venerdì 28 ottobre 2011

Portata radio dei sensori antifurto wireless

Ho una villetta che deve essere protetta nel garage, piano terra, primo piano e mansarda. Quanto è valido il wireless su più piani, nel senso che il segnale dei sensori arriva alla centrale passando da un piano all’altro?  
In genere, ma ovviamente dipende da prodotto a prodotto, i trasmettitori radio dei sensori antifurto hanno una portata radio nominale di un centinaio di metri, in campo aperto — dove per campo aperto si definisce un ambiente privo di ostacoli alla trasmissione. Maggiori gli ostacoli da attraversare, maggiore la riduzione della portata radio, anche se normalmente non si dovrebbe scendere sotto i 30 metri.
Bisogna però verificare questa informazione ‘teorica’ con delle prove sul campo: in presenza di ostacoli particolarmente difficili da superare la copertura radio potrebbe non essere garantita: come sappiamo, il metallo è un nemico della trasmissione radio – più difficile da superare che una normale parete da appartamento – quindi bisogna vedere di quali ostacoli stiamo parlando. In una condizione standard, con le premesse di cui sopra, una buona radio non ha problemi a fare tre piani (personalmente le posso garantire di avere visto diverse installazioni wireless in villette con sensori nel garage interrato e centrali in mansarda funzionare senza problemi). Allo stesso modo, però, le posso dire di avere avuto problemi con stabili che avevano un ascensore con cabina metallica che la trasmissione radio non riusciva ad attraversare, ma anche in capannoni con scaffalature molto alte o tubazioni murate…
L’unica soluzione è provare sul campo.

mercoledì 26 ottobre 2011

Sistema antifurto eccessivo?

La scelta da me fatta per proteggere il mio appartamento è composta da: 
  • un contatto magnetico wireless per ogni portafinestra o finestra; 
  • un sensore ad infrarosso wireless per ogni stanza; 
  • un radar DT nel corridoio (filare); 
  • un radar DT nello studio (filare); (so che ad oggi non esistono sistemi DT wireless, ma volevo precisare dicendo che sono cablati); 
  • inseritore a tastiera (filare); 
  • sirena esterna antischiuma e anti perforazione (filare); 
  • centrale telegestibile gsm con interfaccia wireless; 
  • una sirena interna. 
Io non so se può sembrare eccessivo come sistema antifurto, tuttavia la zona dov’è situato l’appartamento non è delle più sicure e si ha la necessità di una buona protezione. Poiché ho l’hobby della sicurezza, ho montato vari antifurto nella mia vita, ma saltuariamente poiché di professione faccio l’ingegnere. Di conseguenza è possibile che mi sfugga un metodo migliore per mettere in sicurezza l’appartamento, quindi accetto consigli!!! 

Buongiorno
il suo sistema mi sembra assolutamente adeguato — almeno per quanto descritto nel suo post. Visto che accetta consigli :-) le pongo due piccole annotazioni.
La prima, veniale ma spesso sottovalutata: il bagno è protetto come tutte le altra stanze, vero? Qualche volta si dimentica che la finestra del bagno è un potenziale ingresso, pensando che “tanto in bagno non c’è nulla da rubare…”. Probabilmente, vista la sua meticolosità ed esperienza, ci avrà già pensato – ma ho aggiunto questo argomento anche per gli altri lettori del blog.
La seconda, un po’ meno veniale: non intende parzializzare l’impianto, per esempio giorno/notte, attivando solo i sensori del perimetro e collegando l’allarme alla sola sirena interna in modo da proteggersi anche quando è in casa? Se così fosse, basterebbe aggiungere una tastiera interna per praticità di utilizzo — a meno che lei con utilizzi la stessa anche per attivare l’impianto in modalità giorno (totale) con un sensore ritardato a protezione dell’ingresso (ma è una soluzione meno elegante e anche meno pratica).

lunedì 24 ottobre 2011

Falsi allarmi antifurto via radio: codifica e disturbi

Riprendiamo l’argomento dei sistemi antifurto via radio per chiarire la differenza tra falsi allarmi e allarmi (validi) ‘non pervenuti‘ alla centrale. Facciamo riferimento a quanto già discusso in questo post — che vi invito a leggere prima di proseguire se non lo avete già fatto – a riguardo di doppia frequenza e dispositivi anti-jamming (anche detti anti-accecamento).
Nel funzionamento dei sistemi antifurto wireless si possono verificare due problematiche, diverse e distinte per cause ed effetto:

  1. Allarme Perso: un messaggio di allarme valido trasmesso da un sensore alla centrale viene perso perché un disturbo ambientale (interferenza radio) oppure un sabotaggio volontario (jamming / saturazione) impedisce alla centrale di riceverlo e di dare origine quindi alla corretta segnalazione di allarme. 
  2. Falso Allarme da Interferenza: un segnale radio esterno, non appartenente al sistema di allarme, genera un disturbo che viene (erroneamente) interpretato come un messaggio di allarme proveniente da un sensore e quindi la centrale genera un (falso) allarme. 
Ribadiamo che sia la doppia frequenza che l’anti-jamming non hanno nulla a che fare con i falsi allarmi da interferenza: proteggono il sistema dai tentativi di sabotaggio o dalle interferenze radio ambientali ma non influiscono in alcun modo sugli allarmi da interferenza. Se il vostro antifurto via radio scatta a causa di un disturbo generato da dispositivi ‘esterni’ (altri radio-comandi, apri-cancelli e simili) significa che la qualità della vostra centrale è scarsa.
La causa del falso allarme è legata all’incapacità della ricevente radio di distinguere la trasmissione del codice valido da quello non valido, oppure da una codifica del messaggio inadeguata. Senza entrare troppo nel dettaglio tecnico, i sistemi senza filo inviano codici dai sensori alla centrale (così come tutti gli altri prodotti via radio): se un disturbo viene erroneamente letto come un codice valido o se la centrale ha un numero di codici possibili molto basso tale da poter accidentalmente coincidere con quello di un radiocomando auto o un apri-cancello, allora si verificano i problemi di cui sopra.
Quanto è frequente questo problema? In passato, i primi sistemi via radio non erano così sofisticati e tecnicamente avanzati come quelli di oggi ed in effetti il problema della codifica e delle interferenze era possibile. Ora i sistemi presenti sul mercato, sia per evoluzione dei componenti sia per esigenze normative, non sono più affetti da questi disturbi, ma in alcuni casi si trovano ancora prodotti di scarsa qualità che soffrono di questo male: la differenza di costo tra un sistema wireless omologato di qualità ed uno scarso è spesso proprio nella qualità della radio che, soprattutto nelle periferiche, è il componente più costoso.

domenica 23 ottobre 2011

Antifurto via radio: doppia frequenza e jamming

Diversi lettori hanno posto domande sui sistemi antifurto via radio chiedendo di approfondire un aspetto tecnico (ma anche commerciale) che spesso viene presentato in abbinamento a questi prodotti, vale a dire le prestazioni di anti-jamming (anti-accecamento) e la doppia frequenza. Abbiamo già discusso in precedenza la questione doppia frequenza, ma cerchiamo di riassumere per chiarezza in un unico post cosa si intende e quale funzione svolgono queste caratteristiche.
La doppia frequenza significa che il sistema radio di trasmissione e ricezione degli allarmi avviene utilizzando due frequenze separate, ad esempio 433MHz e 866MHz. Vale a dire – semplificando al massimo – che nel caso in cui una delle frequenze non sia disponibile per la trasmissione (a causa di un’interferenza ambientale o deliberata), il sistema utilizza l’altra per comunicare allarmi tra i sensori e la centrale. La funzione di doppia frequenza serve a prevenire un tentativo di ‘jamming’, cioè di oscuramento della frequenza radio a mezzo di una portante più forte che impedisce la ricezione da parte della centrale.
Il jamming, spiegato banalmente, è come se un sensore per comunicare l’allarme parlasse con voce normale e qualcuno vicino alla centrale mettesse una musica a tutto volume, impedendo alla centrale di sentirlo.
Detto questo, le considerazioni in merito da fare sono due:

  1. le due frequenze sono sufficientemente distanti tra loro? Alcuni prodotti propongono sistemi con due frequenze molto vicine – che si oscurano facilmente con una sola portante generata da una singola apparecchiatura e quindi non sono molto utili… In questo caso più che di doppia frequenza si dovrebbe parlare di doppio canale perché la frequenza è la stessa (433MHz o 866MHz), ma si utilizzano due canali radio a distanza di qualche KHz per sdoppiare la trasmissione/ricezione. Il doppio canale in genere è utile ad evitare l’interferenza ambientale accidentale e quindi previene la mancata trasmissione dell’allarme causato da una momentanea indisponibilità radio, ma è abbastanza inutile contro i tentativi di jamming volontari.
  2. Una buona centrale via radio, posizionata in modo da essere difficilmente oscurabile, deve fare il suo dovere anche se ha una sola frequenza. La qualità e la corretta codifica della trasmissione sono sufficienti a garantire un perfetto funzionamento in singola frequenza — ma questo dipende dalla qualità del prodotto, non dal tipo di tecnologia utilizzata. 
La doppia frequenza è una ridondanza, per aggiungere sicurezza ove necessario (alto rischio, ambienti particolarmente perturbati da trasmissioni radio) ma è una modalità tecnica di funzionamento del sistema, una semplice caratteristica di come viene effettuata la trasmissione e niente di più.
 
Il dispositivo anti-jamming, detto anche anti-saturazione, è una funzione della centrale che rileva appunto la saturazione del canale radio e quindi genera un allarme manomissione. In pratica la radio che riceve, accorgendosi che la frequenza su cui sta ricevendo è totalmente indisponibile da una certa durata di tempo e valutando quindi l’impossibilità di ricevere allarmi dai sensori, interpreta la situazione come un tentativo di sabotaggio (il cosiddetto taglio cavi via etere, mutuando il concetto dagli impianti via filo) e segnala un allarme.
Per ulteriore chiarezza, sia la doppia frequenza che l’anti-jamming non hanno nulla a che fare con i falsi allarmi: proteggono il sistema dai tentativi di sabotaggio o dalle interferenze radio ambientali ma non influiscono in alcun modo sugli allarmi generati da dispositivi ‘esterni’ (altri radio-comandi, apri-cancelli e simili) che fanno scattare il vostro allarme. Di questi ne parliamo qui: falsi allarmi via radio codifica e disturbi.

sabato 22 ottobre 2011

Collegare in serie due o più sensori a doppia tecnologia

Buongiorno,
vorrei sapere se è possibile collegare in serie due o più sensori a doppia tecnologia. So che nel caso sia possibile farlo un eventuale allarme non indicherà con certezza il sensore che è scattato. Il problema è che dovrei passare i cavi in un impianto elettrico con tubi veramente piccoli e pieni di altri cavi. Userò anche sensori ad infrarosso senza filo, tuttavia mi voglio affidare a più tecnologie creando un sistema misto ed inserendo i sensori filari nei punti strategici come ad esempio il corridoio e lo studio.
Che ne pensate? 
Certo, come dice lei è possibile collegare due sensori in serie, con la conseguente contro-indicazione che non avrà in centrale la segnalazione di quale dei due ha generato eventualmente l’allarme. Sarebbe opportuno, però, utilizzando un cavo con un conduttore in più, portare l’alimentazione separata – in considerazione del fatto che si tratta di sensori doppia tecnologia che hanno un consumo più alto.
Per quanto riguarda la soluzione mista, mi trova assolutamente d’accordo: l’integrazione di più tecnologie aumenta sempre la sicurezza del sistema.

mercoledì 19 ottobre 2011

Basso costo, bassa sicurezza

Buongiorno, dovendo installare un antifurto senza fili in casa mia, dopo diversi confronti, sono giunto alla conclusione o meglio alla indecisione, avendo un baget limitato di € 500/600, fra due aziende che operano su internet. La prima mi offre una centralina a doppia frequenza ad un prezzo finale, con vari accessori a € 810, la seconda invece, con una centralina a 433 Mhz ma con un modulo interno antijamming, (descritto come Modulo anti accecamento radio 433 mhz con doppia tecnologia di sensibilità, controllo durata tentativo di efrazione via radio piu secondo controllo potenza segnale. Rileva i tentativi di blocco radio delle frequenze utilizzate dai sensori e dai telecomandi. Puo accadere che malintenzionati particolarmente esperti utilizzino onde radio (“jamming”) per bloccare il funzionamento dei sistemi di allarmi: con questo modulo aggiuntivo, dall’installazione facile e veloce, anche questo rischio viene meno) kit che ha più o meno gli stessi accessori del precedente, ad un costo però decisamente inferiore (sarà perchè il primo è a doppia frequenza) e cioè di €440, quindi quasi a metà prezzo. Essendo incompetente del settore, anche se alcune nozioni le ho apprese grazie al presente interessante blog e come ripeto non disponendo di grandi risorse economiche, mi chiedevo cosa preferire. Daltraparte non vorrei avere brutte sorprese acquistando il prodotto a € 440, anche se come ho letto qua, non sempre il prezzo fa la differenza!!. Vi chiedo quindi, un cortese consiglio grazie, nell’attesa cordiali saluti.
Buongiorno
è difficile, se non impossibile, valutare un prodotto a priori ma credo che, se la sua esigenza è quella di un sistema basso costo per una minima esigenza di sicurezza, la prestazione della doppia frequenza non sia indispensabile.
Come spesso ripetiamo, la garanzia di una buona protezione è data dalla qualità del prodotto, dall’adeguatezza all’esigenza di sicurezza (analisi del rischio), e da una buona installazione e manutenzione. Sotto questo livello ‘minimo’ quello che si ha è un prodotto, più o meno buono, che protegge, più o meno bene, una certa area: se questo è sufficiente, perché il suo rischio è minimo, ogni spesa aggiuntiva prestazionale è superflua.

domenica 16 ottobre 2011

Frasi da registrare nel combinatore telefonico antifurto

Buongiorno, chiedo gentilmente se è possibile pubblicare in questo utile blog una serie di frasi “efficaci” da registrare nel combinatore telefonico di un antifurto. 
In attesa di risposte, porgo cordiali saluti.

In genere nel combinatore telefonico vocale è importante che ci siano le informazioni necessarie all’identificazione della tipologia di allarme e del luogo.
Ad esempio: “Allarme furto” / “Allarme Perimetrale” / “Anomalia di sistema” / “Allarme Batteria bassa” / “Allarme Mancanza Rete Elettrica”
+
“presso abitazione Mario Rossi, corso Italia 3, Roma” / “presso Azienda s.r.l., zona industriale Pavese, via Po 10, Piacenza”.
In alcuni casi potrebbe essere necessario aggiungere altre informazioni (avvisare un responsabile, un servizio di portierato o guardianato, etc.) ma dipende dai casi.

lunedì 10 ottobre 2011

Sensori per piccoli nottambuli

Abito a piano terra in un appartamento su unico piano. Devo acquistare un antifurto senza fili che però permetta ai bimbi nottambuli di “girovagare per casa”. Ho sentito parlare di antifurti che scattano solo in caso di apertura degli infissi per variazione della pressione interno – esterno. Sono affidabili? Vorrei evitare di piazzare sensori su tutti gli infissi di casa… Grazie per l’aiuto. 
I sistemi a cui lei fa riferimento sono basati su sensori ad ultrasuono, una tecnologia abbastanza datata e non più molto utilizzata in quanto ritenuta poco affidabile (sia per i numerosi falsi allarmi che per gli altrettanto numerosi non-allarmi). Se vuole può approfondire l’argomento leggendo questo post in cui abbiamo trattato l’argomento sensori ad ultrasuoni.
Considerato però che vuole acquistare un sistema senza fili, l’installazione di contatti sulle finestre non è così onerosa (sia in termini di costo che di lavoro) — o, comunque, può utilizzarla solo nelle aree più frequentate durante la notte dai suoi piccoli nottambuli e utilizzare una normale parzializzazione per il resto della casa.
Ci sono diverse soluzioni alternative valide ed efficaci: ci faccia avere qualche dettaglio in più se vuole e proveremo a trovare insieme una risposta alla sua necessità di sicurezza. Grazie.

mercoledì 5 ottobre 2011

Divorziare in... sicurezza.

Ho l’impressione che quello tra l’installatore e me sia, di fatto, un matrimonio nel quale io sono la parte debole. Dipendo per gli interventi dai tempi suoi, dell’istallatore, e chi si azzarda ad alzare la voce? Dipiù, lui detiene la chiave d’accesso e di manovra alla centralina alla quale si connette con un pc a casa mia o da remoto. Io conosco nulla nè delle procedure nè di eventuali password. Ho l’impressione di aver pagato una cosa ma, di fatto, di non detenerne il possesso. Se volessi passare ad un altro installatore per, eventualmente, modificare od ampliare l’impianto come potrei trasferire a questo nuovo il controllo della centralina ed escludere il precedente? L’unica cosa che so fare sull’impianto è mettere e togliere l’allarme tramite la tastierina. Grazie, saluti.
Credo che nulla potesse esprimere meglio la sua situazione se non, per usare le sue stesse parole, un ‘matrimonio’ nel quale lei è la parte debole.
La soluzione è una sola: il divorzio. Meglio se consensuale. Se lei non è più soddisfatto dei servizi prestati dal suo installatore, ne identifichi un altro che possa fare la manutenzione dell’impianto (eventualmente segnalando il problema alla casa costruttrice per avere nominativi di altri autorizzati in zona) e poi lo cambi. Nelle condizioni per questa separazione non deve dimenticare che lei è il cliente e che paga per questo servizio — e ha assoluto diritto di avere indietro, per passare al nuovo manutentore, tutto ciò che le appartiene: codici di controllo e chiavi di accesso incluse.
Il nuovo installatore provvederà comunque a resettare tutti i codici ed a metterne di nuovi, quindi non si faccia scrupoli e scelga quello che è meglio per la sua sicurezza e per il suo impianto e… non dovrà pagare né avvocati, né alimenti ! :-)

lunedì 3 ottobre 2011

Barriere ad infrarosso attivo e sensori tapparella

Buongiorno.  Vorrei sapere se le barriere ad infrarosso attivo sono le cosiddette barrierine a stilo. Queste, venendo, nel mio caso posizionate tra la tapparella avvolgibile ed il serramento come vengono alimentate? Si possono inserire su un preesistente sistema con centralina Tecnoalarm? Si possono escludere assolutamente falsi allarmi? Dico questo perchè ora su ogni tapparella avvolgibile ho montato un sistema con cavetto avvolgibile con il capo attaccato all’ultima doga verso il basso ed il corpo dell’oggetto nel cassonetto che ogni tanto va in allarme anche se la tapparella è completamente abbassata. Pare che non si riesca a togliere questo problema “…sono tutti così…. ci sono dei dentelli sul tamburo su cui si avvolge il filo che scattano... (non si sa perchè)…”.  Ora, non volendo più svegliarmi di notte con il cuore in gola sono orientato a far disattivare questo sistema di protezione che è incerto e quindi inutile. Mi è capitato anche di essere in viaggio, ricevere un sms di allarme sul telefono e di essere tornato. Se non le citate barrierine esistono sistemi che non mandino falsi allarmi da montare all’esterno del serramento? Grazie.
Sì, le barrierine a stilo sono delle barriere ad infrarosso attivo — di forma sottile ed adatta per l’installazione vicina all’infisso, ed esistono con alimentazione sia via filo che a batteria, a seconda dei diversi modelli presenti sul mercato. La versione a filo può essere collegata a qualsiasi centrale via filo, mentre quella via radio deve essere compatibile con il modello di centrale wireless utilizzata, anche se può sempre interfacciarla con una scheda esterna che trasforma il segnale di allarme in uno compatibile. Tra l’altro anche Tecnoalarm produce una barrierina a stilo quindi se è già dotato di una centrale può chiedere direttamente al suo installatore di fiducia.
Si possono escludere assolutamente falsi allarmi? Non credo che nessun prodotto in assoluto possa darle una certezza simile: un prodotto o una tecnologia sono più o meno affidabili a seconda di quanto è perturbato l’ambiente e di come viene fatta l’installazione. Forse il problema del suo sensore tapparella a corda è legato ad una regolazione imprecisa del conteggio degli impulsi, forse semplicemente ad una eccessiva vibrazione, forse ad un difetto tecnico. Ci sono migliaia, decine di migliaia di roller installati che funzionano perfettamente, non credo che il sistema sia incerto, quanto forse che non sia installato bene o forse adatto al suo caso particolare.
Certamente comunque la sua sfiducia, a seguito dei falsi allarmi, è più che giustificata – ma credo che ne debba discutere con l’installatore: se non è in grado di offrirle una soluzione affidabile con i roller deve almeno proporle una valida alternativa.