegati anche alle ADSL come per un normale telefono. Come forse avrà letto, in alcuni casi è necessario escludere il controllo del tono di linea (cioè fare il cosiddetto blind dial), ma si tratta di una semplice operazione che può fare al momento del collegamento/installazione. Dipende dal combinatore (da quanto é sensibile) e dal provider (in quanto la linea viene emulata) - ma si fa in fretta a capire: se quando lo collega la chiamata non parte significa che deve fare il blind dial.

Personalmente le posso dire che io ho la fibra e il mio combinatore funziona come prima (con il controllo di linea) e conosco diversi colleghi ed amici che hanno ADSL (alcuni con, altri senza controllo) tutti con combinatori funzionanti. Quindi, direi che può passare a Fastweb tranquillamente, almeno, per quanto riguarda l’antifurto.

Per i costi del GSM, dipende ovviamente dal modello, ma parte da circa 100 euro fino ai 250 euro per un combinatore doppia funzione che ha sia PSTN che GSM.



Protezione notturna


Salve complimenti per il blog veramente molto utile.Volevo un consiglio ho un appartamento su 2 livelli in un condominio..ho un balcone non molto grande,5 finstre 2 porte blindate e 3 velux in mansarda..volevo un impianto d allarme non costosissimo che mi protegga soprattuto di notte dal pericolo intrusione,in quanto a volte sono via per lavoro e rimangono mia moglie e mia figlia..cosa mi consiglia? che marca? grazie in anticipo- Daniele 

Buongiorno Daniele

Se la sua preoccupazione maggiore è la sicurezza quando la sua famiglia è in casa, deve proteggere bene il perimetro in modo da poter parzializzare – ossia inserire l’allarme quando si trova all'interno.  Non ci sono marche preferenziali di prodotto per questa prestazione: si tratta di un semplice modo d’uso che qualunque centrale (via cavo o via radio) le offre.

Se ha la possibilità di installare un sistema con i fili, per le porte blindate può installare due semplici contatti a sigaretta (ad incasso) e per le 5 finestre mettere una doppia protezione contatto magnetico di apertura + contatto a filo tapparella (detto anche roller); in ultimo, per i due velux, dei contatti magnetici di apertura andranno bene. Si tratta di materiale poco costoso che può abbinare ad una centrale di piccolo taglio, con una sirena sul balcone ed un combinatore telefonico integrato.

Alternativamente, nel caso in cui non possa passare i cavi, può usare una configurazione equivalente con un sistema via radio: risparmia qualcosa sull’installazione ma il materiale è un po’ più caro e deve tenere conto del costo delle batterie (che durano due o tre anni in genere).

Si ricordi di richiedere l’installazione di almeno un dispositivo di attivazione all’interno (tastiera o chiave) per l’attivazione della modalità notte.

domenica 13 gennaio 2013

Contatti wireless e finestre in alluminio


Salve
sto valutando di ampliare il mio sistema di allarme attualmente composto da4 sensori filari doppia tecnologia1 tastiera1combinatore telefonico per linea fissa2 sirene 1 dentro e una fuori
volevo aggiungere i contatti sulle finestre ma non potendo passare i fili volevo optare per il wireless però ho letto che se i serramenti sono di alluminio potrei avere dei problemi? E’ vero? e perchè?
La casa non e’enorme 80 mq quindi i sensori non sono distenti dalla centralina e il mio installatore monta Tecnoalarm che da quanto so e da quello che costa deve essere un buon prodotto.
Sono in dubbio non vorrei mai che una volta installati iniziasse una lunga serie di falsi allarmi o problemi.Del mio installatore mi fido mai avuto problemi sempre disponibile in prima persona e tempi rapidi.
Grazie in anticipo per il parere
Gianluca

Buongiorno Gianluca

No, non credo ci siano problemi sui serramenti di alluminio – anzi è un’installazione abbastanza comune in quanto questo tipo di serramenti viene largamente usato sia nei moderni appartamenti che negli uffici. Si devono solo utilizzare contatti adatti per l’alluminio, ma credo che questo sia abbastanza evidente.

Anche dal punto di vista della trasmissione radio non ci sono contro-indicazioni: nel suo caso specifico, trattandosi di una superficie non particolarmente grande, non vedo alcun problema.

Inoltre, il suo installatore di fiducia avrà modo di verificare eventuali anomalie in fase di installazione e collaudo, quindi direi che può stare tranquillo e farsi installare i suoi contatti wireless serenamente.



Come provare l’impianto antifurto senza disturbare


buongiorno Mauro,sono in procinto di ultimare i collegamenti del mio impianto antifurto e passare cosi’alla programmazione della centrale, le volevo chiedere se e’ possibile testare l’impianto senza far suonare la sirena in modo da non recare disturbo ai vicini di casa.ti ringrazio, marcello
Buongiorno Marcello

Se non è possibile farlo con una programmazione della centrale, il metodo un po’ artigianale ma efficace è corto-circuitare provvisoriamente con un ponticello sulla morsettiera in centrale l’uscita di allarme a cui ha collegato la sirena con un positivo (nel caso sia una sirena NC+, oppure un segnale equivalente).

In questo modo anche quando la centrale va in allarme durante i test, il positivo forzato sull’uscita di allarme non farà cadere il segnale di blocco alla sirena ed i suoi vicini non saranno disturbati.

Alla fine del test, comunque, é buona norma – ovviamente dopo aver rimosso il ponticello di cui sopra, testare il corretto funzionamento della sirena generando un allarme per un paio di secondi (quanto basta per verificare che suoni e non prendersi una diffida dal resto del condominio) ;-)


sabato 12 gennaio 2013

Prodotti ed installatori antifurto: come scegliere?


Buonasera Mauro,
come molti alti che arrivano al tuo blog anche io sto cercando di orientarmi nel vastissimo mondo dei sistemi antifurto.
Ovviamente sono completamente a digiuno di ogni informazione tecnica e come anche tu spieghi il problema più grande è distinguere il professionista e cosa ti propone.
Detto questo sono rimasto colpito dal post (e tua relativa risposta seria e onesta) di Paolo “Il ladro di polli” perchè ho praticamente la stessa IDENTICA situazione, casa di campagna abbastanza decentrata su stradina usata solo dai pochi residenti e quindi più la paura dello sbandato che va a far bancomat nelle case isolate, che del professionista iperattrezzato di strumenti sofisticati per accecare impianti da gioielleria.
Per mia sfortuna non sono ancora riuscito a trovare quelle aziende di cui parla Paolo; “In sostanza restando nel mono banda mi verrebbe da dire, estremizzando, meglio un sistema a 433Mhz di qualità (le buone marche le conosco per motivi di lavoro, non vado certo in base alla simpatia), che un sistema a 868Mhz comprato per due soldi sul motore cinese Alibaba,… e il ladro di polli è servito!”
e quindi la domanda, potresti indicarmi qualche azienda seria da vagliare?
Grazie fin d’ora
Mario

Buongiorno Mario

il marchio IMQ Sistemi di Sicurezza
Per quanto riguarda i prodotti (nel caso tu voglia installare da solo il tuo impianto), ti consiglierei di ricercare tra quelle case che offrono sistemi antifurto senza fili con la certificazione IMQ Sistemi di Sicurezza. Come sai, non ritengo opportuno indicare una marca specifica piuttosto che un’altra – per ragioni di correttezza nei confronti dei costruttori. Ma come spesso diciamo qui nella Guida alla Sicurezza, ci sono molti produttori (Italiani e non) che hanno un catalogo molto ben fornito di sistemi omologati o conformi alla norma CEI 79-2 o EN50131. E’ un buon punto di partenza per chiarirsi le idee, per dove acquistare poi basterà leggere l’elenco dei distributori e richiedere loro dei preventivi.

Se invece desideri avvalerti dei servizi di un installatore professionista, ti rimando alla lettura di questo post dove spero troverai dei consigli utili per scegliere bene.


venerdì 11 gennaio 2013

Gli opinionisti della sicurezza


Leggendo un po’ di roba sul Web in merito agli antifurti fai-da-te, sono
arrivato alle seguenti conclusioni:
  1. - Molti ‘opinionisti’ sconsigliano il far da sé, forse perché interessati a ‘metterci le mani’ loro, magari sono degli installatori.
  2. - Il wireless non gode di buona fama presso gl’installatori, al contrario di quanto sostenuto dai produttori e dalle tecnologie sempre più sofisticate. Forse anche questo è un parere interessato, sia quello contrario degli installatori che quello favorevole dei produttori.
  3. - I sensori, se montati male, vanificano qualsiasi buona intenzione: ma va?
  4. - Il risparmio è vietato: i quasi 1000 euro degli allarmi in kit dei brico da montare da sé farebbero schifo. Meglio l’installatore con l’occhio clinico: i 2000 euro richiesti di base non sarebbero una spesa, ma un investimento. Forse è vero, forse lo è in parte.
La ricerca è frustrante: è davvero impossibile far da sé e investire il risparmio della manodopera in materiale più sofisticato?
Grazie.
Erasmo

Buongiorno Erasmo

Grazie per questo suo interessante spunto di discussione. Il suo parere è assolutamente da me condiviso e spero che queste impressioni siano generate dalla lettura di altri siti web e non da questo – ma se cosi non fosse, non esiti a dirlo!
Aggiungo un paio di osservazioni che sono già contenute in altri post e forse potrà anche trovare nelle pagina della Guida alla Sicurezza.

  1. Molti “opinionisti” SONO installatori: è normale, sono gli esperti di settore: chi meglio di loro può parlare dell’argomento? Ed è altrettanto normale che ‘tirino l’acqua al proprio mulino’. Se va da un medico e gli dice che si vuol fare curare da uno stregone, probabilmente le dirà di lasciare perdere e di curarsi in ospedale… Sarà anche un pregiudizio, ma se fa il medico un motivo ci sarà (forse che crede più nella scienza e nella medicina che nella stregoneria) e quindi, come un installatore in buone fede, è genuinamente convinto della propria opinione. In questo onestamente non ci vedo nulla di male. Il vero problema è che il medico del nostro esempio lo dice di essere un medico, mentre gli “opinionisti” si nascondono dietro false recensioni o profili di utenti o di fantomatici esperti.
  2. Il wireless è una tecnologia che ha detrattori e sostenitori come tutte le altre. Lo scetticismo è legato al fatto che in passato parecchio materiale wireless era di bassa qualità - soprattutto quello che si vendeva nel fai-da-te perché non si riusciva a vendere agli installatori professionisti (che ne fanno larghissimo uso). Il fenomeno non è del tutto scomparso, anzi forse la vendita su internet ha un po’ rivitalizzato questa tendenza, ma le garantisco che ci sono fior fiore di installatori professionisti che utilizzano esclusivamente wireless.
  3. Eh si… sembra una banalità ma il problema esiste davvero. OK, basterebbe leggere le istruzioni, ma anche questo non è così scontato come sembra…
  4. Il risparmio non è vietato: lo spreco sí. I 500 euro del kit del brico o trovato su ebay sono uno spreco se i sensori danno solo falsi allarmi e dopo due mesi non si inserisce più l’allarme perché la sirena suona un giorno si e l’altro pure. Ma anche i 2500 euro di un sistema spacciato per professionale e venduto da un piazzista porta a porta lo sono.

Conclusione: è davvero impossibile far da sé e investire il risparmio della manodopera in materiale più sofisticato? No. Se ha le competenze e la volontà di installarsi il suo sistema, le garantisco che con un budget di 1000 euro si compra dell’ottimo materiale, anche certificato IMQ. Sono tanti gli utenti che ci scrivono e che hanno seguito questa strada – credo che i loro interventi e le loro domande siano la testimonianza migliore e più vera che si possa dare. Ma per chi non ha la conoscenza o la capacità per farlo, credo che il consiglio migliore sia quello di rivolgersi ad un professionista per non buttar via dei soldi in sistemi scadenti (= inutili), mal installati (= problematici prima, inutili poi) o sovra-dimensionati ( = spreco di soldi) per le loro effettive esigenze di sicurezza.

Grazie ancora Erasmo per il suo prezioso intervento e spero che ci dedicherà altro tempo per delle sue riflessioni in merito.

- Mauro (opinionista, autore di blog)
:-)


martedì 8 gennaio 2013

Sensori a tenda o barrierine a stilo?


Ciao , leggo spesso il tuo blog per cercare chiarimenti e consigli per cercare il miglior antifurto da consigliare a parenti e amici , oggi che devo scegliere per casa mia non so decidere .
Ho rilevato una casa in costruzione in campagna su un terreno molto grande e su tre livelli , non volendo inserire grate o inferriate alle porte e alle finestre pensavo a quale combinazione di antifurto inserire o consiglieresti
Tra i vari installatori contattati e secondo quanto letto nel tuo blog pensavo di inserire telecamere interne e esterne quelle notte è giorno rilevatori volumetrici interni , doppia sirene esterna e poi su tutte le finestre e balconi non so se inserire i sensori a tenda o quelle barriere ” a stilo ” sui lati .
Tutto dovrebbe essere gestito da un sistema demotico Ticino e poi quali dei due sistemi tenda o stilo posso inserire anche restando in casa se sono al piano superiore o tipo in estate se ho qualche finestra parzialmente aperta
Grazie , attendo tua risposta
- Raffaele

Buongiorno Raffaele

Da un punto di vista operativo e funzionale non ci sono differenze tra i sensori con lente a tenda e le barrierine a stilo: entrambe i tipi coprono in modo radente e possono essere inseriti in modalità parzializzata, quindi anche quando sei in casa. La differenza sta nella tipologia di installazione e quindi devi scegliere quella che meglio si adatta: se vuoi tenere la finestra aperta e l’impianto acceso, forse le barrierine a stilo, che vengono installate all’esterno dell’infisso, sono più adatte - a condizione che la finestra non apra verso l’esterno interrompendo i fasci infrarosso.

In generale per un’installazione come quella che hai descritto, credo che le barrierine siano una soluzione migliore: prevengono lo scasso dell’infisso e sono affidabili anche con la finestra aperta; devi valutare in termini di costo (se hai molte finestre), visto che la casa è su 3 livelli.



lunedì 7 gennaio 2013

Disalimentare totalmente impianto di allarme


Buongiorno Mauro,sto controllando il consumo del mio impianto antifurto. Tra centrale, espansore, trasmettitore telefonico, tastiere di programmazione(6), sensori interni di movimento (10), barriere alle finestre (13) ecc. ecc. ho scoperto di consumare 66 watt/ora (misurati) che moltiplicati per 24 ore e per 365 giorni all’anno fanno un bel numero di Kw.Il conteggio è stato eseguito ad allarme disattivato. Ti chiedo se è possibile spegnere completamente l’antifurto quando la casa è abitata senza danneggiare le batterie o l’impianto. Diciamo dalle 8 di mattina alle 20 di sera. L’impianto è un Rokonet serie ProSYS a 6 zone.Di solito quanto durano le batterie senza alimentazione?E quale parte dell’impianto è alimentata con batterie (centrale, espansore, tastiere, sirena,…) 
Grazie per una risposta 
Mauro

Buongiorno Mauro

Diciamo che togliere completamente l’alimentazione in maniera regolare e sistematica ad un impianto di allarme non è proprio un’operazione consigliabile… Onestamente non mi sono mai posto il problema (e credo che come me nessun progettista di prodotti lo abbia fatto) di lasciare la centrale ed il resto dell’impianto totalmente senza alimentazione in quanto, per definizione, un impianto dovrebbe sempre essere acceso (per mantenere vivo il circuito di anti-manomissione).

Detto questo, la prima considerazione che viene spontanea è che le sirene, togliendo il segnale di blocco, si mettono a suonare. Se disalimenti solo l’alimentazione primaria, togliendo corrente, la batteria tiene attivo l’impianto ma – quando rimetti corrente, l’alimentatore ricarica le batterie quindi nel computo del consumo non credo cambi molto.

Per quanto riguarda l’autonomia, in genere si dovrebbe garantire un funzionamento almeno per 48 ore: nel tuo caso, sapendo il consumo, il conto è presto fatto – basta che guardi la capacità della tua batteria e vedrai subito quale autonomia ti garantisce. Considera che le batterie in centrale alimentano tutte le periferiche dell’impianto, mentre quelle delle sirene servono solo per far suonare in caso di allarme.

Ci sono poi altre considerazioni secondarie: i dati di programmazione sono salvati su memorie permanenti, ma alcuni potrebbero non esserlo (tipo: lo storico degli eventi); ora non saprei nello specifico della tua centrale, ma alcune volte si usano memorie meno costose e più capienti che vengono tenute vive da una piccola batteria tipo quella degli orologi o dei computer (sulla cui effettiva durata e affidabilità non metterei la mano sul fuoco…), batterie che vanno bene in un caso estremo ma che non sono fatte per sostenere regolari cicli di scarica come quello da te ipotizzato. Anche l’orologio di sistema ha bisogno di essere costantemente alimentato – un dettaglio, ma comunque significativo per lo storico degli eventi.

La situazione è anomala e queste sono le prime riflessioni a caldo che mi sono venute in mente, ma non escludo che possano esserci altri problemi. Capisco il problema e la tua giustificata preoccupazione, ma non credo che questa possa essere una soluzione percorribile.




venerdì 4 gennaio 2013

Impianto perimetrale per appartamento

Buongiorno,
ho da poco acquistato casa,trattasi di un 2o piano su un pianerottolo di 3 appartamenti per piano. Il palazzo in totale ha 3 piani. Come primo passo ho sostituito la serratura con una MUL T LOCK,a detta del fabbro molto più sicura, a differenza degli altri appartamenti che hanno la comune serratura europea di capitolato.
L’appartamento ha 2 grossi balconi, uno esposto a sud dove affaccia sulla strada principale abbastanza trafficata con 3 accessi al balcone e uno esposto a nord dove affaccia nell’atrio del complesso,un po più isolato ma comunque abbastanza alto dal piano terra,con tre accessi al balcone e una finestra.
Dopo una mia valutazione,gli unici modi per entrare sono o scassinanado la porta principale o accedervi attraverso i 2 balconi confinanti dei vicini.Escluderei la soluzione dell’arrampicata.
Detto ciò,dalle mie parti si sentono più frequentemente notizie del tipo di furti o tentati furti anche con gente all’interno dell’appartamento,solitamente però in modalità molto veloci e fulminee.
In ogni caso,partendo dal pressuposto che non ho e non avrò grossi beni di valore (soldi e gioielli) a parte oggetti di elettronica varia(TV,PC,etc..) e considerando la necessità di voler vivere sicuri all’interno del’appartamento, vorrei installare un valido sistema antifurto /antifrazione che faccia desistere i ladri a scegliere proprio il mio appartamento,ovviamente principalmente quando sono all’interno dell’appartamento stesso.
Come prima passo al raggiungimento di tale scopo è quello di installare sul pianerottolo una IP CAM (con il consenso dei vicini) e poi aggiungerci un sistema antifrazione,con sensori sulla porta principale e sensori sui 2 balconi.
Che dicì può essere una buona soluzione?
- Luca

Buongiorno Luca
Sì, direi che può andare bene.
Visto che la tua necessità è soprattutto sul perimetrale, dovresti porre particolare attenzione agli ingressi (porte e finestre) scegliendo tra barrierine infrarosso (che vengono installate prima dell’infisso e prevengono lo scasso), dei sensori infrarosso a tenda installati in alto sul serramento o, se hai delle tapparelle avvolgibili, dei sensori tapparella a filo.
Se hai la predisposizione, puoi anche combinare con estrema facilità i sensori a tenda e i roller tapparella (e, volendo, aggiungere anche un contatto magnetico di apertura). Sono tutti prodotti facilmente reperibili per tutte le marche ed il costo è contenuto per la versione via filo, leggermente più alto ma comunque accessibile per la versione via radio.
Ovviamente la centrale dovrà essere parzializzata – ricorda di mettere un punto di attivazione per la zona notte all’interno (che può essere lo stesso se vicino alla porta di ingresso), e di segnalare l’allarme notturno con un buzzer o una sirenetta interna ad intermittenza e non con la sirena di potenza da esterno: un beep nel silenzio della notte è più che sufficiente per svegliarti e non scatena il panico tra i vicini nel caso, inavvertitamente, si tratti di un falso allarme generato da una finestra aperta.

mercoledì 2 gennaio 2013

Collegamento in serie contatti e sensori allarme

Buongiorno Mauro, (complimenti per il forum vero punto di riferimento per i non-esperti) 
ho bisogno di qualche consiglio per  installare un antifurto filare presso la mia abitazione che consiste in 10 contatti magnetici (8 per le finestre, 2 per le porte di ingresso da ritardare) e due sensori interni, zona notte e zona giorno, inoltre ho previsto un contatto magnetico per la porta sezionale del garage; avendo già predisposto in precedenza un cavo perimetrale da 6 fili (2 da 0.75 + 4 da 0.22) che collega tutte le finestre e le due porte di ingresso + un cavo che collega la zona notte e la zona giorno per i sensori (da 8 fili 2 da 0.75 + 6 da 0.22) le chiedo: 
  1. posso collegare il cavo perimetrale utilizzando i due fili da 0.75 per collegare in serie tutte le  finestre e due fili  dello stesso cavo (da 0.22) per collegare in serie le due porte di ingresso principali (da ritardare), ed eventualmente i restanti due fili da utilizzare per allarmare in serie con contatti magnetici le persiane; 
  2. posso utilizzare il cavo della sirena esterna, (otto fili 2 da 0.75 + 6 da 0.22) tramite una prolunga  per collegare il contatto magnetico della porta sezionale del garage + un inseritore da collocare all’ingresso dello stesso, utilizzando i due fili da 0.75 per  il collegamento della sirena e  i restanti sei fili per il contatto magnetico e l’inseritore; 
  3. come posso  collegare in serie i due sensori interni avendo “+” “-” “nc”  e  ”c”  
La ringrazio marcello
Buongiorno Marcello
  1. Sì, può fare la serie delle finestre con due fili (gli 0.75 ad esempio) – ma ovviamente non avrà la segnalazione di manomissione (anti-tamper) e non potrà sapere quale finestra è stata aperta;
    poi con altri due conduttori può fare la serie dei due ingressi ritardati (le porte) che devono essere obbligatoriamente insieme e separati; infine con i rimanenti due fili fa la serie dei contatti delle persiane (anche qui non avrà anti-tamper e segnalazione della singola apertura).
  2. Mmhhh… no. Non so che tipo di inseritore sia (quanti fili?), ma mi sembra un collegamento difficile da fare. I due conduttori da 0.75 vanno per alimentare la sirena, ma 2×0.22 le servono per il tamper sirena, e almeno 1×0.22 per l’allarme/blocco sirena; con i restanti 3×0.22 mi sembra difficile fare il resto – il contatto ce la fa ancora, ma l’inseritore non credo.
  3. I sensori non sono diversi dai contatti se sono collegati in serie. Se il sensore è NC+ (normalmente chiuso a positivo) collega l’alimentazione positivo e negativo in centrale, il comune (C) lo ponticella al positivo nel sensore e NC lo collega all’ingresso di allarme. Quindi fa una serie normale con positivo, negativo e NC. In teoria dovrebbe avere anche qui la serie dell’anti-manomissione (tamper) e non ha la segnalazione individuale di quale sensore è andato in allarme.
    Però, se il cavo per i sensori, se non ho capito male, è un 2×0.75+6×0.22, può fare la serie dell’alimentazione con i 2×0.75, 1×0.22 collega NC allarme Sensore1, 1×0.22 collega NC allarme Sensore2 e con gli altri 2×0.22 fa la serie per il tamper – e così ha collegato i due sensori in modo indipendente e ha i due allarmi separati!