sabato 27 ottobre 2012

Centrale monozona per garage

ciao,
vorrei un consiglio per allarmare casa e garage. In casa monto una centrale con collegamento GSM, 1 zona per tutta la casa mi è sufficiente, sirena esterna. vorrei però allarmare anche il garage e la copertura wireless della centrale non lo raggiunge. E’ possibile remotizzare la zona via filo ? Ovvero mi servirebbe che il garage agisse come zona indipendente con 1 sensore apertura porta, 1 sirena, e un dispositivo (tastiera o chiave elettronica) per l’abilitazione/disabilitazione, il tutto però collegato alla centralina. Spero di essermi spiegato, come posso fare ?
Grazie, Valerio.

Buongiorno Valerio

La sua centrale wireless ha un ingresso ausiliario via cavo?

Se sì, non ci sono problemi – a parte la stesura del cavo. Basta installare una centrale compatta monozona in garage e collegare l’uscita d’allarme all’ingresso della centrale wireless che ha in casa in modo che la centrale del garage nel suo insieme agisca come un sensore remoto. Il costo delle centrali compatte monozona è molto contenuto e vanno benissimo per la sua installazione di un contatto sulla porta garage. In genere si trovano con alimentatore, sirena e chiave elettronica o meccanica di serie.

Il garage avrà quindi una sua alimentazione e attivazione indipendente, la sua sirena a bordo per segnalazione locale dell’allarme e trasmetterà alla centrale wireless l’allarme in caso di intrusione. Ovviamente, la centrale di casa non sarà mai completamente disattivata: quando è in casa sarà attiva la sola zona garage, quando è fuori, saranno attive le due zone (garage+casa).

L’unica accortezza sarà in fase di installazione verificare che il segnale di allarme della centrale garage sia uguale a quello di ingresso filare della centrale casa (alla peggio, lo converte con un relè).



L’installatore del mio allarme è sparito.

L’installatore del mio allarme filare in casa è sparito. Mi spiego meglio : sono molto preoccupata poichè egli ha tutti i dati sensibili (codice ecc) del mio allarme ed ora che ho questo problema e cerco di rintracciarlo non ho più se notizie. Si nega al telefono, messaggi, mail e quant’altro.
Quali sono le responsabilità del tecnico in questo caso? Mi trovo costretta a fare una denuncia? a chi?

Grazie mille per le risposte che mi saprai dare
e grazie per il servizio che offri.
- Elisa

Ciao Elisa
Se non succede niente, non ci sono responsabilità oggettive da parte dell’installatore. Potrebbe semplicemente aver cessato l’attività e distrutto tutti i documenti (codici compresi) e quindi il problema non si pone.
Inoltre in genere l’installatore non dovrebbe avere i codici di inserimento / disinserimento dell’impianto, ma solo un suo codice manutenzione (diverso dal tuo) che serve per le operazioni tecniche e che viene registrato in centrale in modo diverso dalla normale accensione / spegnimento dell’allarme.
Quindi, in pratica, non devi fare nulla.
Nel caso in cui tu subisca un furto e l’impianto risulti disattivato, allora puoi procedere con la denuncia, indicando il fatto alle Forze dell’Ordine (che verificheranno, o faranno verificare dall’Assicurazione se sei assicurata) con quale codice è stato spento l’antifurto.
Per la manutenzione, contatta la casa costruttrice dell’impianto e chiedi che ti indichino uno o più nominativi di installatori autorizzati in zona.

mercoledì 24 ottobre 2012

Sensori infrarosso PET e animali domestici

Salve,
mi hanno da poco installato un sistema di allarme da casa, e nel sottotetto mi hanno installato un volumetrico PET , perchè ho un gatto e un cane di circa 35Kg che vivono anche in casa.
Il problema è che questo volumetrico rileva solo da un’altezza circa di 1,5mt.
L’installatore mi ha detto che questi tipi, lavorano a questa altezza per non rilevare animali domestici.
La domanda che volevo porre e’: esistono dei volumetrici PET che, in presenza di cane poco piu’ basso di 40cm, riescono comunque a distinguere l’animale dall’uomo ?

Grazie
Franco

Buongiorno Franco

Il principio dei sensori PET è la discriminazione del volume oltre al quale devono segnalare l’allarme.

Dipende poi dalla scelta del costruttore come seguire questa logica: alcuni riducono la sensibilità dei fasci inferiori, altri utilizzano un’analisi a microprocessore o a doppia tecnologia per elaborare le informazioni in modo da selezionare il volume che attraversa i fasci. Chiaramente, quelli che eseguono un’analisi del volume sono più complessi ed affidabili, ma soprattutto possono essere regolati in funzione del test che si effettua in presenza del suo cane (immaginando che in futuro non cresca troppo di altezza o di peso…)

La scelta dell’altezza minima a cui fare operare il sensore può comunque essere leggermente variata, se pensa che questo possa non porre problemi di falsi allarmi, inclinando leggermente il sensore o variandone l’altezza: nel caso dei sensori PET si tratta soprattutto di verificare bene con l’installatore la posizione corretta in modo da non compromettere la sicurezza – sia che si utilizzino sensori di un tipo piuttosto che dell’altro.

giovedì 18 ottobre 2012

Preventivo via cavo più caro del senza fili

Buon giorno Sig. Gabbiati, ho fatto fare due preventivi dallo stesso operatore per un sistema di allarme su abitazione con predisposizione, uno wireless e l’altro con fili. A mia sorpresa, avendo letto suoi precedenti post in merito, il preventivo filare è venuto un po più alto del wireless ed alla mia richiesta di motivazione mi è stato risposto che seppur il materiale del cablato costi di meno (contatti magnetici, sensori volumetrici, sirena esterna) realizzare l’impianto filare richiede molto più tempo dovendo passare tutti i cavi nei corrugati con relativi collegamenti centrale periferiche, quindi nella realizzazione di un impianto di allarme (come anche in altri lavori di meccanica, impiantistica in generale ecc.) ciò che incide nel costo finale è rappresentato non dal materiale ma bensì dall’opera dell’installatore. E’ giusta questa risposta secondo lei oppure no? La ringrazio anticipatamente. Andrea

Buongiorno Andrea

Sì, è possibile che in un impianto particolarmente complesso o anche solo lungo da cablare il vantaggio del costo inferiore del materiale venga compensato (a sfavore!) da quello dell’installazione.

Un esempio tipico è quello di un impianto con parecchie finestre: il costo del contatto magnetico via cavo rispetto a quello via radio è percentualmente notevole, ma in pratica stiamo parlando di 20-30 euro. Se il numero dei contatti è basso, considerando anche tutti gli altri componenti, il montaggio non influisce più di tanto ma se abbiamo una centrale con 12 contatti allora le ore necessarie per il cablaggio diventano più ‘pesanti‘ nel conto totale.

giovedì 11 ottobre 2012

Sistema perimetrale per balconi

salve,
vorrei per un sistema perimetrale per i tre balconi, possibilmente, sensori da applicare ai balconi che sovrastano i miei.
mi servono principalmente per dormire tranquillo, quindi li terrei accesi di notte, ho un gatto che spesso si serve dei balconi.
l’impianto sarebbe senza fili. gradirei indicazioni circa il tipo di sensore verso cui orientarmi.
grazie per tutti i preziosi consigli.

Roberto

Buongiorno Roberto

Ci sono diverse soluzioni disponibili senza fili, dipende un po’ da quali sono le esigenze installative.

Per una copertura più capillare del volume del balcone può orientarsi sulle barriere infrarosso o sui sensori da esterno. Le barriere le forniscono una protezione più lineare e, a condizione che possano essere installate senza interferire con il passaggio degli animali, coprono bene l’attraversamento. I sensori invece generano una serie di fasci, quindi sempre una copertura volumetrica, ed esistono in modalità PET (adatti per la presenza di animali di piccola taglia), con la possibilità di avere una lente a tenda adatta per una protezione della superficie radente il muro.

Volendo, potrebbe anche considerare le barrierine ad infrarosso attivo – anche questa soluzione offre una protezione più lineare che volumetrica, ma bisogna vedere se è possibile installarle (sono più adatte alla protezione del singolo ingresso tipo finestra / porta-finestra).


Sensori da esterno, sole e animali

Buonasera,
trattasi di meta bifamiliare divisa in due abitazioni confinanti (una mia altra mia madre) su tre livelli interrato, piano terra, primo piano giardino su tre lati. Ho tre preventivi brevemente riassunti che prevedono unica centrale- 2 tastiere, rilevatori volumetrici interno e a protezione bocche di lupo, rilevaotori a tenda da esterno curtain, contatti magnetici per porte garage, contatto magnetico a giorno per persiane finestre al primo piano olrre sirene combinarore telefonico e inseritore universale per mia madre. i rilevatori tenda da esterno a doppia tecnologia (una finestra senza persiana e quello nei due portoncini possono dare falsi allarmi se colpiti dal sole, possono essere tarati per animali cani gatti? che tipo di allarme consiglia ?grazie
- Rodolfo

Buongiorno Rodolfo

I sensori da esterno doppia tecnologia in genere non patiscono il sole, a meno che ci sia proprio una diretta e forte incidenza dei raggi solari (situazione anomala se pensiamo che il sole d’estate è alto ed il sensore è orientato verso il basso, mentre d’inverno l’irraggiamento diretto non è abbastanza forte per creare problemi).

In caso di presenza di animali di piccola taglia ci sono sensori appositi denominati PET che sono in grado di escludere dagli allarmi i piccoli volumi, quelli appunto degli animali domestici, grazie ad una analisi a microprocessore del segnale. Soprattutto nei sensori a tenda, l’analisi è abbastanza precisa in quanto si concentra sui fasci inferiori dove è possibile avere il passaggio di cani o gatti.


domenica 7 ottobre 2012

Telecamere e trasmissione via internet cellulare

Gentile Mauro,
vorrei ancora un suo consiglio.
La mia casa di vacanza è molto isolata e vorrei mettere 1 telecamera di sorveglianza con queste caratteristiche:
1)Possibilità di eventuale espansione, qualora mi accorga che ne serva mettere un’altra
2)Visibilità notturna
3)Angolo di rotazione della telecamera: 180 gradi
4)Possibilità di connessione internet tramite gsm, poiché non ho la connessione internet e vorrei poter vedere la casa quando non ci sono.
Cosa ne pensa? Può darmi qualche suggerimento? Esiste qualcosa di simile sul mercato?
Grazie di nuovo
Annamaria

Buongiorno Annamaria
Ci sono diversi sistemi che fanno il caso suo, di piccolo taglio (4 telecamere, ad esempio). Può installare un sistema e collegare inizialmente una sola telecamera e poi aggiungere le altre in futuro;
Nessun problema: basta utilizzare telecamere con visione notturna (chiamate day/night) che variano la sensibilità in base alla luce ambientale presente – sono molto comuni e presenti sul mercato in tutti i tipi e costi possibili immaginabili; alternativamente può sempre mettere un illuminatore infrarosso esterno.
Le telecamere motorizzate esistono in versioni che ruotano fino a 360 gradi;
Basta utilizzare un comune sistema video con trasmissione via TCP/IP e collegarlo con il cavo lan ad un comune router 3G che fornisca connettività internet – con chiavetta o modem 3G (da cui potrà prendere la connessione anche per il suo normale utilizzo domestico).

In buona sostanza, si tratta di un sistema comune che non dovrebbe avere particolare difficoltà a reperire presso un normale installatore di TVCC.

Anti-jamming o rolling code?

buongiorno Mauro

puo’ aiutarmi a capire quale fra questi due sistemi è migliore 1) modulo anti-jamming, 2) sistema a rolling code

grazie ,se mi da una risposta mi puo spiegare anche come funzionano
- Pasquale
Buongiorno Pasquale
L’anti-jamming è un dispositivo della centrale che rileva la saturazione della frequenza: in pratica, se con un trasmettitore esterno si cerca di impedire la trasmissione dei sensori alla centrale oscurando il campo radio con una forte portante, scatta un allarme manomissione in quanto viene rilevato un tentativo di sabotaggio.

Il rolling-code è una modalità di trasmissione tipica dei radio-comandi che, invece di inviare lo stesso codice ogni volta, sono sincronizzati a mezzo di un algoritmo con la centrale, in modo da inviare codici sempre diversi ma sempre validi. In questo modo, anche se intercetto un codice trasmesso via radio per una attivazione o disattivazione dell’impianto non lo posso usare perché la volta successiva il codice valido sarà un altro.

Sono due prestazioni diverse e non è che una sia migliore dell’altra: per un buon sistema via radio sarebbe necessario averle entrambe.

Codifica o doppia frequenza?

Salve,
vorrei chiederle se conosce questo prodotto: ***
Stiamo scegliendo quale antifurto installare.
Questo che le ho mostrato è quello al momento più economico e che ha i contatti alle porte finestre con 3 funzioni (finestra, persiana e anti-shock), l’unica cosa è che la centrale lavora in monofrequenza, a quanto mi sembra di capire, ma con una codifica a 48 bit. Ne ha mai sentito parlare? Come si potrebbe comparare questa codifica a 48 bit e un sistema a doppia frequenza in termini di sicurezza?

Grazie Mille.
Saluti
Alberto

Buongiorno Alberto

senza entrare nel merito del prodotto specifico (come avrà letto non esprimo giudizi sulle singole marche), la codifica e la mono/doppia frequenza sono due aspetti abbastanza diversi di un sistema via radio.

La codifica è come un codice segreto: più è lunga, maggiori sono le informazioni trasmesse, maggiore è la difficoltà di duplicazione (volontaria o involontaria), quindi maggiore è la sicurezza. Questo si applica in pratica alla trasmissione dei codici da parte di sensori e di periferiche e comporta una più elevata garanzia che non ci siano sovrapposizioni indesiderate di messaggi.

La doppia frequenza invece è garanzia che i vettori di trasmissione non possano essere oscurati (anche qui volontariamente o involontariamente) con una portante radio che rende sorda la centrale. I sensori trasmettono su due frequenze diverse e, nel caso una non sia disponibile, viene utilizzata l’altra.

Se dovessimo fare una comparazione a grandi linee delle due prestazioni, entrambe valide in termini di maggiore sicurezza, la prima mi garantisce che la trasmissione sia più ‘pulita’ ed univoca, la seconda che sia più affidabile e meno attaccabile da agenti esterni.

Dal punto di vista strettamente pratico, dovessi scegliere tra una e l’altra, sceglierei comunque la doppia frequenza perché l’oscuramento della frequenza rappresenta un fenomeno più rischioso per gli impianti via radio.

Piccolo impianto di allarme senza filo

Salve Mauro,
dovrei realizzare un piccolo impianto di allarme nel mio appartamento.
Prima di chiamare un installatore volevo documentarmi sulle varie soluzioni.
Googlelando su Internet ho visto diverse soluzione (proposte come professionali) con dei kit con sensori senza filo e con telecomando per l’inserimento/disinserimento.
A tal proposito vorrei porle un quesito.
Ma se perdo le chiavi complete di telecomando non fornisco una soluzione ‘chiavi in mano’ per l’accesso a casa?
Questi sensori senza filo necessitano di una batteria? e sono soggetti a manutenzione?

Grazie anticipatamente
Giuseppe

Buongiorno Giuseppe

Sì, senza dubbio, se perde le chiavi di casa (con chiave antifurto o radiocomando) è evidente che chi le trova, se sa dove abita, può entrare liberamente.

Se pensa di avere questo problema può seguire due strade: la prima è usare una chiave elettronica, se ha piacere di mantenere la praticità d’uso della chiave, e cambiare il codice ri-programmando le altre chiavi: un’operazione non da tutti i giorni ma mi auguro (per lei) che non perda le chiavi regolarmente. Comunque non è un costo aggiuntivo e le fornisce un minimo di garanzia se non altro fino a che cambia anche la serratura (quella, purtroppo, la deve cambiare). La seconda è usare una tastiera come dispositivo di attivazione, nel qual caso il problema non si pone perché il codice non viaggia con il mazzo di chiavi.

I sensori senza filo necessitano di batteria, normalmente al litio, della durata variabile dai due ai quattro anni. In genere un sensore non ha bisogno di manutenzione ordinaria, al netto come dicevamo della sostituzione della batteria, e, nel caso in cui si guasti, viene sostituito. E’ buona regola fare comunque una volta all’anno un controllo della batteria in centrale e nella sirena e verificare che sia tutto in ordine.

lunedì 1 ottobre 2012

Installazioni fisse e mobili

Volevo dei chiarimenti riguardo al DM 37/2008
Il campo di applicazione del DM è “(…) impianti di sicurezza, ad installazione FISSA alimentati a tensione inferiore a 50 V in corrente alternata e 120 V in corrente continua (…) ”
Quindi per un sistema totalmente senza fili non c’è collegamento alla rete tranne la spina di alimentazione (come un DVD recorder)
Lo stesso dicasi per un impianto filare 12Vcc o Bus485 +/- 5vcc.
e quindi, secondo la mia interpretazione, non siamo nell’oggetto del DM.Come ci si deve regolare per l’scrizione alla CCIA per installazione e/o progettazione ?
( in particolare a quella di Roma )

cordiali saluti
maurizio

Buongiorno Maurizio

come sempre, la materia normativa è complessa e purtroppo interpretabile – dico purtroppo perché a mio modesto parere la norma (e la Legge) dovrebbero essere chiare, univoche e quindi non necessitare di interpretazioni… ma non è così, lo sappiamo.

Il vocabolo della discordia è proprio il ‘FISSA’. Sarebbe da capire cosa intende il normatore per installazione fissa [esiste un'installazione "mobile"?] , in quanto un impianto totalmente senza fili (o con collegamento con spina presso-fusa) rientra nei canoni di una installazione non fissa.
Ammesso e non concesso quanto sopra, il totalmente senza fili non richiede certificazione installativa in quanto non ricade nello scopo del DM.

Per il resto, tutto ricade nello scopo del DM, quindi in base all’art. 4 dovrà dimostrare di avere uno dei requisiti necessari ed otterrà l’iscrizione in Camera di Commercio (con relativa lettera etc.)

Sensori a tenda doppia tecnologia

Grazie per il suo blog sempre interessante.

Ho una casa molto squadrata e con molte finestre. Su tutto il perimetro della casa ho una gronda sporgente circa 60cm .
Per me sarebbe ideale montare dei sensori sotto la gronda visto che potrei coprire su tutto il perimetro della casa sfruttando il tetto ventilato per la canalizzazione.

Sono alla ricerca di sensori a tenda da poter mettere sotto la gronda. Tuttavia sono preoccupato per l’altezza di 7,50mt della gronda. Che sensori mi consiglia?

La ringrazio in anticipo per l’aiuto.
MAurizio

Buongiorno Maurizio

Direi sensori da esterno a tenda, magari doppia tecnologia (visto che sono all’esterno). Se sceglie la versione con la microonda (una delle possibilità), deve solo prestare un minimo di attenzione che non interferiscano tra loro – nel caso abbia questa problematica installativa, per esempio per la distanza ravvicinata di finestre e porte-finestra, scelga piuttosto il doppio infrarosso.

La portata non dovrebbe essere un problema: i sensori da finestra in genere coprono 5 metri, ma quelli da esterno esistono in diversi modelli con portata pari o superiori ai 10 metri – e quindi adatti alla sua situazione.