lunedì 20 maggio 2013

Protezione porta blindata

Gent.mo Mauro,
abito al 2° piano di un condominio. Dopo alcuni furti in appartamento (non il mio) mi sono deciso a installare un impianto d’allarme. Vengo al punto. I ladri se vogliono entrare in casa (così come hanno fatto per gli altri) possono farlo dalla porta d’ingresso (blindata di tipo 2 di circa 13 anni fa.
Come posso rinforzare la porta (battenti, chiave, serratura) e quale tipo di allarme mi consiglia solo sulla porta, in modo tale che a questa non mi procurino danni, visto che in casa non ho nulla di nulla (sia denaro che gioielli o suppellettili di valore). Infatti, il danno maggiore, oltre quello psicologico, sarebbe proprio “la porta”. Ci sono sistemi che avvicinando i “ferri del mestiere” alla serratura o alla porta immediatamente possano innescare l’allarme. Oltre questi, che ne pensa dello spionciono con telecamera collegata al tablet o smartphone ? Chiedo scusa per il livello delle domande, che dalle parti mie definirebbero “terra – terra”, ma sono un profano in cerca di consigli. La ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente. Nicola

Buongiorno Nicola

La porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.

Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…

lunedì 29 aprile 2013

Protezione terrazzo con veranda

Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte  e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
Mi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.

- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.

Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.

Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…

Protezione del perimetro con predisposizione

Buonasera, ho appena comprato una bifamiliare su due piani. E’ già presente una centrale con volumetrico interno e sirena. C’è inoltre una predisposizione per le telecamere sui tre lati del piano terra e sul lato del primo piano ma non è presente nessuna predisposizione alle finestre. Più che le telecamere vorrei mettere un perimetrale. Sfruttando la predisposizione delle telecamere credo che potrei mettere dei rilevatori a tenda. Ma ho paura dei falsi allarmi. C’è sole, vento, futuro giardino con alberi, possibili intrusioni di gatti. Oppure potrei mettere qualcosa di wireless a tenda sulle singole finestre in modo da tenere le finestre aperte di notte ? Dimenticavo. A tutte le finestre ci sono grate belle spesse. Che scelta posso fare ? Grazie mille per l’eventuale aiuto. – Carlo
Buongiorno Carlo
Credo che la sua scelta di proteggere le singole finestre sia la migliore: sia con sensori a tenda che con barrierine infrarosso attivo a stilo (vista anche la presenza delle grate) non dovrebbe avere problemi. Questa tipologia di sensori è sicuramente più affidabile per la protezione del perimetro rispetto a sensori da esterno in campo aperto quando l’ambiente è particolarmente disturbato (sole, vento, animali, etc…) e quindi meglio si adatta alla sua problematica.

Se poi le resta spazio nei tubi, potrebbe in ogni caso installare un paio di telecamere allarmate (con motion-detection) da utilizzare come pre-allarme o per l’accensione delle luci in giardino: in questo modo potrebbe monitorare la situazione dall’interno anche la sera o la notte, senza dover uscire di casa ed esporsi ad un (inutile) pericolo in caso di tentata intrusione.

Per quanto riguarda invece la scelta con filo / senza filo, credo che avendo la predisposzione, se riesce a sfruttarla sarebbe meglio utilizzare un prodotto filare – minor costo sia di prodotto che di mantenimento (non ci sono le batterie da sostituire nei sensori) e possibilità di utilizzare qualunque tecnologia a disposizione.

Protezione da rapina in appartamento

In conseguenza di una tentata rapina per una seconda volta,vorrei installare un antifurto, considerando che vivo da sola. Abito in un condominio al secondo piano in un appartamento di circa 78 mq. L’appartamento è composto da una camera da letto con finestra, da un soggiorno con portafinestra (entrambi si affacciano su una strada molto frequentata). Sul tinello che affaccia al cortile c’è anche un balcone con portafinestra e una finestra nel cucinino. Che tipo di antifurto mi consiglia e a quanto ammonterebbe la spesa. Tenga presente che vivo da sola e ho 68 anni di età. Sarei propensa ad installare qualcosa da collegare con le forze dell’ordine molto pratica, da tenere acceso anche quando sono in casa. Nell’attesa di una risposta porgo distinti saluti Filomena
Buongiorno Filomena
Vista la sua necessità di proteggere soprattutto la sua persona, quando è in casa, le consiglierei di installare un sistema perimetrale a protezione degli ingressi (soggiorno e balcone in particolare). Esistono dei sensori detti ‘a tenda‘ che si installano all’esterno nella parte superiore dell’infisso e che segnalano il tentativo di intrusione prima che questo avvenga; inoltre questi sensori permettono di tenere attivo l’impianto quando è in casa e sono semplici da installare e poco invasivi. Eventualmente con il suo installatore di fiducia può vedere anche in alternativa delle barrierine a stilo (il principio è uguale, si installano all’esterno ai lati dell’infisso e proteggono sia le finestre che le porte-finestra).
Per quanto riguarda il collegamento con le Forze dell’Ordine, basta installare un combinatore telefonico, eventualmente collegato anche ad un pulsante anti-rapina, che provvederà a fare la chiamata in caso di allarme. Può trovare tutta la modulistica necessaria per fare richiesta di collegamento in questa sezione del blog.

domenica 28 aprile 2013

Combinatore e Vodafone Station 2 senza corrente

Salve
ho un antifurto con combinatore telefonico non gsm, fino ad oggi essendo con telecom non ho ancora avuto alcun problema ogni qualvolta suona l’antifurto arrivano in automatico le chiamate sui nostri telefonini, ora però ho un grosso dubbio perchè tra qualche giorno la linea telefonica verrà passata a vodafone con la vs2 (l’adsl è stata già collegata) il mio dilemma è: quando passerà a vodafone anche la linea fissa l’antifurto mi chiamerà comunque? è vero che se manca la corrente elettrica l’antifurto non potrà chiamare perchè non c’è linea? se così fosse dovrò annullare immediatamente il contratto, grazie mille per l’aiuto, la saluto Anna

Buongiorno Anna

Il suo combinatore telefonico può funzionare anche con la Vodafone Station 2, ma le consiglio di fare una verifica con l’installatore in quanto potrebbe essere necessario ri-programmarlo – l’operazione di per sè è abbastanza semplice, ma senza l’impostazione dell’esclusione del tono di linea (blind dial) il combinatore potrebbe non riuscire ad agganciare la linea. Quindi verifichi assolutamente che funzioni dopo aver installato la VS2!

Per quanto riguarda il problema della mancata alimentazione credo (credo, perchè io non ho la VS2 ma altri utenti lo potranno confermare o smentire) che in effetti in mancanza di corrente la linea telefonica non funzioni. Basterebbe comunque, se vuole risolvere il problema in fretta, mettere un piccolo gruppo UPS di continuità, tipo quelli utilizzati per i computer, per garantire funzionamento e linea telefonica anche in caso di assenza 220V – costano tra i 30 e i 50 euro e li trova in tutti i negozi di computer o su internet.

domenica 21 aprile 2013

Sensori per antifurto senza fili in villetta a due piani

Buongiorno,
ho scoperto questo blog da alcuni giorni ed ho letto le varie discussioni con grande interesse, ciò nonostante non ho trovato tutti gli elementi necessari per risolvere il problema per cui le scrivo.
Saremmo intenzionati ad installare un antifurto senza fili in una villetta a due piani più piano interrato; i due installatori interpellati per lo stesso sistema di sicurezza  di un noto marchio, che qui non sto a menzionare, hanno fornito soluzioni completamente diverse e ovviamente con preventivi diversi.
Primo installatore:  N.  da 10 a 12  di rilevatori a raggi infrarossi passivi con apertura di 85° collocati sui muri perimetrali della casa a 2,5 m di altezza; dovrei essere poi io quindi a decidere quanti acquistarne.
Secondo installatore: N. 5 rilevatori  di movimento  a 2 sensori ,  montati su paletti di 1m di altezza  sul terreno del giardino ed  1 rilevatore di movimento bidirezionale montato  su un lato della casa direttamente sul muro ad 1 m di altezza.
Non sono  completamente convinta  delle soluzioni proposte perché:
installatore 1: a mio avviso dovrebbe essere l’installatore stesso a dirmi il N. ed il tipo esatto dei sensori occorrenti per una copertura ottimale.
installatore 2:  Non sono sicura della soluzione che mi ha proposto in quanto su un lato della casa la protezione  decorre   lungo un “corridoio” che passa tra il muro della casa  e un parapetto che si affaccia sul passo carraio; immediatamente sotto il parapetto c’è il tetto di una costruzione più bassa  da cui,  con una scala, eventuali malintenzionati potrebbero comodamente “scavalcare” la protezione arrampicandosi  poi su di un balcone.
Dovendo  capire qual è la soluzione ottimale, sto anche pensando di interpellare un terzo installatore per una ulteriore proposta, però mi rendo conto che per poter decidere ed essere convinta dell’efficacia del sistema, io stessa dovrei addentrarmi  nell’argomento sensori. Sul catalogo descrittivo del sistema  di sicurezza da me  scelto non ho trovato schemi e neppure su web.  Ho già disegnato in scala la pianta della  casa sulla quale avrei  intenzione di provare a fare delle ipotesi di collocazione dei sensori, solo che per poterlo fare in modo preciso, dovrei  esattamente sapere come lavorano….  C’è quale sito con informazioni tecniche dettagliate sui sensori? Grazie!
Giorgia
Buongiorno Giorgia
Vista la situazione abbastanza complessa da quanto mi sembra di capire, credo che interpellare un terzo installatore non può che far bene – anzi, eventualmente le potrà dare ulteriori certezze su una delle due soluzioni proposte.
Un fattore importante da non sottovalutare è che le hanno proposto esclusivamente, se ho capito bene, una protezione perimetrale. Come forse avrà letto nel blog, affidare la sicurezza al solo controllo del perimetro è un po’ rischioso e, in ogni caso, non si ottiene un alto grado di sicurezza.
Certamente la sua necessità è di prevenire l’intrusione e cercare di segnalarla il prima possibile – anche e soprattutto quando si trova in casa, ma per una villetta a due piani i punti di accesso sono molti e spesso non è facile riuscire a dare una copertura veramente completa solo dall’esterno.
Inoltre, come sappiamo, tutti i componenti all’esterno del perimetro (sensori, sirene e attivatori) sono più difficili da auto-proteggere e quindi va sempre tenuta in considerazione e valutata molto bene l’ipotesi del tentativo di sabotaggio.
Personalmente, preferirei affidare la protezione dei varchi (porte/finestre) a sensori a tenda o barrierine a stilo, andando ad aggiungere sensori o barriere da esterno per il perimetro vero e proprio ed integrando il tutto con sensori a trappola all’interno.
Per quanto riguarda le specifiche dei sensori, le uniche informazioni che può reperire sono sui siti dei costruttori (ogni sensore ha delle sue caratteristiche diverse) anche se per quanto riguarda copertura e portata non ci sono grandi o sostanziali differenze: un volumetrico tradizionale, giusto per fare un esempio, in genere ha un angolo di circa 90 gradi ed una portata intorno ai 12 metri con lente normale o a tenda che può arrivare fino a 20 metri con la lente a lungo raggio. Grado più, grado meno – metro più, metro meno, tutti i volumetrici tradizionali sono così.

venerdì 12 aprile 2013

Combinatore telefonico e cambio operatore

E’ possibile che ci siano problemi nella gestione delle chiamate da parte dell’impianto di allarme passando da Telecom a Vodafone? Il mio allarme, abbastanza complesso avendo il controllo di una ventina di aperture più vari sensori è stato installato nel 2007.
Grazie per una risposta.
Giovanni

Buongiorno Giovanni

Se non ha fatto riprogrammare il combinatore telefonico, più che possibile direi che è probabile – per non dire quasi sicuro.

Soprattutto se la linea Telecom era PSTN (quindi il classico doppino con la spina tripolare o il jack) e quella Vodafone è una linea emulata via cellulare GSM (tipo Vodafone Station).
Provi a verificare se il combinatore ha l’impostazione del controllo di presenza tono di linea (anche noto come “blind dial”): con una linea emulata (Vodafone) questo controllo DEVE essere escluso (o disattivato). Probabilmente è quello – in caso contrario chieda al suo installatore di riprogrammare il combinatore.

Sostituire contatti magnetici antifurto

salve e grazie anticipate. possiedo un imp.allarme e dovendo sostituire tutte le vecchie persiane in legno con nuove blindate devo sostituire i contatti magnetici . il problema e’ ( nella sostituzione pratica posso farlo tranquillamente o devo metter in pratica qualcosa alla centrale.) eventualmente la centrale va’ in allarme nella sostituzione contatti ?. COME MI DEVO COMPORTARE? GRAZIE X L’AIUTO. GIANCARLO

Buongiorno Giancarlo

Se si tratta di contatti magnetici collegati solo con due fili (quindi allarme e no tamper) non succede niente ad impianto disinserito – li può sostituire tranquillamente poiché la centrale segnalerà solo la linea aperta (ma senza allarme).

Se è collegato il segnale di tamper (anti-manomissione 24h) allora deve mettere la centrale in modalità manutenzione o avrà un allarme sabotaggio.

Contatti a sigaretta per allarme senza fili

Volevo istallare un allarme senza fili, è possibile collegare i sensori inseriti nella finestra (a sigaretta) con il filo che arriva al cassonetto per non vedere i sensori esterni grazie
- Angelo

Buongiorno Angelo

i sensori via radio devono essere compatibili con quelli del suo sistema poiché, diversamente da quelli via filo, non sono universali.

Quindi, in primo luogo bisogna vedere se un sensore di questo tipo esiste (ma non credo) per il suo sistema. La soluzione è installare un semplice contatto a sigaretta filare – che resta completamente incassato nel serramento, e poi collegarlo con un trasmettitore radio che accetta un contatto esterno. In genere quasi tutti i sistemi hanno un trasmettitore che svolge questa funzione, in alcuni casi è lo stesso contatto via radio che ha la possibilità di collegare in serie un altro allarme per via di morsetti esterni.

In pratica, l’unica parte difficile potrebbe essere il passaggio del filo dal contatto a sigaretta montato nel telaio dal serramento al cassonetto – anche se il filo può essere molto piccolo di sezione e facilmente annegabile o comunque poco fastidioso esteticamente.


venerdì 5 aprile 2013

Predisposizione per barriere infrarosso

Salve Mauro,
vorrei predisporre l’impianto antifurto con delle barriere a infrarossi nelle finestre. Il mio installatore mi ha consigliato di predisporre una scatola (503) sotto ogni finestra come punto di raccordo tra la centrale e i due lati delle finestre. Come avviene il collegamento tra le due barriere e la centrale ? Il cavo classico dell’allarme che parte dalla centrale deve fermarsi nella scatola (503) oppure proseguire ad una delle due barriere?

Grazie
Saluti

Francesco

Buongiorno Francesco

La predisposizione che le hanno suggerito è corretta: il collegamento avviene da un elemento all’altro delle barriere (tx e rx) e poi un cavo prosegue con alimentazione, tamper e allarme verso la centrale. Quindi la scatola andrà collegata con i lati delle finestre e internamente potrà fare i collegamenti tra i due elementi.

Alternativamente, potrebbe avere un tubo che collega tx e rx della barriera e il cavo che va in centrale che parte dalla scatola – ma la sostanza non cambia, è solo questione di quale predisposizione le viene più comoda.



giovedì 4 aprile 2013

Gestione remota dell’impianto antifurto

Salve,
ho un impianto antifurto filare composta da centrale a 4 zone che gestisce 3 infrarossi in linea + 3 singoli x ogni stanza.
Impianto attivabile/disattivabile con chiave di prossimità.
Vorrei poter gestire l’impianto da remoto (sia con cellulare che con pc) in particolare queste le funzioni che vorrei gestire:
Attivazione/disattivazione impianto,
gestire singole zone,
ascolto ambientale,
visualizzazione ambientale con 1 microcamera da interno.
Grato per la sua autorevole consulenza. – Salvatore


Buongiorno Salvatore

Per la parte di ascolto ambientale e di visualizzazione delle immagini da remoto non ci sono grossi problemi e la realizzazione è abbastanza semplice, sia in termini di tempi che di costi.

Può realizzare le funzioni video e audio attraverso una semplice webcam o una telecamera IP (ovviamente dotate di audio) sfruttando le innumerevoli applicazioni presenti sul web che inviano le immagini al pc o su smartphone – oppure attraverso dei software dedicati che vengono appositamente venduti insieme alle telecamere.

Per esempio, giusto per far capire di cosa stiamo parlando, se ha uno smartphone Android, con una app gratuita come questa può inviare video e audio (ci sono anche dettagliate istruzioni su come configurare la propria connessione internet e tutti i modelli di webcam e telecamere supportate).

Per la parte delle attivazioni e della gestione delle zone (che, dal punto di vista della sicurezza personalmente le consiglierei di non fare), si tratta di funzioni proprie della sua centrale e che quindi non può facilmente esternalizzare. Ci sono modi per ottenere più o meno lo stesso risultato affidando la gestione ad un sistema di attivazione esterno alla centrale e comandando l’attivatore esterno da remoto – ma si tratta di un’operazione complessa e che necessita dell’intervento di un professionista che comprenda bene tutte le funzioni della sua centrale.



domenica 24 marzo 2013

Interferenza su sensori wireless

Salve ,ho un problema con i sensori magneteci wirelles,di notte dalle 2.40 alle 3.00 variando di alcuni minuti,il sensore finestra, sono 2 collegati con la stessa frequenza,si attivafacendo scattare l’allarme,ma quando vado a controllare non succede nulla,le finestre,le persiane e le grate sono intatte e chiuse!!!Non riesco a capire il problema.
Grazie in anticipo. -Simona
Buongiorno Simona
tipicamente la situazione da lei descritta è generata da un’interferenza: la regolarità dell’orario e la ripetitività dell’evento sono indici abbastanza frequenti di falsi allarmi di questo tipo.
Detto questo, si tratta però di situazioni difficili da identificare perché bisognerebbe capire che cosa è che esattamente a quell’ora causa l’interferenza… e alle 3 del mattino non è proprio la cosa più comoda da fare!
Provi, provvisoriamente, ad escludere per un paio di notti quel sensore finestra che causa l’allarme – giusto per essere sicuri che sia proprio quello il problema, togliendo la batteria. Se i falsi allarmi cessano e poi, re-installando la batteria, tornano a presentarsi alla stessa ora, provi a spostare il sensore o a schermarlo dall’esterno.
Si tratta di tentativi empirici che in qualche caso, ma non sempre, risolvono il problema ma, nel caso non dovesse funzionare, sarà necessario contattare l’installatore per un’analisi più accurata o, eventualmente, il posizionamento di un’antenna esterna in posizione diversa.

Come proteggere dei velux in mansarda?

Salve Mauro,
quale tipologia di sensore mi consiglia per la protezione dei velux in mansarda ? Vorrei poter tener attivo l’antifurto anche quando sono in casa e con i velux aperti.

Grazie e complimenti per il suo blog.

Saluti
- Francesco
Buongiorno Francesco
i velux, soprattutto se li si vuole tenere aperti, non sono facili da proteggere – più che per il singolo problema della rilevazione, in genere il posizionamento trasversale e le alte temperature che ci sono soprattutto in estate rendono l’operazione abbastanza complessa.
Sostanzialmente gli approcci sono due e la scelta dipende dalla configurazione del suo tetto: se la conformazione lo permette, può provare un sensore da esterno montato su un palo (anche quello dell’antenna, ad esempio) che le permetterebbe di prevenire l’eventuale intrusione già dall’esterno. La contro-indicazione è che bisogna valutare bene a quali rischi di falso allarme si va incontro (volatili, vento, rami e foglie, etc.) e bisogna avere (o montare) il palo disponibile.
Alternativamente, può utilizzare un contatto magnetico con un sensore inerziale di vibrazione installato sulla parte mobile – non ha lo stesso effetto di prevenzione come il sensore esterno di cui sopra, ma funziona anche se il velux è aperto e quindi risolve il problema anche ad impianto parzializzato.


venerdì 15 marzo 2013

Scollegare sirena antifurto

salve,
dovrei spostare la sirena esterna del mio antifurto. Come faccio a non farla suonare quando la scollego? basta che ci sia l’allarme disattivato?
grazie
- Stefano

Buongiorno Stefano

Purtroppo, se la sirena è auto-alimentata (cioè, contiene una batteria), non basta.

Se possibile, dovrebbe mettere la centrale in modalità manutenzione in modo che non generi allarme anti-manomissione, ma non su tutti i modelli di centrale trova questa funzione. Se questo non è possibile, la sirena inevitabilmente suonerà (quindi si prepari psicologicamente e magari metta dei tappi nelle orecchie…)
Ad ogni modo, aprendo il coperchio della sirena e togliendo il coperchio antischiuma deve prima scollegare la batteria e poi i fili che arrivano dalla centrale avendo cura di isolarli con del nastro per non fare indesiderati corto-circuiti.

martedì 12 marzo 2013

Protezione balcone scavalcabile

Buonasera,
Vorrei chiederLe una consulenza in merito alla mia particolare esigenza di protezione. Il mio appartamento e situato al 3° piano di un fabbricato di tre piani. e tutte le stanze sporgono su due balconi ai due lati della casa. In pratica non esistono finestre o balconate che sporgono sul vuoto. Proteggend questi due balconi e la porta di ingresso è impossibile entrare. Tuttavia non essendo un esperto di impianti d’allarme mi propongono di tutto. Io vorrei un impianto anche con fili che protegga i balconi (quindi con sensori di movimento sugli stessi) E non so che tipo di tecnologia richiedere per ottenere massima sicurezza e affidabilità. considerando che sui balconi batte il sole durante il giorno. I balconi sono lunghi dieci metri circa per 1,5. E confinano con quelli del vicino dal quale sono separati da un tramezzo facilmente scavalcabile.
Che tipo di teconologia mi consiglia.
LA ringrazio per l’aiuto.
- Angelo

Buongiorno Angelo

Vista la conformazione dei balconi, credo che le barriere siano la soluzione che rappresenta il miglior rapporto qualità prezzo. L’area da proteggere è stretta e lunga ed una buona coppia di barriere installate a filo muro dovrebbero proteggere più che adeguatamente gli ingressi e le finestre.

Sarebbe comunque da tenere in considerazione anche un’eventuale protezione con dei sensori doppia/tripla tecnologia da esterno con lente a tenda se, per ragioni installative, le barriere non dovessero essere adeguate (ma questo lo può solo giustificare l’installatore in fase di sopralluogo).

In ogni caso, metterei dei sensori di apertura e roller (a filo) sulle tapparelle o, in alternativa, dei sensori a tenda sui varchi vista la facilità di accesso dal tramezzo confinante.

lunedì 11 marzo 2013

Espansione filare per centrale antifurto

Salve Mauro,

come prima cosa complimenti per il suo blog.

La mia domanda riguarda i “moduli di espansione” in un impianto filare. Ho una casa su tre piani e il mio installatore mi ha consigliato di mettere un modulo di espansione al piano terra ed un modulo di espansione al primo piano, mentre la centrale è in mansarda.

A questo modulo di espansione può essere collegato direttamente via filo anche la sirena (interna e\o esterna), la tastiera e qualsiasi altro dispositivo che compone l’antifurto (es. un eventuale badge come inseritore d’allarme) ? Oppure questi che ho appena elencato è meglio collegarli direttamente alla centrale ed il modulo di espansione serve solo per i sensori (volumetrici e barriere) ? Lei cosa mi consiglierebbe ?

Grazie
Francesco

Buongiorno Francesco

Sicuramente installare dei moduli di espansione (anche detti concentratori) è un’ottima idea, soprattutto in previsione di futuri ampliamenti, modifiche ed espansioni di impianto. Inoltre dovrebbe anche facilitare l’installazione (e quindi ridurre tempi e costi del cablaggio), aumentando la flessibilità dell’impianto.

Non saprei se nel suo caso specifico è possibile collegare tutte le periferiche o solo i sensori – dipende dal modello della centrale, ma, se lo fosse, non c’è differenza se collegati al concentratore o in centrale.

sabato 9 marzo 2013

Scollegare completamente una centrale


Buongiorno 
il precedente proprietario di casa ha installato un antifurto Kentron K8000, premettendo che NON ne capisco niente, vorrei capire come si disattiva completamente…..vorrei semplicemente spegnerlo. Non ho il manuale ma solo la scheda tecnica che mostra i circuiti e non riesco a trovare il sito della ditta, un numero di telefono….niente di niente. Chiedo scusa se la domanda non fosse inerente alle tematiche del forum ma non so a chi chiedere. 
Grazie- Marco

Buongiorno Marco

Per quanto riguarda la centrale, deve scollegare la batteria e l’alimentazione di rete — attenzione, questa operazione sarebbe meglio farla fare da un elettricista perché li c’è corrente!
In ogni caso se apre la centrale, stacchi corrente dall’interruttore generale – poi può togliere il fusibile di alimentazione (se estraibile) o fisicamente scollegare i cavi. Attenzione! (di nuovo, ma è pericoloso), deve isolare i cavi prima di riarmare l’interruttore generale, ad esempio con dei morsetti isolati (quelli in genere di plastica trasparenti, per capirci).

Se ha una sirena auto-alimentata, dovrà anche estrarre la batteria dalla sirena (la sirena suonerà, ma è normale).


Come collegare combinatore GSM a centrale di allarme


Salve, 
volevo chiederle, è fattibile collegare un combinatore GSM a una centrale inteligent Beghelli con conbinatore telefonico tradizionale PSTN?Se sì, un combinatore GSM più adatto di un altro ?
Grazie. 
Saluti Germano.

Buongiorno Germano

Qualunque centrale che disponga di una uscita di allarme può essere collegata ad un qualunque combinatore GSM esterno ed indipendente.

La programmazione dei numeri da chiamare avviene direttamente sul combinatore ed il collegamento è di tipo elettrico (un segnale in uscita dalla centrale che viene collegato all’ingresso di allarme del combinatore). Deve solo verificare la compatibilità elettrica del segnale, quindi se è, ad esempio, un positivo normalmente chiuso (NC+) che viene a mancare in caso di allarme – o altro. I segnali devono ovviamente essere lo stesso in uscita dalla centrale ed in ingresso nel combinatore GSM. Se di serie i segnali dovessero presentarsi di due tipi diversi, basterà convertirli con un semplice relè.

Se la centrale non dovesse disporre di un’uscita ausiliaria dedicata, può al limite utilizzare anche il collegamento della sirena (in fondo anche quella è una semplice uscita di allarme).



giovedì 7 marzo 2013

Sensori infrarosso passivo e finestre


Salve, 
dovendo installare un impianto di antifurto, e volendo  inserire dei rilevatori all infrarosso PIR  mi chiedevo, se puntano contro un vetro, e dall altra parte c’e una persona, la rilevano? e in caso di doppi vetri?- Federico

Buongiorno Federico

No, i sensori infrarosso PIR non rilevano oltre il vetro in nessun caso (singoli o doppi).



domenica 3 marzo 2013

Configurazione di impianto d’allarme


le mie domande sono il frutto di diverse “consulenze allarmistiche” nel quale mi si propinava la soluzione più vicina alle esigenze commerciali del venditore e meno a quelle del mittente!!
abitazione indipendente su 3 livelli (notte,giorno,taverna) con n.17 accessi totali (porte portoni e finestre). Attualmente ho solo la predisposizione filare su ogni infisso per eventuali barriere.
ZONA NOTTE infissi con persianepiu precisamente dall’interno verso l’esterno:infisso,zanzariere a scomparsa,predisposizione fili ai 2 angoli opposti in alto,persiana.quale tipologia di sensore scegliere?barriera,sensore a tenda,contatto magnetico…considerando che sono sul piano più alto, forse il meno a rischio.
ZONA GIORNO E TAVERNA senza persianein particolare, in queste zone si trovano 4 finestre di circa 6mq cadauna esposte a nord,nonostante protette da porticato, durante i forti temporali la pioggia arriva sui vetri…ricordo che sono sprovvisto di persiane…quale sensoristica risulterebbe più appropriata?contatto magnetico,barriere o sensori a tenda tipo velvet DT factory della EEA?in più per proteggere il perimetro esistono dei sensori doppio fascio per esterno con funzione antimascheramento? molti mi hanno proposto il rivelatore passivo infrarossi VX402 della OPTEX, ma non ha l’antimascheramento…esiste questo abbinamento?
sirena interna unica o in più livelli dell’abitazione?
in previsione di ampliare l’impianto (giardino e garage) devo prevedere una  centrale particolare, ad esempio espandibile fino a quante “posizioni”? mi è stata proposta una a 32
telecomando,tastiera o entrambi?
fiducioso resto resto in attesa, mi complimento per le info sul webmarco da pescara

Buongiorno Marco

Iniziamo dalla zona notte: se ritiene che non ci sia rischio di intrusione alto (o di notte, quando è in casa) basta il contatto magnetico di apertura, magari doppio persiana + infisso. Se ci sono accessi piú a rischio, sensore a tenda o barrierina a stilo.

Zona giorno: se pensa che le interferenze ambientali tipo i temporali ed il forte vento possano rappresentare un problema seria, allora la scelta dei sensori a tenda montati all’interno mi sembra la migliore. Esistono dei modelli con puntamento a laser che mostrano con precisione la copertura in modo che sia molto radente la superficie del vetro.

Sirena interna: la funzione della sirena interna è principalmente quella di segnalare il preallarme. Se una si sente in tutta la casa, basta una. Se ha più piani con zone giorno e notte separate e divise da porte, allora una per piano.

Centrale: 32 zone direi che va bene, visto quanto mi scrive. Consideri che comunque, oltre la protezione perimetrale, sarebbe consigliabile anche qualche sensore volumetrico interno sistemato a trappola nei punti di passaggio o a protezione degli ingressi critici (porte, porte/finestra, etc.)

Attivatore: tastiera, almeno una per piano per poter parzializzare.


Diventare installatore professionista


buongiorno,sono un’installatore di sistemi di sicurezza da più 4 anni,e vorrei aprirmi una azienda per iniziare a lavorare in proprio.Ma il commercialista mi ha detto che non posso aprirmi una società in quanto il mio datore di lavoro non mi ha fatto un contratto e quindi non risulta che ho eseguito questo lavoro per il tempo richiesto.
Come posso fare??Esiste qualche corso che certifichi le mie conoscenze e mi possa permettere di aprirmi una società??
Grazie molte, Edo.

Buongiorno Edo

Non credo sia un problema con una soluzione immediata.

Come prima cosa, se già non ne è in possesso, forse dovrebbe risolvere la questione dell’abilitazione per la parte di impiantistica elettrica, necessaria per rilasciare le dichiarazioni di conformità. Poi si iscrive in Camera di Commercio e richiede la lettera specifica per l’attività.

Vado a memoria (quindi verifichi queste informazioni con il suo commercialista), ma per avere l’abilitazione serve un titolo di studio adeguato e da uno a tre anni di esperienza certificata da assunzione INPS, INAIL, etc. La differenza in anni dipende dal titolo di studio.

L’unica alternativa è aprire l’azienda con un responsabile tecnico che abbia i requisiti di cui sopra.



mercoledì 27 febbraio 2013

Come riconoscere un sensore PIR da un doppia tecnologia?


Buonasera, vorrei sapere visto che a breve verranno ad istallarmi un antifurto filare, come posso riconoscere un sensore di movimento passivo da quello a doppia tecnologia.
Saluti e complimenti per il blog.
Marco

Buongiorno Marco

Visivamente, sono abbastanza simili ed anche un esperto farebbe fatica guardando dal solo involucro.

Esternamente, l’unico indizio di rilievo potrebbe essere la presenza di due (o tre) led, in genere di colore diverso, che servono per segnalare l’attivazione di una o dell’altra tecnologia. Camminando davanti al sensore i due led si dovrebbero accendere, generalmente in tempi diversi, a seconda della tecnologia che rileva per prima.

Se invece intende aprire il sensore, basta verificare la presenza di un piroelettrico e di un’antenna planare (IR+MW) o di più elementi in caso di doppio/triplo PIR.

domenica 24 febbraio 2013

Sostituzione batteria contatti via radio


Salve,Il mio sistema antifurto di casa ha di nuovo le batterie degli apparecchi di zona (quelli sulle finestre per intenderci) scarichi.Siccome la cosa accade più spesso di quanto pensassi vorrei evitare di chiamare ogni volta il tecnico e spendere una cifra spropositata per quattro batterie.Si tratta di un’operazione semplice? Dovrei impostare qualcosa sull’antifurto oppure posso farlo senza troppi scrupoli? (sul manuale non ho trovato informazioni a riguardo)- Moreno

Buongiorno Moreno

In genere la sostituzione delle batterie nei contatti radio non comporta nessuna problematica. Si richiede solo la necessaria attenzione e la scelta corretta del tipo di batteria.

Per il resto, l’operazione è abbastanza semplice: ad impianto disattivato (se possibile in stato manutenzione), basta aprire il contenitore e sostituire la batteria. Se non mette l’impianto in manutenzione avrà una segnalazione di allarme manomissione quando apre il contatto – ma è normale.




venerdì 15 febbraio 2013

Intercettazione dei radiocomandi


I telecomandi 868 mhz con cui si attivano/disattivano gli allarmi, anche se cifrati con algoritmi proprietari, possono essere intercettati con opportuni apparecchi e costituiscono il punto debole di un sistema di sicurezza?- Massimo

Buongiorno Massimo

Tutti i radiocomandi, su qualunque frequenza e con qualunque algoritmo, possono essere intercettati. Tutte le trasmissioni radio in genere possono essere intercettate. Basta avere una ricevente con un’antenna sintonizzata sulla stessa frequenza. Bisogna vedere cosa può fare con quello che ha intercettato.

Se il codice che ha intercettato è criptato, non lo può decifrare –  a meno che lei abbia anche la chiave di lettura dell’algoritmo, ma potrebbe riuscire a clonarlo; se si tratta di un codice rolling-code, quindi di un codice che è valido solo per quell'operazione e poi cambia, non se ne fa nulla.

In un certo senso quindi un codice rolling-code è più sicuro, mentre un codice duplicabile rappresenta un potenziale punto di debolezza – indipendentemente dalla frequenza su cui viene trasmesso.


La modalità impulsiva dei sensori


Esiste il modo di proteggere una finestra con persiane in modo che AL MOMENTO DI INSERIMENTO ALLARME, se la persiana è chiusa l’allarme avvenga aprendo la persiana e se invece la persiiana è aperta l’allarme avvenga aprendo la finestra.
GRAZIE
- Mario

Buongiorno Mario

Certo.
Basta che la centrale abbia la funzione di auto-esclusione della linea aperta – funzione abbastanza comune su molti modelli.
Nel primo caso l’allarme è normale (da persiana chiusa a persiana aperta); nel secondo caso, la centrale auto-esclude la linea della persiana perché la vede aperta (come la persiana stessa) e la ri-arma solo (e se) la persiana viene chiusa. In questo caso un semplice contatto magnetico sulla finestra segnalerà l’allarme.
Tecnicamente (molto tecnicamente!) questo concetto si chiama modalità impulsiva.

I sensori allarme doppia e tripla tecnologia


Buongiornodevo proteggere il mio appartamento sito al 2° piano; i punti critici da coprire sono pochi: 2 baloconi lunghi 11 m e lago 1.20 confinanti con altri balconi analoghi di altri app.ti ed una porta blindata: per l’esterno mi hanno proposto un sensore per balcone a doppio infrarosso e non come vorrei io a doppia e triplice tecnologia, mentre per la porta nessun problema colsensore a fili. La tesi dell’instalaltore è che con dopp/trip tecn. vi è possibilità di falsi allarmi e difficoltà di taratura (temporali e piccoli insetti che si posano sulle lenti): quesiti:  sono affidalili questi sensori a doppoi infrarosso e quali limiti hanno, ovvero gli ultimi sono migliori ai fini della sicurezza? ringrazio cordialmente: - Giovanni

Buongiorno Giovanni

la tesi del suo installatore è alquanto discutibile: con i sensori doppia o tripla tecnologia si hanno MENO problemi sia di taratura che di falsi allarmi in quanto proprio la necessità di attivare tutte le due/tre tecnologia per generare un allarme riduce sensibilmente la possibilità di falsi allarmi (anche dovuti a difetti di taratura).

I sensori a doppia (o tripla) tecnologia, sia infrarosso che infrarosso + microonda sono molto affidabili in termini di falsi allarmi. I limiti sono legati al costo (leggermente superiore rispetto alla singola tecnologia, ovviamente) ed al fatto che sono meno performanti in termini di sicurezza perché il funzionamento combinato in AND necessita l’allarme sia di una che dell’altra tecnologia e quindi potenzialmente si portano dietro le debolezze di entrambe.

In ambienti a basso rischio ormai le logiche a microprocessore che vengono utilizzate nei sensori DT ne hanno reso le prestazioni assolutamente adeguate e soddisfacenti; in ambienti a medio-alto rischio, si utilizzano sensori diversi o sensori DT di alta qualità (e quindi anche alto costo).

domenica 10 febbraio 2013

Telecamere, barriere e protezione perimetrale


Salve, vorrei avere un consiglio su come progettare un sistema di impianto via filo (e forse in parte anche radio).Abito al piano terra rialzato di 1 mt., ho da poco installato robuste grate internamente, tra persiane e finestre in alluminio, il portone è blindato. Il mio appartamento non è in condominio, e guarda su 3 confinanti, mentre mi manca la visione del fronte strada (perché si sviluppa alle spalle dei garage che danno sulla strada), quindi pensavo anche ad una telecamera sempre via filo, tipo mini speed dome, che gira tra il portoncino esterno e l’entrata del giardino con cancello grande (dove mi hanno avvelenato il mio cane ….consideri che tra la strada e il muro di casa ci sono circa 4 mt di mia proprietà, per la privacy sono ok visto che la telecamera la installo sull’angolo del muro casa ?) circa 10 mt tra loro distanziati, comunque solo una sufficiente visione day & night, senza troppi sosfisticati congegni.Inoltre, vorrei evitare l’eventuale danneggiamento alle persiane, installando un sistema per finestre (barriera esterno con fili sarebbe meglio), da un lato prende 2 finestre, dietro casa una finestra e dall’altro prende 3 finestre, in sostanza potrebbero bastare tre coppie di barriere che volendo posso collegare via filo (avendo predisposto ad ogni angolo esterno di casa un corrugato diametro 2 cm che convergono in una scatola a centro dell’appartamento interno).infine poi un sensore al portone blindato anche senza fili, con una sirena esterna (oppure anche una interna). Mentre per la segnalazione gsm non saprei se occorre il collegamento alla rete telefonica (credo che occorre portare un bianco-rosso dalla presa telef. alla centralina …).In attesa di vs. consiglio e delucidazione in merito, potreste farmi sapere quanto mi costerebbe un tipo di impianto come descritto completo di cavetteria, alimentazione di supporto radiocomando (2) istruzioni.ringraziando anticipatamente, invioCordiali saluti.

Buongiorno

Per la telecamera non ci sono problemi se punta nella sua proprietà privata, come mi sembra di capire, e se rispetta le regole della privacy (deve segnalare con l’apposito cartello ed il passaggio non deve essere pubblico).

Per le finestre, direi che le barriere sono un’ottima soluzione – tra l’altro le potrebbe sfruttare anche per parzializzare l’impianto quando si trova in casa aumentando quindi il grado di sicurezza, mentre per il portone blindato basta un contatto magnetico o, al limite, un contatto di vibrazione (o entrambe – li può comunque mettere in serie utilizzando lo stesso cavo).

Il combinatore telefonico GSM necessita solo dell’alimentazione e non é necessario nessun collegamento alla linea telefonica, ma solo il collegamento della segnalazione di allarme alla centrale. Esistono anche dei modelli che hanno sia il cellulare GSM che la linea tradizionale PSTN, ma se il suo è esclusivamente GSM deve solo verificare la presenza di campo.

Sul preventivo non saprei come aiutarle: le varianti sono davvero molte e le differenze possono essere sostanziali a seconda del materiale utilizzato.

Attivatore e ritardo di ingresso in allarme garage


Ciao Mauro!!
Davvero complimenti per il sito e per l’impostazione che gli hai dato, molto scorrevole e piacevole!
Ti scrivo per chiederti un consiglio, una dritta.
Sono in procinto di installarmi da me il sistema d’allarme rigorosamente filare con sensori perimetrali, scheda GSM, una tastiera, 2 lettori di prossimità e qualche sensore PIR (e ovviamente una sirena da esterno  ).
Il mio dubbio riguarda il box che sta al piano di sotto. Cerco di spiegarmi meglio: la mia intenzione è quella di posizione un sensore PIR all’interno del box ma… quando arrivo con la macchina e apro la basculante, potrò impostare un “ritardo” nell’attivazione dell’allarme? altrimenti sono rovinato. Pensavo anche di mettere un lettore di prossimità esterno al box ma ho paura dei dispetti e poi si vedrebbe quando l’allarme è inserito o meno.
Cosa mi suggerisci/consigli?
Grazie per la disponibilità
Ciao,
Carlo

Buongiorno Carlo

Premesso che dovrai configurare una zona garage indipendente, puoi decidere di comandare l’attivazione dall’esterno o dall’interno. Considera peró che sia che comandi dall’esterno che dall’interno, avrai probabilmente comunque sempre bisogno di una segnalazione dello stato dell’impianto.

Impostare un ritardo di ingresso e di uscita è sempre possibile, per tutti i sensori – quindi da questo punto di vista non ci sono problemi. Per quanto riguarda la segnalazione e l’attivatore, essendo su una zona separata, non mi farei problemi: al limite fai in modo che l’inseritore indichi solo lo stato della zona garage o, meglio, che addirittura comandi solo quella zona. Dovrai attivare/disattivare l’impianto quando entri in casa, ma almeno sei tranquillo relativamente al problema di avere un attivatore all’esterno.

Ad ogni modo, l’attivatore della zona garage dovrebbe essere vicino alla basculante per non dover ricorrere ad un tempo di entrata/uscita troppo lungo.

sabato 9 febbraio 2013

Protezione perimetrale in assenza di predisposizione cavi


Buonasera Mauro!piacere di “conoscerti”  mi chiamo Alberto.Scrivo a te perché oggi mi sono trovato a cercare sul web informazioni su antifurti per appartamenti…e tu sei il primo, oltre che il più frequente, nome che salta fuori 
Ho letto della tua enorme disponibilità a dare aiuto a chi te ne chiede, tra i tuoi blog…e ho ben pensato di provare ad approfittarne! 
Ti faccio una breve cronistoria:
Stanno per ultimare il palazzo all’interno del quale ho preso un appartamento; ai tempi l’elettricista del cantiere mi ha chiesto se volessi o meno la predisposizione per l’allarme, sconsigliandomi la predisposizione perimetrale (bensì solo quella per i radar) a causa dell’oscenità oltre che scomodità dei contatti sulle porte a causa degli infissi in alluminio. Io, da buon ignorante in materia e non pensando ad istruirmi per tempo, accettai i consigli (mi spillerà 500 € per questa predisposizione dei tubi per passare i fili….).
Adesso, documentandomi, ho deciso che non voglio assolutamente rinunciare al perimetrale; è l’unico modo per proteggere la casa in cui vivi quando ci sei dentro!
Ecco dunque la mia richiesta di soccorso:
La predisposizione mi permette solo di mettere i radar.Ho fatto un sopralluogo con due diversi tecnici. Uno mi ha detto che si potrebbero mettere le tendine infrarossi tra infissi interni ed esterni ma che, giustamente ci vuole un lavoro prima per sistemare i fili…dunque si dovranno fare dei lavori per permettere ai fili di arrivare fino alle porte…e neanche un tubo porta fino alle porte esterne……….Un altro (quello del cantiere) mi ha portato ancora avanti la sua tesi, dicendo ancora che i contatti delle porte servono a poco. Lì, però, gli ho detto che non conoscendo le tendine a infrarossi non avevo pensato alla possibilità di montarle (poteva anche pensare a dirmelo ai tempi…). Dopo questa mia affermazione, ha tirato fuori l’idea di alcuni sensori infrarossi che, esternamente, starebbero paralleli alla parete a circa 1 cm di distanza.Io, invece, sto seriamente pensando alle tendine Wi-Fi (l’elettricista del cantiere me le ha sconsigliate a causa della,a suo parere, facile intrusione per la disattivazione dall’esterno).
In tutto questo marasma che ti ho descritto…qual’è la tua opinione? 
Grazie mille per l’attenzione!

Buongiorno Alberto

Innanzitutto… peccato per la mancata predisposizione! Come consigliamo sempre, il passaggio di qualche tubo in più in fase di costruzione o ristrutturazione della casa è un’operazione poco costosa e di facile realizzo e, anche se pensate di non utilizzarla immediatamente, è un po’ come un piccolo investimento che prima o poi potrebbe tornare molto utile.

Credo che nel tuo caso la soluzione migliore possa essere quella di installare dei sensori a tenda senza filo o, al limite, delle barrierine infrarosso – sempre senza filo. Trattandosi di una protezione perimetrale supplementare ai sensori filari interni, aggiungi un importante utilizzo (quello della parzializzazione notturna) ed aumenti la protezione ad impianto totalmente attivato.

Per quanto riguarda l’affidabilità, i sensori a tenda offrono una buona copertura, possono essere installati in posizioni di difficile accesso anche all’esterno (per esempio tra l’infisso e la persiana) e non sono particolarmente attaccabili – non più di quanto lo siano tutti i tipi di sensore da esterno. Soprattutto devi valutare che sono una protezione accessoria rispetto ai volumetrici interni e hanno anche il grande vantaggio di prevenire lo scasso segnalando il tentativo di intrusione quando il ladro è ancora all’esterno.

Se poi volessi comunque passare i cavi, puoi anche abbinare il sensore a tenda con il contatto magnetico di apertura e/o i contatti a filo per le tapparelle.


lunedì 4 febbraio 2013

Videosorveglianza con telecamere IP per villetta

Prima di tutto complimenti per questo sito , veramente ben fatto.Abito in una villetta a schiera e in un anno i ladri sono già entrati non una…ma due volte.Nel secondo caso in particolare a mettere in fuga i ladri è stata la semplice presenza di una ip cam (ho ricevuto una mail sul blackberry mentre stavo tornando da lavoro e ho immediatamente chiamato il 112).Incredibile a dirsi, i ladri hanno rubato…l’ip camera!!Da qui la mia decisione di dotarmi di un sistema d’allarme e di 4/5 nuove ip camera da posizionare in luoghi strategici in abbinamento a dei faretti alogeni/led con sensore crepuscolare (a quanto leggo è un deterrente notevole).La villa ha un giardinetto (molto piccolo) sia nella parte anteriore che nella parte posteriore mentre al 1° piano ci sono un terrazzo e un balcone.In totale ho 8 infissi, più la porta d’entrata semi-blindata.La mia idea era di dotare le finestre di un doppio sensore (a tendina e perimetrale), mettere un volumetrico in box (che comunica con l’abitazione direttamente mediante una porta che doterò di sensore perimetrale) mentre all’esterno volevo mettere sia sul terrazzo che sul balcone delle barriere a infrarossi.Penso che separare il sistema di videosorveglianza ip dall’allarme vero e proprio potrebbe essere una soluzione ridondante ma allo stesso tempo utile come backup nel caso in cui i ladri riuscissero a manomettere il sistema d’allarme.E’ chiaro che se i ladri dovessero spegnere l’elettricità…le mie telecamere automaticamente verrebbero spente mentre rimarrebbe attiva la centralina d’allarme grazie alla batteria tampone.Da queste considerazioni una serie di domande:
è una buona idea separare la videosorveglianza dall’allarme?quanto sono integrabili le ip camera (cinesi) ai sistemi d’allarme più comuni (vedo che hanno degli ingressi/uscite nella parte posteriore..)?potrebbe essere utile tenere un UPS per dare continuità alla linea elettrica?
inoltre, in generale, credi sia possibile riutilizzare parte dei sensori della mio vecchio sistema antifurto (quelli perimetrali in particolar modo)?Ultima domanda, vorrei prendere una nuova centralina d’allarme sul taglio consumer che mi auto-installerei ma sono dubbioso sulla sicurezza relativa alla comunicazione tra telecomandino e centrale stessa (ultimamente sento di sistemi che intercettano il codice quando attiviamo o disattiviamo l’allarme clonando di fatto un nuovo telecomando…in termini tecnici non so come si chiama questa tecnica).Esistono dei modi per aumentare il livello di sicurezza in questo tipo di comunicazione (tipo chiavette con chiave numerica che cambia ogni tot secondi?) magari integrabili ai sistemi d’allarme e indipendenti? e se sì, esiste uno standard di riferimento?grazie e mi scuso se non ho usato i termini tecnici ma non sono esperto- Cristiano

Buongiorno Cristiano

Si, in generale soprattutto per piccoli impianti (appartamenti, villette) la separazione di antifurto e videosorveglianza é quasi una scelta obbligata. Come potrai leggere anche in altri post, ci sono considerazioni pratiche, installative e anche economiche che portano decisamente verso questa soluzione.

Le telecamere IP (cinesi e non) sono abbastanza standard e credo che non ci siano grossi problemi di integrazione, ma la materia é molto vasta e quindi forse prima dell’acquisto ti conviene verificare con il fornitore – meglio se un distributore specializzato in sicurezza TVCC, per non avere poi complicazioni eccessive in fase di installazione e configurazione.

Per quanto riguarda l’UPS direi che é fondamentale: qualunque sistema di sicurezza deve prevedere almeno due fonti di alimentazione (una, primaria, é la rete, l’altra, secondaria, viene fornita da batterie o un gruppo esterno) in quanto la mancanza di corrente si verifica spesso in caso di tentato furto – soprattutto ora che i contatori vengono montati esternamente ed in posizioni facilmente accessibili da tutti.

I sensori antifurto sono molto compatibili se di tipo filare: l’allarme viene trasmesso attraverso un segnale elettrico (normalmente un positivo a mancare) che può essere letto da qualunque centrale. Anche nel caso in cui non vi sia compatibilità  basta usare un comune relé per girare il segnale ed i sensori diventano utili per il nuovo impianto.

Per quanto riguarda il radiocomando invece, la situazione é più complessa. Se la scheda di decodifica (scheda-chiave) é a bordo, non puoi fare molto. Potresti cercare una centrale che abbia un sistema rolling-code che rigenera il codice dopo ogni attivazione o montare una chiave elettronica a contatto, facile da usare ma difficile da clonare. Ti consiglio comunque di non separare i due acquisti in quanto la parte chiave é intimamente legata al funzionamento dell’impianto e potresti andare incontro a complicazioni gratuite ma difficili da superare.

Interferenze radio


salve io ho installato a casa un impianto di allarme via radio, con sensori volumetrici e non applicati nelle stanze e sulle porte.successivamente ho attivato un contratto adsl con il router wifi, il mio problema è che se mi sposto con il pc nel soggiorno non riesco a collegarmi ad internet, può essere che in soggiorno essendoci il ripetitore wifi dell’allarme vada in contrasto con il router dell’adsl. se invece, mi sposto in cucina quindi esco dal soggiorno navigo in tranquillità.come posso risolvere il problema? - Marco

Buongiorno Marco

in teoria i due sistemi dovrebbero viaggiare su frequenze diverse: l’allarme sui 433 o 866 MHz, il router wi-fi sui 2.4GHz (alcuni 5GHz). Esistono anche dei sistemi allarme su quella frequenza, soprattutto video – provi a vedere il suo su che frequenza opera.

Sono abbastanza scettico che si tratti comunque di un problema di interferenza (anche se nel campo wireless non si può escludere mai nulla): se peró perde il segnale wi-fi in cucina mentre é fermo seduto al tavolo risulta difficile pensare che l’allarme, che in quel momento sicuramente non trasmette, possa in qualche modo interferire.

Probabilmente si tratta di qualcosa di diverso (un ostacolo, una riflessione) che impedisce al segnale di giungere quella zona del suo appartamento. Se ha un telefono Android, scarichi questa applicazione gratuita così potrà vedere se é il campo che si riduce o se magari si sovrappone sullo stesso canale il wi-fi del vicino. Oppure, provi a cambiare canale sul router wi-fi (vada verso il 14 che di solito é più libero) e verifichi la nuova copertura del segnale.


Come individuare i punti importanti di un preventivo?


Gentile Mauro,

seguendo i consigli che lei da, ho deciso di rivolgermi a dei professionisti cosi da evitare acquisti sbagliati, ho consultato due aziende del mio comprensorio entrambre serie certificate e affidabili per farmi fare un preventivo.Ho una abitazione singola in campagna,composta da PT, P1 e sottotetto, non ci sono balconi, aggetti pensiline o altro per accedere al P1 (dovrebbero portare o cercare una scala nei dintorni…) al PT ci sono Porta ingresso 2 P.scorrevoli e 4 finestre di diverse dimensioni ho ipotizzato di usare sistema a tendina posizionato nel vano tra infisso esterno in alluminio e infisso interno in legno, alla peggio appena hanno scassinato gli scuri si attiva, completandolo con 2 sensori uno che legge tutta la zona ingresso PT e uno in corridoio al P1 cosi se proprio entrano da P1, come escono da quella stanza e passano in corridoio si attiva.Con entrambi ho ben chiarito esigenze e desiderata senza mai perdere di vista l’obiettivo come lei insegna, chiedendo lo stesso tipo di progetto: 2 sensori a infrarossi interni, sensori a tendina per le finestre, centrale con combinatore sirena interna + sirena esterna autoalimentata telecomandi + pulsantiera ulteriore per il P1.incredibilmente scopriamo che il commerciale che lavora per una delle 2 vive nello stesso paese di mia Moglie e i nostri figli vanno a scuola insieme… e per assurdo quello del conoscente è anche il preventivo più caro tra i 2 (anche volendo considerare le differenze dei due tipi di telecomando o la sirena incorporata).

Ora non riesco a spiegarmi le motivazioni di tale differenza, se non per specifiche tecniche dei componenti che non posso capire.

Cosa può quindi motivare una differenza economica congrua? Quale ulteriore chiarimento devo chiedere per capire la differenza?Grazie fin d’ora per suo gentile riscontro

CorddialmenteMario

Buongiorno Mario

é sempre molto difficile valutare le differenze di preventivi, soprattutto in un campo che presenta molte variabili come la sicurezza – dove incidono sia questioni di tipo commerciale che tecnico.
Le differenze in genere sono legate al tipo di prodotto offerto: alcuni installatori utilizzano centrali di taglio più adatto alla dimensione dell’impianto, altri propongono un marchio di cui sono certi della qualità ed affidabilità ed adattano il prodotto proposto da quel marchio alle diverse situazioni. Sono due approcci diversi, entrambe giustificati, che possono su piccoli e medi impianti avere risvolti diversi, in alcuni casi anche di sostanziale differenza economica.
Certo, in alcuni casi invece si tratta di una vera e propria sostanziale differenza di prodotto, nel qual caso purtroppo solo la conoscenza tecnica o l’attento confronto delle specifiche del prodotto riesce a fornire un valido aiuto nel capire le differenze di costo.
Se entrambi i prodotti risultano avere le medesime caratteristiche tecniche e certificazioni di qualità, scelga quello che costa meno.
Valuti comunque anche bene il discorso di servizio e di installazione, soprattutto se comprensiva dell’assistenza e della garanzia.

martedì 29 gennaio 2013

Protezione porta blindata di ingresso


Salveho assolutamente bisogno di un valido aiuto non conoscendo il campo sicurezza! il quesito è questo: abitando al 4 piano di un palazzo a roma volevo provvedre a installare un buon antifurto (deterrente) alla sola porta blindata di ingresso? Cosa mi consigliate?Grazie Cordiali Saluti Santino

Buongiorno Santino

Se l’ingresso principale risulta essere l’unico varco di accesso da proteggere, può installare un contatto apertura ed un contatto vibrazione: in caso di tentativo di scardinamento della porta il sensore di vibrazione dovrebbe aiutarla anche a prevenire (ulteriori) danni mentre il contatto di apertura – che può montare nella versione da incasso (a scomparsa) apposita per porte blindate le garantisce una doppia protezione nel caso, comunque, dovessero riuscire ad aprirla.

Il tutto si collega ad una semplice centrale a cui tipicamente si aggiunge una sirena da interno ed un combinatore telefonico (che trova già anche integrato sulla centrale) per effettuare la segnalazione.

Per completare il tutto le consiglierei di installare un dispositivo di inserimento solo visuale all’esterno (per avere la segnalazione dello stato dell’impianto) ed uno all’interno (chiave elettronica o tastiera) per attivare e disattivare l’impianto.



Combinatore telefonico e Vodafone Station 2


Salve, ho trovato questo sito molto interessante e vorrei rivolgere una domanda a qualcuno sicuramente più esperto di me.Attualmente a casa ho un sistema di allarme installato circa 10-12 anni fa, è collegato alla linea telefonica ed ha le sirene esterne, nell’effettuare le chiamate si appoggia alla linea telefonica,non ha un sistema gsm quindi.
Fino a 5 anni fa avevo telecom, era quindi una linea tradizionale con voce e adsl, non voip in quanto anche senza corrente il telefono funzionava; dopo di che sono passato a Tiscali, vennero i tecnici, fecero qualche modifica all’impianto interno così da far funzionare telefono,adsl e allarme; questa linea penso sia voip in quanto senza corrente il telefono non funziona.
Ora vorrei passare a Vodafone, quindi bisogna installare la Vodafone Station 2.
Secondo voi ci sarà qualche problema di incompatibilità? dovrebbe funzionare allo stesso modo della linea Tiscali, ovvero voip.
All’allarme non posso rinunciare per niente, preferisco rimanere con tiscali, nonostante i tanti disservizi, però vorrei trovare una soluzione.
Grazie
Giacomo

Buongiorno Giacomo

Non credo ci siano problemi in quanto la Vodafone Station 2 ha un ingresso emulato per telefoni tradizionali.

Recentemente un utente ha segnalato un problema (questo il post con la segnalazione) ma credo si trattasse di un suo difetto di installazione: a quanto mi risulta ci sono diversi impianti collegati con la VS2 che funzionano bene.

Se il suo combinatore era già stato collegato ad una linea VoIP non dovrebbe avere problemi in quanto l’installatore le avrà già anche configurato l’esclusione del controllo del tono di linea (blind dial) che in genere risulta essere l’unica modifica da fare quando si passa dalla linea tradizionale al VoIP.


Falsi allarmi in veranda


Salve,mi chiamo Vincenzo, sono un’istallatore agl’inizi non di esperienza alta, di recente ho montato una centrale (4 zone) l’impianto è stato realizzato nel seguente modo:2 sensori doppia tecnologia k2 programmati in evomontati in serie posti su una veranda chiusa da vetrate.La veranda è lunga una 10 di metri. Quindi uno posto a 45° in un lato l’altro dall’altra estremità montato sul soffitto con staffa inclinata verso il basso(quest’ultimo vede il corridoio della veranda in modo lineare).Poi c’è un’altra veranda sempre con vetrate suddivisa in due quadrati su ciascun quadrato ho posizionato un sensore doppia tecnologia k2(sempre in serie). All’interno della casa ho montato altri due sensori k2 uno nel corridoio ,l’altro in prossimità della centrale. Infine un contatto magnetico sulla porta.Il problemi sono i seguenti ognitanto su una veranda(quella lunga 10 mt) si verifica un falso allarme,il combinatore a volte chiama i numeri a volte no. L’altra sera poi per assurdo mentre la padrona di casa aveva inserito l’allarme stando all’interno della casa quando riceveva o effettuava chiamate sul suo cellulare(il suo numero è registrato sul combinatore telefonico integrato nella centrale) la centrale dava allarme. Per quanto riguarda i sensori essi possono leggere al dilà delle verande visto che poi c’è un cortile con alberi? Visto che è un sistema filare ci possono essere interferenze? Accetterei consigli ,grazie scusi se mi sono dilungato.

Buongiorno Vincenzo

I sensori doppia tecnologia (IR+MW) non possono segnalare allarmi oltre la veranda (chiusa) in quanto la parte infrarosso non attraversa il vetro, a meno che siano configurati in logica OR, vale a dire che solo una delle due tecnologie (IR o MW) basta a far allarmare il sensore. Verifichi la programmazione EVO e si assicuri che non sia settata in modo da generare allarmi solo dalla microonda.

Le interferenze sono sempre possibili, ma in questo caso mi sembra un’ipotesi poco probabile. Quanto meno andrei a ricercare prima la causa dei falsi allarmi nei sensori sulla veranda.

Per quanto riguarda il combinatore, non ci sono relazioni tra un numero registrato in memoria e le chiamate sullo stesso… si tratta di modello GSM o PSTN? Potrebbe essere un difetto di schermatura del cavo o di errato collegamento.


giovedì 24 gennaio 2013

Integrazione antifurto e telecamere


Salve,
anzitutto vivi complimenti per il sito e per la precisione e cura dei suoi contributi e risposte agli utenti.Sono alla ricerca di un sistema di allarme senza fili integrato con un sistema di videosorveglianza a presidio della mia casa che spesso per lunghi periodi devo lasciare. La mia esigenza è ovviamente quella di proteggere la casa (villetta a schiera) avendo la possibilità al contempo di accedere dal remoto alla centrale e alle telecamere per stare più tranquilli (indipendentemente da un allarme!). Ho a disposizione una connessione ADSL e dopo un pò di browsing ho notato nella generalità delle offerte commerciali da me individuate che in prevalenza i 2 sistemi (antifurto e videosorveglianza) sono separati e non integrati.Può darmi cortesemente qualche consiglio su come e dove ricercare queste soluzioni, nonché su i pro e i contro di (eventuali) soluzioni integrate?
Grazie in anticipo- Valentina

Buongiorno Valentina

Il motivo per cui comunemente non si trovano – o comunque non sono nella maggior parte dei casi, utilizzate soluzioni integrate risiede principalmente in considerazioni installative.

I sistemi TVCC per videocontrollo trasmettono immagini e viaggiano su cavi di tipo coassiale o di rete (IP), mentre i sistemi antintrusione sono collegati via radio o via filo su cavi che portano segnali elettrici. Sia le logiche di funzionamento che le modalità di collegamento e trasmissione sono profondamente diverse e quindi risulta difficile avere dei sistemi integrati, soprattutto a basso costo per applicazioni civili, che riescano a sfruttare i (pochi) punti in comune.

Inoltre, il videocontrollo genera immagini e in qualche caso anche allarmi che vengono visualizzati su monitor, mentre nei sistemi antintrusione tutte le informazioni sono gestite da una centrale che attiva allarmi sonori (la sirena) o chiamate vocali (il combinatore telefonico) o messaggi digitali (il comunicatore).

Anche i consumi sono diversi, quindi l’integrazione di periferiche cosi poco omogenee in un’unica centrale porterebbe inevitabilmente a sovra-dimensionare alimentatori e batterie complicando ulteriormente lo scenario installativo. In buona sostanza, la soluzione pratica ideale è la semplice somma dei due sistemi, uno di allarme ed uno video.

Esistono comunque applicazioni che in qualche modo svolgono entrambe le funzioni: in una centrale di allarme può montare dei sensori che abbiano a bordo una telecamera, la cui immagine viene trasmessa dal combinatore, ed in un sistema video può sfruttare la funzione motion-detection delle telecamere che genera un allarme se qualcosa cambia nell’inquadratura. Ma si tratta in entrambe i casi di adattamenti (anche abbastanza riduttivi) che non soddisfano i requisiti di uno o dell’altro sistema e si applicano solo a situazioni particolari.




mercoledì 23 gennaio 2013

Dichiarazione di conformità impianti antifurto


Salve ho letto diversi post dove si parla di dichiarazione di conformità, ma non ho trovato quello che effettivamente cerco…So che se un sistema è completamente radio non serve nessuna dichiarazione di conformità, è vero oppure è falso??? Nel caso sia vero, al cliente cosa si deve rilasciare??? Se una centrale prevede invece il collegamento elettrico in centrale, ovviamente la corrente viene presa, o dal quadro elettrico, o da una cassetta ( derivazione, 503, ecc. ecc.) quindi non collegata ad una presa già esistente con la classica spina, in questo caso serve la dichiarazione di conformità??? Cosa va rilasciato al cliente??? Nel caso si passassero cavi di allarme in tubazione elettrica, per collegamenti di accessori antifurto, tipo rilevatori, inseritori, segnalatori, ecc. ecc., in questo caso cosa serve??? Esiste un modello, un esempio, una guida ( magari illustrata) di cosa fare in questi casi??? Stessa cosa per gli impianti tvcc… Spero riesca a darmi tutte le informazioni richieste… Grazie mille in anticipo… Nicola.

Buongiorno Nicola

Proviamo a rispondere in ordine a tutte le sue domande relativamente alla dichiarazione per l’impianto antifurto:

  1. So che se un sistema è completamente radio non serve nessuna dichiarazione di conformità, è vero oppure è falso???
    Vero.
  2. Nel caso sia vero, al cliente cosa si deve rilasciare???
    Nulla (per l’impianto).
  3. Se una centrale prevede invece il collegamento elettrico in centrale, ovviamente la corrente viene presa, o dal quadro elettrico, o da una cassetta ( derivazione, 503, ecc. ecc.) quindi non collegata ad una presa già esistente con la classica spina, in questo caso serve la dichiarazione di conformità???
    Vero.
  4. Cosa va rilasciato al cliente???
    La dichiarazione di conformità.
  5. Nel caso si passassero cavi di allarme in tubazione elettrica, per collegamenti di accessori antifurto, tipo rilevatori, inseritori, segnalatori, ecc. ecc., in questo caso cosa serve???
    Sempre e solo la stessa dichiarazione di conformità.
  6. Esiste un modello, un esempio, una guida ( magari illustrata) di cosa fare in questi casi???
    Ne trova diversi su internet, ad esempio qui.
  7. Stessa cosa per gli impianti tvcc.
    Idem.


lunedì 21 gennaio 2013

Collegamento sensore filare su centrale via radio


Buongiorno, cercando le informazioni che mi servono ho trovato questo sito, spero che possiate aiutarmi, visto che il mio quesito per voi sarà cosa semplice.Ho istallato allarme wireless che vorrei completare e rendere più sicuro collegando almeno un sensore filare che comunque coprirebbe già le entrate sensibili dell’ appartamento.La centrale possiede morsettiera con 2 porte COM, 8 porte ZONA, 1 porta BELL- e una AUX+.Morsettiera sensore: entrata alimentazione +-, uscita allarme, tamper e un morsetto SP.
Se ben ho capito io dovrei collegare l’alimentazione del sensore al BELL- e AUX+ rispettando le polarità, collegare l’uscita COM del sensore con quella della centrale e una zona della centrarle con l’ uscita NC del sensore finendo il collegamento con una delle resistenze fornite insieme alla centrale.Ma in tutto questo non ho capito come devo fare a collegare il Tamper… Aiuto.
Grazie per gentile risposta.Cordiali saluti.
Francesco

Buongiorno Francesco

Da quello che scrive sembra che la sua centrale non abbia una zona filare dedicata per il tamper anti-manomissione. Dovrebbe verificare con il costruttore se è effettivamente così o meno – in effetti, trattandosi di una centrale via radio potrebbe anche essere.

Questo significa che può fare la serie dei tamper e collegarla ad un ingresso normale (come se fosse un sensore) – anche se perde la funzione 24h (perché quando disinserisce l’impianto, gli allarmi manomissione vengono ignorati), almeno avrá due segnalazioni distinte in centrale (allarme e manomissione) a seconda del numero della linea in ingresso che viene memorizzato.