lunedì 24 ottobre 2011

Falsi allarmi antifurto via radio: codifica e disturbi

Riprendiamo l’argomento dei sistemi antifurto via radio per chiarire la differenza tra falsi allarmi e allarmi (validi) ‘non pervenuti‘ alla centrale. Facciamo riferimento a quanto già discusso in questo post — che vi invito a leggere prima di proseguire se non lo avete già fatto – a riguardo di doppia frequenza e dispositivi anti-jamming (anche detti anti-accecamento).
Nel funzionamento dei sistemi antifurto wireless si possono verificare due problematiche, diverse e distinte per cause ed effetto:

  1. Allarme Perso: un messaggio di allarme valido trasmesso da un sensore alla centrale viene perso perché un disturbo ambientale (interferenza radio) oppure un sabotaggio volontario (jamming / saturazione) impedisce alla centrale di riceverlo e di dare origine quindi alla corretta segnalazione di allarme. 
  2. Falso Allarme da Interferenza: un segnale radio esterno, non appartenente al sistema di allarme, genera un disturbo che viene (erroneamente) interpretato come un messaggio di allarme proveniente da un sensore e quindi la centrale genera un (falso) allarme. 
Ribadiamo che sia la doppia frequenza che l’anti-jamming non hanno nulla a che fare con i falsi allarmi da interferenza: proteggono il sistema dai tentativi di sabotaggio o dalle interferenze radio ambientali ma non influiscono in alcun modo sugli allarmi da interferenza. Se il vostro antifurto via radio scatta a causa di un disturbo generato da dispositivi ‘esterni’ (altri radio-comandi, apri-cancelli e simili) significa che la qualità della vostra centrale è scarsa.
La causa del falso allarme è legata all’incapacità della ricevente radio di distinguere la trasmissione del codice valido da quello non valido, oppure da una codifica del messaggio inadeguata. Senza entrare troppo nel dettaglio tecnico, i sistemi senza filo inviano codici dai sensori alla centrale (così come tutti gli altri prodotti via radio): se un disturbo viene erroneamente letto come un codice valido o se la centrale ha un numero di codici possibili molto basso tale da poter accidentalmente coincidere con quello di un radiocomando auto o un apri-cancello, allora si verificano i problemi di cui sopra.
Quanto è frequente questo problema? In passato, i primi sistemi via radio non erano così sofisticati e tecnicamente avanzati come quelli di oggi ed in effetti il problema della codifica e delle interferenze era possibile. Ora i sistemi presenti sul mercato, sia per evoluzione dei componenti sia per esigenze normative, non sono più affetti da questi disturbi, ma in alcuni casi si trovano ancora prodotti di scarsa qualità che soffrono di questo male: la differenza di costo tra un sistema wireless omologato di qualità ed uno scarso è spesso proprio nella qualità della radio che, soprattutto nelle periferiche, è il componente più costoso.

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