giovedì 31 maggio 2012

Sistemi di difesa attiva nebbiogeni e gas irritante

Buongiorno,
ho iniziato a leggere il blog con molto interesse dovendo proteggere la casa che sto per acquistare che è MOLTO esposta dal punto di vista della sicurezza.
Tra le tante opzioni già note mi sono domandato se esistessero dei sistemi di difesa ATTIVA che agissero fisicamente contro il ladro, e ne ho trovati due:
GAS OC – http://www.defencesystem.it/defens/SIDAG%20-Informazioni%20generali%20.pdf
Nebbiogeni – http://www.protectglobal.it/home-page/i-nostri-clienti/privati/
Cosa ne pensi di questi sistemi (in genere, non sulle marche specifiche)?
Visto che non ne parli in nessun post, penso che potrebbe essere un interessante argomento di discussione.

Un saluto,
Stefano

Buongiorno Stefano

Ti ringrazio per il tuo post che ci permette di parlare di questi due sistemi ‘attivi’ per la protezione dei locali.

In generale, sia il gas irritante che i nebbiogeni (il principio in fondo è lo stesso) sono dei validi complementi ad un sistema antintrusione, soprattutto in quelle situazioni dove la sola rilevazione dell’allarme – causa l’isolamento dell’abitazione o la mancanza di un servizio di vigilanza o di intervento immediato delle Forze Ordine, potrebbe non essere sufficiente.

Più volte abbiamo ricordato come lo scopo del sistema di allarme è di segnalare l’intrusione: a mezzo sonoro con una sirena o telefonico con un combinatore; ma se a seguito di questa segnalazione non succede niente, averlo non è molto utile. La vicinanza di altre case o la presenza di altre persone nel condominio in genere induce il ladro alla fuga, ma se l’intrusione è rapida e il malvivente pensa di avere comunque abbastanza tempo per arraffare qualcosa, l’uso di un deterrente tipo nebbiogeno o gas irritante costituisce un ottimo aiuto ad evitare che il danno vada oltre lo scasso.

Le controindicazioni, a parte il costo e qualche problematica installativa soprattutto su case a più piani, sono legate esclusivamente alla possibilità (non così remota) di un falso allarme. Giusto per farti capire che il problema non è di natura tecnica, mia moglie entra in casa senza disinserire l’antifurto regolarmente almeno una volta al mese (così lo testiamo, almeno siamo sicuri che funziona bene - dice lei). In genere, prima che recuperi le borse della spesa che sono cadute, riporti l’ordine tra i bambini fuori dalla porta, risponda al cellulare che suona (è il combinatore!) faccia smettere il cane di abbaiare, tranquillizzi il portiere o il vicino che nel frattempo sono usciti a vedere e disinserisca l’allarme passano almeno due minuti. Se io avessi una cosa del genere a casa, mi costerebbe meno farmi svaligiare una volta l’anno che farlo ricaricare, per non parlare del dopo-nebbia o del dopo-gas.

Detto questo, resta comunque valido il principio di cui sopra: non a caso questi sistemi sono molto utilizzati nei negozi e nelle attività commerciali dove, una volta entrati, anche se scatta l’allarme bastano pochi secondi per portare via molta merce preziosa e di valore.

lunedì 28 maggio 2012

Come potrei difendermi dalle intrusioni in giardino?

salve mauro, possiedo una villetta indipendente con giardino che si affaccia su due lati. La casa non è molto grande (90m) è suddivisa in due livelli con tre finestre, un balcone e portone ingresso (piano terra), mentre piano superiore due balconi e due finestre che affacciano sul giardino. In casa ho predisposto i sensori di allarme infrarossi in punti strateggici (corridoi) e i sensori anti intrusione sulle finestre e sui balconi, con l’dea di installare anche un avviatore telefonico all’allarme. Adesso mi chiedo, come sicurezza in casa può bastare? ed infine vorrei chiederti la cosa più importante, nel giardino come potrei difendermi dalle intrusioni? e quindi istallare delle telecamere? oppure delle barriere?. Su quest’ultime resto dubbioso per il passaggio di animali che fanno attivare l’allarme, e quindi crear mi solo disagi.
ti ringrazio anticipatamente un saluto Luigi

Buongiorno Luigi

in linea di massima mi sembra che la protezione della casa sia adeguata: perimetrale su tutti gli ingressi e volumetrici a trappola all’interno. Un combinatore telefonico (e magari una sirena esterna e una interna per il pre-allarme) potrebbero completare anche a livello di segnalazione un eventuale allarme.

Se pensi che le barriere possano creare dei problemi per via degli animali potresti provare dei sensori con tecnologia PET-detection che non scattano al passaggio di animali di piccola taglia, oppure farti consigliare dall’installatore su qualche soluzione alternativa adatta alla configurazione del tuo perimetro (ma è necessario un sopralluogo). La stessa osservazione vale per le telecamere allarmate con motion-detection.

In genere se vuoi proteggere il perimetro a filo muro, le barriere o i sensori a tenda vanno bene (doppia, tripla tecnologia) – ma se la protezione è in campo aperto (il giardino) e c’è passaggio di animali oppure l’ambiente è particolarmente perturbato (alberi, grossi cespugli, vento, etc.) allora è meglio verificare bene sul campo quale tecnologia utilizzare o i falsi allarmi saranno inevitabili.

Ad ogni modo, ti consiglio di collegare il pre-allarme perimetrale alle luci esterne in modo che, in caso di allarme notturno, ti sia possibile vedere dall’interno che cosa succede anche se è buio. La luce, poi, è sempre un ottimo deterrente perché fa svanire l’effetto sorpresa e ti consente di avvisare le Forze dell’Ordine se vedi qualcosa di sospetto.

sabato 26 maggio 2012

Contatto per porta basculante

Ciao Mauro,
sono un tuo affezionato lettore e sono qui a scriverti sul contatto NC per porta basculante.
Trattasi di un semplice contatto filare con magnete collegato alla centrale. La mia paura è che, essendo in garage e da esso c’è il collegamento nell’appartamento, i ladri possono accederci schiumando o facendo strani tentativi x eludere il contatto.

Le mie paure possono essere fondate? posso escogitare qualcosa x prevenire ciò?

Chiaramente per accedere all’appartamento ho installato un sensore perimetrale dietro la porta di collegamento, ma intanto in garage…?

Grazie
Ciao
Fabio

Buongiorno Fabio

capisco la tua preoccupazione: in effetti il solo contatto sulla basculante, pur essendo un modo semplice ed affidabile per la protezione del garage, potrebbe essere insufficiente se questo permette di accedere anche all’appartamento.

Considerando anche che la porta di collegamento dei locali è protetta, direi che una soluzione potrebbe essere l’aggiunta di un volumetrico all’interno del garage: essendo un locale piccolo e con un accesso ampio, in genere la combinazione di volumetrico + contatto sulla basculante è abbastanza difficile da superare. Inoltre il garage è chiuso quindi non dovresti avere problemi anche con un sensore molto sensibile, fattore che rende ancora più sicuro questo tipo di protezione.

Alternativamente, puoi installare altri contatti in serie (sempre sulla basculante) ‘a trappola’, giocando sul fatto che si auto-proteggono a vicenda.

Grazie.

giovedì 24 maggio 2012

Telecamere da esterno con rilevazione del movimento

Caro Mauro,
ti scrivo in quanto ho la necessità di installare un antifurto perimetrale nel giardino a difesa della mia casa. Mi sono documentata per quanto riguarda sia i sensori ad infrarosso passivi sia per quanto riguarda le barriere. Mi chiedo installare un sistema di videocamere con sistema cape-motion potrebbe essere una valida soluzione?
Un grazie in anticipo
Francesca

Buongiorno Francesca

le telecamere da esterno con rilevazione del movimento (motion detection) sono in effetti una valida alternativa alle barriere ed ai sensori. Dipende molto, però, dal tipo di installazione perché, come tutti i sistemi, presentano vantaggi e svantaggi soprattutto legati al rapporto qualità/prezzo. Una barrierina a stilo ad infrarosso attivo od un sensore da esterno hanno un costo contenuto e possono essere l’ideale per balconi e terrazzi, ma non per un giardino; una barriera può andare bene per un portico o per una protezione industriale, e costare meno della somma dei singoli sensori, ma va meno bene per ambienti perturbati (piante, vento, etc.) o con passaggio di animali; e così via…

Le telecamere in genere sono adatte per ampi spazi (piazzali, cortili) dove la presenza di un intruso o di un mezzo sono facili da rilevare – tieni conto che in base all’illuminazione dell’area avrai bisogno di telecamere più o meno sensibili (e quindi più o meno costose) e con ottiche diverse a seconda del campo da coprire. In linea di massima in esterno sono sistemi che vengono adottati per protezioni di ambienti a medio-alto rischio, trattandosi di prodotti diciamo non di basso costo, che necessitano comunque di un’installazione particolare. Al netto di questo, le prestazioni sono ottime ed il livello di protezione raggiunto con le nuove tecnologie sono sicuramente elevate.

Resta comunque sempre valida l’osservazione che facciamo sulle protezioni perimetrali: per quanto valido ed affidabile sia il vostro sistema, non affidate la sicurezza della vostra casa al solo perimetrale. Tutti i sistemi all’esterno sono più vulnerabili e meno auto-protetti dei sistemi all’interno ed avere una sola linea di difesa, per quanto valida, non vi garantisce un buon livello di sicurezza.

Grazie.

venerdì 18 maggio 2012

Falsi allarmi sensori tripla tecnologia

Buongiorno, preciso che non sono un installatore professionista ma in possesso di una certa esperienza e ho installato diversi piccoli impianti. Tra questi quello che protegge la mia abitazione, nella quale ci sono tre sensori tripla tecnologia sicurit EXT315AM a tenda, ubicati come segue:
1-tenda a filo muro che protegge porta principale e finestra, con muro di fronte. Nessuna pianta. Sole al mattino.
2-tenda a filo muro che protegge tre finestre, spazio aperto di fronte. Nessuna pianta. Sole di primo pomeriggio.
3-tenda a filo muro che protegge tre finestre, siepe stabile e giardino di terzi di fronte dietro a palizzata. Sole nel tardo pomeriggio.
Per due mesi tutto ok ma nelle giornate dei primi caldi ho cominciato ad avere falsi allarmi sia dal 1 che dal 2-3 (che sono insieme).
Ho pensato che, con l’arrivo del caldo la compensazione del PIR del sensore aumentasse l’assorbimento e, visto che la centrale è vicina al limite di erogazione di corrente, la caduta di tensione facesse cadere i rele ma ho misurato la tensione e non è mai scesa sotto i 12,43 V.
La centrale è da escludere perchè ora ho chiuso le due linee con una resistenza di terminazione per poter usare l’impianto e non ci sono stati eventi nuovi.
I falsi allarmi sono casuali e non legati all’andamento del sole. Un’ulteriore ipotesi è lo scatto dell’antimascheramento, che ho messo in serie con il tamper e il contatto di allarme NC.
Cosa ne pensate?Grazie
- Marco Riccardo
Buongiorno Marco Riccardo
Mmhhh… falsi allarmi da un sensore con doppia microonda e doppio infrarosso passivo, irregolari e non legati all’andamento del sole sono abbastanza rari. Ad una prima analisi non sembra un problemino da poco: inoltre pare che il fenomeno sia legato in qualche modo all’aumento della temperatura anche se, per quanto abbia iniziato a fare caldo, non possiamo certo dire di essere ancora in estate (se la causa fosse quella non oso pensare cosa potrebbe succedere in un assolato pomeriggio di luglio).
Le ipotesi che si potrebbero fare sono molte ma, giusto per essere sicuri, dovrebbe sentire il costruttore se esistono casistiche note legate ad un maggiore assorbimento di corrente a riposo a seguito della funzione di compensazione o qualcosa che potrebbe causare un’apertura del contatto d’allarme. Il fatto che la centrale sia al limite o, come si dice in gergo, impiccata con l’alimentazione, sicuramente non aiuta: potrebbe bastare un piccolo disturbo sulla linea per generare il falso allarme. Così, a pelle, devo dire che però mi suona molto di problema sull’alimentazione.
Io farei comunque due prove: intanto, se possibile, separerei l’anti-masking dalla linea di allarme lasciandolo in serie solo con il tamper, per essere sicuro della natura del falso allarme e della sua effettiva provenienza. Poi, proverei ad aggiungere un’alimentazione supplementare (che non fa mai male) — se gli allarmi dovessero continuare a presentarsi almeno avremo ristretto il campo di ricerca alla sola parte della rilevazione.
Ci faccia sapere !
Grazie.

giovedì 17 maggio 2012

Barriere infrarosso e vento

Gent.mo Sig. Mauro, avrei intenzione di proteggere un portico esterno largo circa 5 metri con una coppia di barriere filari a raggi infrarossi codificati. Quali contro ci sono? L’ambiente è particolarmente ventoso, possono essere influenzate dal vento? La ringrazio anticipatamente. Andrea

Buongiorno Andrea

No, in genere il vento non è un problema per le barriere infrarosso, che utilizzano una tecnologia attiva a raggi incrociati allarmabili quando vengono interrotti. Ovviamente, al netto di quelle che possono essere le interferenze ambientali legate al passaggio di grossi oggetti o masse voluminose portati dal vento: mi riferisco ad esempio a corposi mucchi di foglie nella stagione autunnale o fenomeni simili.

In generale, le contro-indicazioni di tutte le tecnologie da esterno sono legate alla perturbabilità dell’ambiente ed al passaggio di animali o alla presenza di insetti; l’infrarosso in esterno è anche sensibile ad un irraggiamento solare diretto (con un angolo di incidenza particolare), ma una buona installazione ed un po’ di attenzione in genere risolvono questi problemi in modo totale. A maggior ragione se le barriere, come nel suo caso, sono sotto un portico e quindi anche abbastanza protette.

Emissioni radio allarmi wireless


Salve,
sto valutando la possibilità di installare un antifurto wi-fi. Per lo stesso motivo per il quale limito al massimo l’uso del modem wi-fi (attivo la funzione solo quando strettamente necessaria9 , mi chiedo e vi chiedo se un impianto totalmente wi-fi sia attivo (quindi con l’invio-ricezione radio attivo) solo quando l’impianto è attivato (durante le assenze, in pratica) o se, invece, anche in uno stato stand-by (impianto alimentato ma antifurto disattivo, ad esempio durante la presenza in casa, le periferiche (installazioni presso porte e finestre) e la centrale dialoghino e, quindi, generino emissioni.
Grazie
- Astolfo

Buongiorno Astolfo

Sì, l’impianto via radio è sempre attivo ma la trasmissione avviene esclusivamente quando la porta o la finestra viene aperta — quindi in pratica, quasi mai (a meno che lei apre e chiuda la finestra con inusuale frequenza).

Recentemente abbiamo discusso dell’argomento con un altro lettore: può trovare le sue domande (simili alle sue) e le mie risposte in questi commenti e nelle pagine a seguire. In sintesi, le emissioni di un impianto antifurto via radio sono deboli e molto brevi nel tempo; considerando la bassa potenza e la distanza dalla sorgente possiamo quindi stare abbastanza tranquilli.

Grazie.

giovedì 10 maggio 2012

A.I.P.S ospite, giovedì 10 maggio, alla trasmissione televisiva GEO&GEO

Giovedì 10 maggio, il programma televisivo Geo&Geo, in onda alle ore 18.00 su Rai Tre, avrà due ospiti d'eccezione: Aldo Coronati, Presidente di A.I.P.S.(Associazione Installatori Professionali di Sicurezza) e Antonio Avolio, Consigliere A.I.P.S. La trasmissione, condotta in diretta da Sveva Sagramola, si incentrerà su un problema che, con l'arrivo dell'estate, si ripropone ogni anno: quello di dover lasciare la propria abitazione incustodita per un arco più o meno lungo di tempo.
 
A.I.P.S ospite, giovedì 10 maggio, alla trasmissione televisiva GEO&GEO

mercoledì 9 maggio 2012

Sostituire la batteria della sirena esterna

Devo sostituire la batteria della sirena esterna dell’impianto antifurto ma dopo aver disattivato il blocco anti sabotaggio appena collego i due poli della nuova batteria inizia a suonare la sirena esterna.
Come posso fare, oppure dopo ‘aver letto’ i parametri di impostazione in un determinato tempo si spegne (premesso che dopo 40-50 secondi suonava ancora)
grazie,
Maurilio

Buongiorno Maurilio,

Dipende dal tipo di sirena, ma sostanzialmente è normale perché se la sua sirena autoalimentata si alimenta dalla batteria, sta semplicemente eseguendo il ciclo di allarme anti-manomissione generato dall’apertura del coperchio.
Se la tensione di blocco è presente, richiudendo il coperchio tutto dovrebbe tornare alla normalità (quindi smettere di suonare) alla fine del ciclo di allarme, la cui durata dipende dall’impostazione in centrale, ma potrebbe essere anche superiore al minuto.

In ogni caso, può ‘forzare‘ il reset dell’allarme inserendo e disinserendo l’impianto – in quel caso il ritorno del segnale del blocco zittisce la sirena e riporta l’impianto in condizioni normali.
Se il reset forzato non dovesse funzionare, verifichi quali tipo di allarme segnala la centrale: se si tratta di manomissione 24H probabilmente il contatto a protezione del coperchio non è chiuso bene.

Ora della tastiera non precisa

Ciao Mauro,
ho da diversi mesi istallato la mia centrale di antifurto(AMC c24GSM) e noto con amarezza che ogni mesetto devo aggiornare l’orario sulla tastiera in quanto porta una 20ina di minuti di ritardo. è una piccola noia, ma, se possibile, vorrei risolverla.
Cosa può essere?
Il mio sospetto è sull’alimentatore, forse da piu(o meno) energia di quanta ne richiede la centrale? Se non sbaglio c’è un trimmer (si chiama cosi?) da regolare sull’alimentatore…sarà quello?
Grazie
Ciao, Fabio.

Buongiorno Fabio

Mmhh… no, non penso sia un problema di alimentazione. Credo si tratti di un ‘difetto’ del microprocessore che – sperando di non annoiarti troppo con la mia teoria, provo ad illustrarti in modo un po’ semplicistico ma spero chiaro.
Alcuni microprocessori non hanno una funzione ‘orologio’ a bordo ma calcolano l’ora facendo una banale moltiplicazione del clock interno che, avendo una frequenza predefinita, è costante. Il clock serve al microprocessore per scandire le operazioni che deve eseguire ed è un valore di tempo molto piccolo (per molto piccolo intendo dai nanosecondi in giù) ma, proprio per questo motivo, non è il modo migliore per calcolare l’ora perché anche un microscopico errore, moltiplicato per le tantissime volte necessarie per calcolare lo scorrere dei secondi, porta alla lunga ad avere uno scarto, come nel tuo caso, di minuti.
Purtroppo alcuni microprocessori, ideali per l’utilizzo nelle centrali, sia per prestazioni che per rapporto qualità/prezzo, non hanno la funzione orologio in quanto progettati per pilotare circuiti elettronici e non per fare gli orologi e quindi può succedere che l’ora (che per necessità deve essere generata) non sia precisa. Mi rendo conto che sembra paradossale che il microprocessore dell’orologio che trovi nelle patatine o nel dixan sia più preciso di quello di una centrale, ma quel micro è dedicato e fa solo quello e quindi lo fa, diciamo, meglio.

Questa secondo me è la spiegazione più probabile, non l’unica possibile, ma quella che credo abbia più ragione di essere la causa del problema. Trattandosi di un difetto congenito, se così fosse, purtroppo non c’è altra soluzione che regolare l’ora ogni mese.

martedì 8 maggio 2012

Il Forum dei Professionisti


Questo blog, Guida ai Sistemi Antifurto, è dedicato ai non-esperti, a chi è alla ricerca di qualche consiglio pratico, utile e di facile interpretazione per acquistare o meglio utilizzare un sistema antifurto per la propria casa e non sa come orientarsi o dove trovare risposte. L’idea di fondo (la “mission”, come la chiamano oggi) è quella di fare un po’ di cultura della sicurezza e di avvicinare l’utente al mondo sconosciuto dell’antintrusione e dei sistemi di allarme in genere.

Vorrei cogliere l’occasione per segnalare ai professionisti del settore un interessante forum dove si ritrova una community di installatori professionisti ed operatori del settore e dove vengono discusse tematiche e problematiche più tecniche. Si chiama Forum-sicurezza.eu ed è un luogo di incontro dove i partecipanti per pura passione – come me, dedicano il loro tempo libero alla risoluzione di alcuni problemi relativi al proprio lavoro.

Per tutti i super-esperti della sicurezza: http://www.forum-sicurezza.eu/

lunedì 7 maggio 2012

Falso allarme sensore doppia tecnologia esterno

salve volevo fare una domanda un anno e mezzo fa ho montato un antifurto con dei sensori a doppia tecnologia esterni e andato bene fino a tre giorni fa, adesso cosa fa sui sensori ci sono le tre luci verde microonda giallo infrarosso deve funzionare cosi quando si passa avanti lampeggia prima il verde poi il giallo e rosso va in allarme, a me invece mentre che sta il giallo infrarosso si mette a lampeggiare velocemente e se inserisco l’antifurto si mette a suonare cioe rileva un allarme volevo sapere come mai grazie mille
– Luciano

Buongiorno Luciano

Le spiegazioni potrebbero essere diverse, ma se dice che fino a pochi giorni fa funzionava – ammesso che la causa dell’allarme sia quel sensore, credo che la spiegazione più logica sia che si è guastato.
Dovrebbe guardare sulle istruzioni del sensore o chiedere all’installatore che cosa significa il lampeggio veloce del led giallo (che dipende da modello a modello, quindi non saprei dirle nel suo caso non conoscendo il suo specifico prodotto).
Tra l’altro è un po’ anomalo che l’allarme suoni quando inserisce: se il sensore è in allarme dovrebbe auto-escluderlo, ma non tutte le centrali hanno questa funzione (o forse non è stata abilitata) però questo mi fa pensare che potrebbe (il condizionale è d’obbligo) essere anche un problema non direttamente del sensore.

sabato 5 maggio 2012

Sensori pressometrici antifurto


Non ho trovato, tra tutti gli interventi letti, nessuna indicazione riguardo i sensori pressometrici.
Sono validi oppure sono solo una trovata commerciale?
- Valerio


Buongiorno Valerio

Degli infrasuoni / sensori di pressione /ultrasuoni ed altre tecnologie obsolete ne abbiamo parlato, credo in risposta a delle domande come la sua — ma in effetti mi rendo conto che in un blog (dove non è possibile ‘taggare‘ i commenti) diventa difficile ricercare e soprattutto trovare tutti gli argomenti.

Le rispondo comunque volentieri sull’argomento perché spesso si parla di sensori che dovrebbero essere trasduttori di pressione, ma che in realtà alla fine sono solo dei microfoni selettivi che sentono le onde di pressione. Questi sensori – ampiamente utilizzati e testati in passato (un passato abbastanza remoto della sicurezza antifurto domestica!) – sono stati altrettanto ampiamente rimpiazzati da tecnologie come l’infrarosso passivo e la microonda, anche abbinate, proprio per la loro scarsa affidabilità.

Ipersensibili allo spiffero più leggero od alla vibrazione causata dallo spostamento d’aria, a causa della loro facile perturbabilità, generano spesso falsi allarmi o – se la pressione dell’ambiente non è costante (ad es. per una finestra o porta aperta) non rilevano proprio e questo non ne giustifica un utilizzo negli impianti di sicurezza soprattutto quando l’alternativa è quella economica ed affidabile dell’infrarosso passivo e della microonda.

Non credo comunque che si possano definire una ‘trovata commerciale’: i sensori di pressione funzionano, e anche bene. Ma sono adatti per ambienti particolari come il caveaux di una banca, sigillato da una porta blindata e senza finestre o altre aperture, non per un appartamento con porte, finestre, spifferi d’aria, etc.

Spegnere sensori antifurto

Ho letto che i sensori per protezione interna possono essere disinseriti. Nel mio sistema di allarme i sensori possono essere scollegati dalla centrale in modo che la centrale ignori i segnali da essi inviati ma anche così i sensori continuano a funzionare (lucina rossa in caso di corpi in movimento in casa). Come fare a spegnerli completamente? - Cinzia
Buongiorno Cinzia
I sensori per la protezione interna, tipicamente sensori volumetrici, non sono mai spenti completamente ma vengono ‘disinseriti’ nel senso che la centrale non genera l’allarme – per esempio nel caso di impianto parzializzato in modalità giorno / notte, per permetterle di muoversi liberamente all’interno mantenendo però attiva la protezione del perimetro (ad es. i contatti sulle finestre e sulle porte).
A quali tipi di sensore si riferisce lei? E, soprattutto, perché li vuole spegnere? Se parliamo di infrarossi passivi (PIR) e la sua preoccupazione sono le emissioni non ci sono problemi: il sensore PIR non emette nulla; se il problema è la trasmissione radio può leggere i commenti di questo post a pag. 39 c’è una interessante discussione con un altro lettore proprio sull’argomento; se invece il problema è il led rosso acceso, quello in genere si può spegnere, ma dipende dal modello di sensore e deve consultare il manuale istruzioni o chiamare l’installatore.
Il motivo per cui i sensori non si possono spegnere completamente è legato alla necessità di rilevare un tentativo di sabotaggio anche ad impianto disinserito ed è obbligatorio ai sensi della normativa sugli impianti di allarme.
Spero di avere risposto, ma se non sono stato chiaro sarò ben felice di approfondire ulteriormente l’argomento.