martedì 31 gennaio 2012

Collegare antifurto a Carabinieri e Polizia

Riprendiamo questo argomento di interesse per i nostri lettori che ci hanno chiesto chiarimenti su come collegare il proprio antifurto alle Forze dell’Ordine.

Innanzitutto ricordiamo che il collegamento del combinatore, con la chiamata telefonica in caso di allarme, è gratuito ma è possibile collegarsi SOLO ai Carabinieri oppure SOLO alla Polizia (non a tutti e due).

Per richiedere il tele-allarme, potete utilizzare i moduli contenuti nei siti ufficiali di Carabinieri e Polizia di Stato.

Per il collegamento al 112 (Carabinieri) bisogna compilare questo modulo.
La notifica va presentata al locale Comando di Stazione, su apposito stampato, indirizzato al Comando di Compagnia/Provinciale competente per territorio, allegando alla stessa il certificato di omologazione (conformità alla R&TTE) ed indicando:
  • nominativo dell’interessato;
  • se l’allarme è installato in abitazione o in esercizio pubblico;
  • esatta ubicazione;
  • numero telefonico;
  • la descrizione del messaggio registrato;
  • nominativo ed indirizzo dell’eventuale possessore delle chiavi.
Per il collegamento alla Polizia bisogna compilare questo modulo e certificare che il combinatore è omologato (Punto A).
Il combinatore deve essere collegato come utenza (quindi come un normale telefono o modem, con il jack RJ o la tri-polare) e al modulo va allegata la dichiarazione di conformità alla R&TTE che troverete nel prodotto o che dovrete richiedere se non presente.
Nota bene: le richieste del punto B del modulo si riferiscono SOLO a collegamenti di apparecchiature non omologate, o con collegamento diretto all’impianto telefonico (quindi dentro la scatola, per capirci) o con più di due linee urbane (improbabile in un combinatore antifurto). Nel caso di collegamento diretto sulla linea è obbligatorio che il medesimo sia fatto da un installatore autorizzato (per Legge!) e quindi è normale ed evidente che la Polizia ne richieda l’attestazione.

giovedì 19 gennaio 2012

Opinione in merito ad impianto d’allarme

Salve sig. Mauro,
seguo da un po’ di tempo il suo sito e lo ritengo uno dei più validi ed affidabili presenti in rete in materia di anti-intrusione.
Apprezzo anche il fatto di non trattare nello specifico le “marche” in quanto potrebbe poi risultare sempre molto soggettivo e/o poco utile il parere/consiglio.
Avrei bisogno di una sua opinione in merito al mio impianto d’allarme che devo installare nel mio appartamento cosi composto:
- sala/cucina con 2 portefinestre + ingresso principale
- bagno con finestra
- 2 camere con in ognuna una portafinestra
- al piano inferiore, che si accede dal salone con una scala, c’è una taverna con una finestra ed una porta che va direttamente in garage(il garage poi hai una porta basculante).
Spero abbia descritto nel modo migliore il mio appartamento a piano terra in un piccolo condominio.
Il mio obbiettivo è istallare un impianto di questo tipo:
- centralina(con gsm integrato)mista
- sirena esterna filare (c’è predisposizione)
- volumetrico in sala/cucina (c’è predisposizione)
- volumetrico nel corridoio (c’è predisposizione)
- tastiera vicino la porta di ingresso (c’è predisposizione)
- centralina radio in posizione possibilmente centrale per collegare sensori perimetrali via radio nei seguenti posti:
1. sulla porta di ingresso(con ritardo per attivazione/disattivazione)
2. sulle 5 porte/finestre che danno sull’esterno al piano terra
3. sulla finestra presente in taverna
4. sulla porta basculante del garage
Nell’ultimo punto collegherei via cavo al sensore radio un magnete filare per porte basculanti.
Spero di aver fatto un’analisi completa e non abbia trascurato nulla e spero di avere un suo “OK” di massima.
Prima però avrei 2 dubbi:
1 – dal garage, quando necessario, vorrei entrare in casa ad impianto inserito: come disattivarlo senza installare un’ulteriore tastiera? potrei con trasponder, ma come lo collego alla centrale?
2 – vorrei anche installare insieme ai sensori perimetrali via radio dei magneti filari a protezione degli scuri esterni… ma ho paura di non essere capace in quando non vorrei danneggiare le finestre e la struttura in legno.

Spero di non essermi dilungato troppo.
La ringrazio della collaborazione e del suo prezioso aiuto.

Buongiorno
in linea di massima mi sembra che il suo impianto sia completo e rispondente alle normali esigenze di sicurezza che l’appartamento che mi ha descritto richiede.
Solo un chiarimento, per essere sicuro di aver capito bene: all’inizio dell’elenco dei componenti dice che utilizzerà una centrale mista, poi, alla fine, parla di centralina radio. Credo (spero) che si riferisca alla stessa centrale in quanto, con una sola centrale mista (radio + cavo) può collegare entrambe i tipi di periferiche — una seconda centrale non servirebbe a nulla.
Veniamo alle domande:
1. se la centrale è mista dovrebbe avere la possibilità di essere attivata con un radiocomando o una tastiera via radio. Credo che, se non si può passare il cavo, non ci siano molte soluzioni alternative.
2. non credo che l’installazione dei contatti sia un problema: in fondo si tratta di avvitare una o due piccole viti che poi vengono coperte dal contatto stesso.
Si ricordi solo di verificare che il sensore radio che vuole collegare al contatto della basculante sia predisposto per questa operazione (quindi che abbia un ingresso per un allarme ausiliario).
Grazie

martedì 17 gennaio 2012

Certificazione impianto di allarme

Salve 
so che per includere tra i numeri da chiamare in caso di allarme il numero dei carabinieri o polizia, c’è bisogno di un determinato certificato rilasciato dall’installatore.
Giusto? il problema nasce dal fatto che l’impianto l’ho installato da me e senza aiuto di tecnici specializzati. Come posso ovviare a tale mancanza? Se contatto un installatore riesce a collaudarmi l’impianto e rilasciarmi tale certificato a cifre non esorbitanti?
Grazie mille in anticipo
Buongiorno
sì, per il collegamento con Polizia o Carabinieri viene richiesta la certificazione dell’impianto.
Credo comunque che non ci siano problemi a farsi certificare l’impianto da un installatore qualificato: come qualunque altro servizio, tipo una consulenza, avrà un suo costo ma in fondo si tratta solo di verificare che le apparecchiature siano conformi alla norma in essere e che il collegamento elettrico e telefonico siano stati effettuati secondo quanto previsto dalla stessa (e rilasciarne poi debita documentazione) — quindi non penso che abbia un costo particolarmente alto.

lunedì 16 gennaio 2012

Detrazione fiscale IRPEF prorogata

Ringraziamo Franco, il gentile lettore che ci ha segnalato che il Decreto Monti ha prorogato a far data  dal gennaio 2012, la detrazione fiscale del 36% delle spese documentate e per un importo non superiore a 48mila euro per lavori (punto 6) riguardanti l’adozione di misure indirizzate a impedire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi. Inoltre, il decreto stesso ha previsto che dal 2013 la detrazione del 36% è destinata a divenire strutturale, ossia di divenire indeterminata nel tempo.
Maggiori dettagli in questo articolo su tutorcasa.it.

Videocamera con allarme

Abbiamo un sensore di movimento che consente di illuminare per qualsiasi movimento il pezzo di giardino antistante la portafinestra. E’ possibile avere qualche dettaglio sulle telecamere allarmate? Cosa intendiamo… mi suggerisce una manciata di link?
Le telecamere allarmate sono semplici videocamere, disponibili in tutti i tipi (colori, bianco e nero, da interno, da esterno, etc.) con una funzione supplementare — l’allarme, appunto.
Le più comuni sono di due tipi: quelle dotate di un sensore di allarme di movimento, uguale a quello dei sensori antifurto, e quelle dotate di motion-detection. Le telecamere con sensore di allarme sono abbastanza contenute come costo ed utilizzate per applicazioni di sicurezza residenziale, mentre il motion-detection è un po’ più sofisticato e trova particolare successo in applicazioni di media-alta sicurezza — ma, considerando che lei necessita di una telecamera sola, la differenza di prezzo non è proibitiva.
Il motion-detection, a grandi linee, memorizza un’immagine come se facesse una fotografia e la confronta con l’immagine ripresa in tempo reale: quando le due immagini sono ‘diverse’ genera un allarme ed attiva la telecamera (o la registrazione).
Ci sono tantissimi modelli di videocamere allarmate e qualunque installatore o distributore di sicurezza potrà proporle diversi modelli. Se preferisce prima fare una ricerca in internet, un semplice Google con ‘telecamere con allarme’ o ‘telecamere con motion-detection’ (o termini simili) le darà un’idea di massima sui prodotti.

domenica 15 gennaio 2012

Spegnere un vecchio antifurto

Dunque io ho un vecchio antifurto che non uso da tanti anni e ho deciso di slacciare dalla corrente. Per prima cosa ho cancellato i numeri per le chiamate di emergenza, come mi devo comportare ora?
Se stacco la spina subentra l’alimentazione della batteria, ma una volta esaurita questa non dovrebbe iniziare a suonare la sirena?
Come faccio per spegnerlo del tutto?

Buongiorno
La prima cosa da fare, se la tua centrale ne è dotata, sarebbe di metterla in modalità ‘manutenzione’. Ora, siccome mi dici che è vecchia, potrebbe non avere questa funzione ma, se dovesse avere una funzione del genere (tipo: un interruttore frontale ON/OFF/SERVICE o qualcosa di simile) sarebbe l’ideale.
In caso non ci sia, ad impianto disinserito ovviamente, procurati un asciugamano e apri la sirena. Dovrebbe scattare l’allarme manomissione — perché in effetti stai facendo una manomissione! e se questo dovesse essere collegato alla sirena, la sirena parte (e non puoi farci niente). Zittisci la sirena mettendo l’asciugamano davanti al cono acustico (ti garantisco che un centinaio di decibel in faccia, soprattutto se sei in cima ad una scala, non sono un’esperienza gradevole…) e scollega la batteria della sirena.
Se sei sopravvissuto a questo passaggio adesso apri la centrale e scollega alimentazione di rete e batteria.
Fatto.
Buona fortuna.

giovedì 12 gennaio 2012

Mettere l’antifurto per la mia casa

Gent.Sig. Mauro,

Io faccio parte di coloro che hanno un’idea chiara, ovvero devo mettere l’antifurto per la mia casa. La struttura e’ semplice; porta di ingresso, finestrone (a con balcone, finestra standard in bagno e finestra (senza balcone) in camera. Tutte le finestre sono sullo stesso lato, non ci sono doppie esposizioni.

Il difficile inizia ora.

a) quale antifurto meglio si adatta alle mie esigenze?
b) di che tipo?
c) a chi rivolgersi?
d) qual è il giusto rapporto qualita’/prezzo?
e) è ancora in vigore la possibilita’ di ottenere le agevolazioni fiscali del 36% per l’installazione di un antifurto per la casa (costruita ex novo dopo la demolizione di una precedente costruzione e posso fruire della detrazione irpef del 36% per il box pertinenziale)?

Insomma, per me e’ un ginepraio visto che non sono un esperto della materia.
Grazie in anticipo per la risposta che potra’ darmi.
Giuseppe

Buongiorno Giuseppe
Iniziamo dalla domanda (e) sulla detrazione fiscale: per quanto mi risulta la detrazione IRPEF è valida per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2010, quindi non credo. Ma, come sappiamo, la materia fiscale è sempre in rapida (e nebulosa) evoluzione, quindi potrebbe esistere qualche novità di cui non sono al corrente.
a) Per quanto riguarda gli aspetti tecnici, credo che una protezione volumetrica interna con dei contatti sulle finestre possa essere sufficiente. Il balcone e le finestre sono facilmente accessibili dall’esterno? Se sì, potrebbe pensare anche ad aggiungere un sensore da esterno, giusto per prevenire e segnalare tempestivamente un tentativo di intrusione.
b) Se per tipo intende con i fili o senza fili dipende dalla presenza o meno della predisposizione. La rimando alla lettura di questa pagina per maggiori dettagli.
c) La scelta migliore è sempre quella di rivolgersi ad un installatore specializzato, scegliendo tra tre, quattro preventivi e valutando le caratteristiche tecniche del materiale e del servizio offerto (ed il prezzo, ovviamente). Anche per questo le consiglierei di approfondire l’argomento del preventivo e della scelta dell’installatore.
d) Ammesso e non concesso che la sua necessità, confermata dai preventivi di cui sopra, sia effettivamente quella di una centrale con due attivazioni (per parzializzare), due o tre sensori volumetrici, un contatto per la porta, tre per le finestre, una sirena ed un combinatore telefonico – facendo una stima molto grossolana, direi che nell’ordine dei 1000 / 1500 euro dovrebbe avere una buona qualità di materiale e servizio. Sarei diffidente della qualità nel caso di preventivi largamente al di sotto di queste cifre (visto l’effettivo costo del materiale e dell’installazione) e dubbioso della concorrenzialità nel caso di preventivo largamente superiore.
Spero di avere portato un po’ di chiarezza ma non esiti a scrivere ancora se ha delle altre domande.
Grazie.

giovedì 5 gennaio 2012

Batteria per combinatore telefonico GSM

Ho installato un impianto di antifurto che ha un combinatore GSM associato. Il combinatore però è alimentato dal proprio caricatore e quindi se viene a mancare la corrente il combinatore rimane spento e non chiama quindi i numeri impostati in caso di furto. Esiste in commercio qualche batteria da inserire a valle della presa di corrente, anche piccolo magari, che permetta un minimo di autonomia? Ti ringrazio e ti auguro buon lavoro.
Buongiorno
Se il combinatore è alimentato a 220V (quindi è collegato con la spina direttamente alla rete) qualunque piccolo gruppo di continuità tipo UPS va bene. Puoi verificare sui dati di targa del combinatore, ma il consumo è sicuramente basso e, giusto per darti un’idea, inferiore a quello di qualsiasi computer.
Il prezzo è anche contenuto — ho fatto una ricerca veloce qui http://www.kelkoo.it/ssc-100005813-gruppo-continuita.html#price_min=12&price_max=5391&sortby=price&page=1&rebatePercentage= e con meno di 50 euro trovi un’ampia scelta di UPS che risolvono il tuo problema.

domenica 1 gennaio 2012

Sirena esterna in allarme senza lampeggiante

Buon Anno sig. Mauro
Le scrivo perché, ritornati dal veglione, la sirena esterna del mio allarme suonava ma senza lampeggiante. Questa mattina i vicini mi hanno informato che l’allarme ha suonato interrottamente per due ore senza interropersi. Questa notte la centralina non segnalava alcuna anomalia.
Mi chiedo da cosa può essere causato il falso allarme.
Buongiorno
La spiegazione più plausibile è una mancanza di corrente o un difetto di alimentazione (ad esempio una sovratensione). Questo spiegherebbe l’assenza di una segnalazione in centrale (che segnala la mancanza rete solo durante l’effettiva assenza di alimentazione ma poi ritorna in condizione normale al ristabilirsi dell’erogazione di corrente di rete).
Questa potrebbe essere una spiegazione, ma non è l’unica possibile. L’impianto è filare o via radio? In centrale c’era la segnalazione di allarme avvenuto (memoria allarme) o quando è rientrato era tutto normale, a parte la sirena che suonava?
Grazie e buon anno anche a lei.

Protezione per sensore antifurto perimetrale

Salve gentilissimo signor Mauro… secondo lei un sensore da esterno giardino (perimetrale) ha bisogno di una mini tettoia o di qualcos’altro per proteggerlo dalle intemperie negli anni?????
I sensori da esterno sono progettati per l’installazione in campo aperto e dovrebbero avere un adeguato grado di protezione (IP) sufficiente ad evitare problemi. Tuttavia, bisogna sempre fare i conti con l’ambiente e la tipologia di installazione ed in generale il mio consiglio è quello comunque, se possibile, di dare un riparo al sensore per prolungarne sia la vita che l’efficienza nel tempo.
Se è vero infatti che il contenitore previene eventuali danni all’elettronica interna ed alla sensoristica, rimane il fatto che nulla protegge il contenitore stesso, il quale risulta esposto al logorio del sole e della pioggia e, come tutti i materiali, subisce variazioni termiche che possono a lungo andare danneggiare la ‘meccanica’. Pensiamo solo, ad esempio, agli effetti che hanno una lunga esposizione ai raggi del sole ed un’elevata temperatura su un materiale plastico o la dilatazione termica unita all’umidità su un materiale metallico.
Quindi, la protezione o il riparo del sensore da esterno per la protezione perimetrale non è indispensabile per il funzionamento ma è consigliata se si vuole prolungare la vita del sensore stesso.