lunedì 31 dicembre 2012

Consiglio antifurto per villetta a 3 piani

Ciao,
ho acquistato una villetta a schiera (non angolare) sviluppata su tre livelli e vorrei un consiglio su quale possa essere un sistema d’allarme utile alle esigenze che sto per esporti.
Ho chiesto un preventivo a tre tecnici installatori,ma ognuno ha portato acqua al suo mulino e non ho un metro univoco di giudizio.
In pratica mi servono 9 sensori da mettere su ogni porta d’accesso alla casa che siano recettivi al cambiamento d’impedenza,che abbiano dei tamper contro l’apertura,che siano ricettivi alle vibrazioni.
Poi mi servono 4 o 5 (decideremo a seconda di quali mi consiglierai) rilevatori esterni per impedire che i ladri arrivino a fare danni o che comunque entrino in casa in mia presenza.
La centralina deve essere predisposta per almeno 32 ingressi (in futuro vorrò aggiungere il sensore anti allagamento ed antifumo) e deve essere interrogabile e programmabile via telefonino (android),deve avere anche un commutatore GSM e deve prevedere un dispositivo anti JAMMER.Ovviamente preferirei avere anche la possibilità dell’antirapina.
Il tutto backuppato con batterie che mantengano l’autonomia per almeno 4 giorni.
Per realizzare il tutto devo sostituire i cavi a due fili che il costruttore mi ha installato che, ahimè, passano attraverso delle porte schiumate.Per fare ciò ho studiato la possibilità attraverso delle brevi canaline d’inserirmi nei corrugati già esistenti.
Vorrei integrare il tutto con delle telecamere interne,magari con un DVR predisposto per 8 ingressi al quale collegare inizialmente solo 4 telecamere che mi permettono di controllare tutti e 3 i piani.
Sarebbe gradito un commento sul materiale da utilizzare e (se possibile) un link per reperirli.
Ti ringrazio per l’attenzione.
Ciao
- Salvatore

Buongiorno Salvatore
Per alcune richieste mi sembra che non ci siano grossi problemi: i contatti di apertura e vibrazione sono abbastanza comuni e facili da reperire e sono generalmente dotati di tamper anti-manomissione contro l’apertura dell’involucro e la rimozione: unica nota è che dovrai collegare 4 fili (i due del circuito di allarme + i due del tamper).
Per la parte di rilevazione esterna, ti consiglio di valutare tra le barriere, le barrierine a stilo e i sensori da esterno a tenda quale si adatti meglio alle tue necessità: tutti questi tipi hanno pregi e difetti, gran parte della scelta è fatta soprattutto valutando la posizione di installazione, la copertura richiesta e la configurazione di porte e finestre. Le barriere vanno meglio per la protezione di lati senza ostacoli o di terrazzi e sono più semplici da installare (ma tx e rx devono essere in portata ottica); le barrierine proteggono meglio la singola finestra o porta finestra e sono esteticamente meno visibili (ma ne devi installare una per punto); i sensori sono più flessibili in quanto possono puntare ad aree specifiche (ma ne servono di più per coprire una facciata, ad esempio, rispetto ad una barriera). Tutti comunque ti garantiscono protezione notturna, parzializzando l’impianto quando sei in casa.
Per la centrale, 32 zone con GSM non è un problema – ma non mi è chiaro se la necessità del dispositivo anti-jamming è perchè hai già deciso che sarà via radio (più avanti nel post parli di collegamento filare) o se ti riferisci al GSM. L’anti-rapina invece è un semplice ingresso configurato come tale, quindi lo puoi fare con qualunque centrale collegandola ad un pulsante, radio-comando o quant’altro.
Sulla possibilità di interrogare la centrale via smartphone android dipende dalla disponibilità della app (e questo te lo può dire solo l’installatore/costruttore), mentre sulla programmazione ho dei dubbi che esistano centrali programmabili da smartphone. Se ci sono, almeno, io non ne conosco (e se me ne volete segnalare qualcuna sarò felice di saperlo). Le centrali in genere scaricano la configurazione via seriale da PC o tastiera: per motivi di sicurezza, i costruttori sono abbastanza allergici al trasferimento di questi dati attraverso un collegamento non fisico e non locale perché significherebbe mettere potenzialmente a rischio l’impianto – immagina se qualcuno riuscisse ad accedere e cambiare i codici chiave, ad esempio, o anche solo disabilitare dei sensori. Ci sono situazioni di controllo remoto – tipo gli impianti controllati dagli Istituti di Vigilanza, ma le operazioni sono ridotte all’essenziale e necessitano di convalida dell’utente.
Per l’alimentazione secondaria per 4 giorni basta fare una moltiplicazione del consumo dell’impianto per 96 e mettere un gruppo di alimentazione (alimentatore + batterie) dimensionato per tale consumo. Anche qui, non penso che nessuna centrale offra di serie un’alimentazione tale da fornire corrente sufficiente per 96 ore a tutte le periferiche, ma il problema è presto risolto con un gruppo esterno.
Per quanto riguarda il TVCC, credo che l’unica integrazione possibile (e logica) sia l’utilizzo di telecamere allarmate che riportino la segnalazione in centrale antifurto. Per fare ciò servono delle telecamere con motion-detection, che potrai poi quindi utilizzare come ulteriori sensori (magari collegate solo in pre-allarme o parzializzate) in modo da poterle sfruttare anche quando sei in casa. Se sfrutti il DVR per registrare in caso di allarme quando non ci sei, puoi anche collegare il televisore come monitor in modo da vedere cosa succede quando hai un allarme e sei presente. Consiglio di usare modelli night+day per non avere problemi di mancanza di luce e rendere quindi il tutto inutile.
Per quanto riguarda il materiale, visto che hai già chiesto tre preventivi, quali sono le cose che non ti convincono?

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