lunedì 26 settembre 2011

Problema “irrisolvibile” con sensori per esterni wireless

Buongiorno, le scrivo per un problema “irrisolvibile” che riguarda il mio antifurto che genera falsi allarmi. Nella primavera 2010 ho fatto installare un antifurto da un installatore professionista nella mia abitazione. In particolare la casa, al primo piano, ha due lunghe terrazze, una esposta ad est ed una esposta ad ovest. Quella esposta ad est è larga circa 3 metri e larga 4 ed è assolata nel mattino; quella esposta ad ovest è lunga e stretta (due metri per dodici) ed è assolata nel pomeriggio. Le due terrazze sono protette da due sensori per esterni wireless; questa soluzione è stata scelta in quanto durante le ore notturne posso inserire l’antifurto ed essere protetto da malintenzionati. Nell’estate del 2010 l’antifurto è stato innestato in generale tutte le notti, e durante il mese di agosto, senza dare nessun problema. Nel 2011, invece, per mutate esigenze familiari, l’antifurto è stato inserito praticamente tutti i giorni dalla mattina alla sera, e per alcuni weekend. Tutto è andato bene fino al mese di maggio, quando il sensore della finestra “lunga”, quella assolata nel pomeriggio, ha iniziato a dare falsi allarmi, sempre dopo le 15. L’antifurto è collegato con un ponte radio con la vigilanza che veniva, disinseriva l’allarme, che però riscattava diverse volte. L’installatore ha sostituito il sensore, pensando che fosse difettoso, ma il problema si è ripresentato. Ha regolato il sensore stesso, ma niente da fare. Lo ha infine rimpiazzato con un sensore diverso, collegato a filo, ma il problema si è di nuovo riproposto. A questo punto, visto che eravamo arrivati al 20 luglio ed io dovevo partire per le vacanze, ha staccato i sensori esterni e ne ha installato uno provvisorio interno per proteggere comunque l’abitazione, e l’antifurto non ha dato più problemi. La terrazza è completamente vuota, non ci sono animali domestici o selvatici a visitare la terrazza e non ci sono piante o altro (c’è una unità esterna di un condizionatore, che è ovviamente spenta) ed il sensore stesso è al riparo dal sole (che però ovviamente colpisce la terrazza) (posso anche mandarvi una foto). Il fatto che i falsi allarmi siano avvenuti solo e solamente di pomeriggio (sempre tra le 15 e le 19) mi fa pensare che la colpa possa essere del sole: è possibile? Lo stesso installatore è perplesso Adesso il sistema non da falsi allarmi, ma io temo che il prossimo maggio possa ricominciare. Voi cosa ne dite?? Grazie mille 
La sua precisa e dettagliata descrizione del problema mi porta a fare due ipotesi, ma sarebbe utile sapere che tipo di tecnologia utilizza il suo sensore wireless da esterno: è una barriera infrarosso o microonda?
La prima ipotesi, se sono sensori infrarosso, è che si tratti di un’interferenza della luce solare — ipotesi supportata dal fatto che i falsi allarmi si presentano ad una certa ora del giorno ed in una determinata stagione. Forse nel 2010 c’era un ostacolo, anche lontano, che ‘proteggeva’ il sensore da un particolare angolo di incidenza del sole (un albero, una tenda…) che poi è stato tolto. Se così fosse, basta provare a spostare provvisoriamente, anche di poco, il posizionamento del sensore in modo che non si presenti la medesima condizione di irraggiamento nel pomeriggio e vedere se il problema persiste.
Seconda ipotesi, suggestiva, ma che mi si è presentata più di una volta: interferenza radio. Le porto come esempio un caso di un cliente che aveva un problema simile al suo e che a tutti pareva ‘irrisolvibile’. Dopo innumerevoli sopralluoghi e sostituzioni ci siamo recati presso di lui muniti di oscilloscopio ed abbiamo scoperto che ad una determinata ora del giorno l’intera area era fortemente perturbata da trasmissioni radio che interferivano con il sensore. Abbiamo poi scoperto che si trattava di un ponte radio dislocato nelle vicinanze utilizzato per trasmissioni sperimentali condotte in esatta coincidenza temporale con i falsi allarmi.
Probabilmente si tratta della prima ipotesi: chieda al suo installatore di effettuare un test dislocando altrove il sensore e collegandolo solo al pre-allarme o ad un allarme memorizzato in centrale per vedere se il problema persiste.
Spero di esserle stato di aiuto e ci faccia sapere se ci sono sviluppi o se il tutto è stato risolto.
Grazie.

Come si ottiene l’autorizzazione per l'installazione di combinatori telefonici ?

Come si ottiene l’autorizzazione dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni per gli allacciamenti alla linea telefonica di comunicatori telefonici quando comunque sussistono tutti i requisiti tecnico professionali regolarmente documentati alla camera di commercio ? 
 Non sono aggiornatissimo in materia di installazione, ma credo che l’autorizzazione di cui sopra sia ancora quella prevista dal Decreto ministeriale n. 314 del 23 maggio 1992 – Regolamento di attuazione della Legge n. 109 dell’ 8 marzo 1991 – (Direttiva 88/301/CEE del 26 maggio 1988).
Secondo l’art. 5 dell’allegato 13, sono autorizzate all’installazione, al collaudo, all’allacciamento e alla manutenzione degli impianti telefonici interni le imprese iscritte in un apposito albo, suddiviso per classi e per gradi, e tenuto dall’ispettorato generale delle telecomunicazioni, (prima era nel Ministero delle Comunicazioni ora è accorpato al Ministero dello Sviluppo Economico). Nello specifico, il grado richiesto per la tipologia dei combinatori telefonici è il terzo.
Credo quindi che lei si debba rivolgere all’Ispettorato territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico di sua competenza.
Le consiglierei comunque di verificare l’esattezza di queste informazioni con la segreteria dell’associazione di categoria ANCISS (www.anciss.it) che si occupa di questa materia quotidianamente ed è sicuramente in grado di darle un’informativa completa.

domenica 25 settembre 2011

sabato 24 settembre 2011

Per creare una protezione sufficiente alla mia abitazione

Buongiorno,
ho un appartamento al piano terra di circa 100 mq. con giardino, predisposto con impianto di allarme filare interno che consiste in sensori in ottone inseriti a porte e finestre.
Ho chiesto all’elettricista di finirmi l’impianto di allarme con tastiere e sirena, e questo è quanto vorrebbe installare, vi chiedo se quanto ha preventivato è sufficiente per creare una protezione alla mia abitazione oppure se occorre prevedere altro (faccio presente che ho 2 gatti che vivono dentro e fuori casa):
n. 1 centrale d’allarme espandibile da 8/16/32 zone; n. 1 sirena esterna con doppia protezione meccanica + batteria tampone; n. 1 lettore chiave di prossimità’ completo di 2 chiavi; n. 1 rilevatore di movimento da mettere in garage doppia tecnologia; n. 1 combinatore telefonico gsm.
inoltre, sensore volumetrico da esterno da mettere in giardino con 2 canali MW, 2 canali PIR, anti-mascheramento e dispositivo anti-avvicinamento, include lenti per copertura a barriera, lunga portata fino a 15 mt., discriminazione animali e snodo standard.
Ringrazio anticipatamente per la Vs. risposta.
In linea di massima sembra una protezione adeguata e credo che sia sufficiente.
L’unico punto su cui eventualmente potrebbe discutere con il suo installatore è la possibilità di installare dei sensori volumetrici anche all’interno: va bene la protezione perimetrale, ma in genere aggiungere dei sensori all’interno aumenta notevolmente il grado di sicurezza e non incide di molto sul costo. Consideri infatti che il contatto sulle finestre protegge dall’apertura dell’infisso ma non, ad esempio, dalla sola rottura del vetro.
Vista la presenza dei gatti potrebbe considerare dei sensori appositi (PET-IMMUNE, ovvero discriminazione animali) oppure l’installazione di normali sensori in aree non accessibili agli animali ad impianto inserito.


sabato 17 settembre 2011

Installare una telecamera di sorveglianza su terreno privato

Gentili Signori, approfitto di questo blog per porre una domanda inerente la Video Sorveglianza. In pratica posso installare una telecamera di sorveglianza su terreno privato, volta a vigilare esclusivamente sulla mia proprietà ? Oppure, essendo adiacenti altre abitazioni, devo comunque chiedere dei permessi ? E se sì qual’è la procedura idonea da intraprendere.
Cordiali Saluti e grazie per l’eventuale interessamento
Daniele
Buongiorno Daniele
se il terreno è privato e non ci sono parti pubbliche (passaggi, etc.) può installare le telecamere per motivi di sicurezza informando a mezzo di appositi cartelli che l’area è videosorvegliata. Anche se ci sono abitazioni adiacenti -- basta che le telecamere non riprendano ovviamente le abitazioni, le aree ed i passaggi che sono al di fuori della sua proprietà privata.
Nel caso intenda fare una registrazione, si ricordi che le immagini registrate possono essere conservate per periodo fino ad un massimo di 24 ore.

sabato 3 settembre 2011

Sensori a infrarosso in zone particolarmente fredde

Buongiorno, nel leggere nel Vs.blog non sono riuscito a trovare notizie in merito all’installazione di sensori a infrarosso sia a filo che radio in zone particolarmente fredde (zone montane) soggette a temperature che arrivano anche a -15/20 gradi sottozero.Volendo installare dei sensori tipo a tenda via radio da collocare tra scuro e finestra non sono riuscito a trovare in commercio sensori che funzionino a queste temperature ( ma partono quasi tutti da 0 gradi). Anche per gli infrarossi di vario tipo per interni la temperatura è sempre da circa -2 a +40.Esiste qualche soluzione per avere certezza del funzionamento degli allarmi quando la casa non è abitata e quindi non`riscaldata? Esiste qualche soluzione?
La risposta è un po’ complessa e spero di riuscire a fornirle una spiegazione chiara — ma se ciò non fosse, non esiti a richiedere chiarimenti ulteriori.
Il problema non è tanto relativo al funzionamento del sensore infrarosso (anzi, più freddo è l’ambiente, meglio è) quanto alla certificazione dei componenti elettronici del circuito di controllo. Mi spiego meglio: i costruttori certificano la temperatura di funzionamento di un prodotto in base alle specifiche tecniche dei singoli componenti. Poiché questi vengono generalmente utilizzati per applicazioni ‘standard’, le temperature certificate (in quanto testate in laboratorio) e garantite dai produttori di componentistica elettronica sono quelle che lei ha trovato sul mercato (-2 + 40C). Di conseguenza, i produttori di sensori sono “obbligati” a seguire la certificazione dei componenti e garantire le medesime temperature operative – se dovessero certificare e garantire temperature differenti sarebbero costretti a ri-testare in laboratorio i loro prodotti (operazione molto costosa e con una valenza commerciale praticamente nulla). Questo è il motivo per cui non troverà mai sul mercato prodotti con temperature operative diverse. Non agli stessi costi, comunque, e non della stessa tipologia.
Ora le domande sono due:
1. Esistono prodotti certificati per temperature tipo -15/20 gradi?
2. Esistono prodotti che funzionano a temperature tipo -15/20 gradi?
La prima risposta è sì, esistono. Sono sensori in genere da esterno, che possono essere usati anche all’interno ovviamente, ma più costosi.
La seconda risposta è un po’ empirica, ma vale la pena di provare: io ho lavorato per anni in Europa e seguivo anche il mercato dei paesi scandinavi. Personalmente le posso garantire che ci sono migliaia di sensori infrarosso installati nelle regioni più a nord della Finlandia di fabbricazione Italiana, Inglese ed Israeliana, certificati per le temperature standard ma perfettamente funzionanti anche a -20C. Il fatto che un componente non sia testato per una temperatura specifica non significa necessariamente che non funzioni a quella temperatura — anzi, in genere nell’elettronica non è così. Si tratta solo di un problema di costo delle prove e la mia personale esperienza mi porta a dire che in genere sono sempre le temperature alte a dare maggiori problemi di deriva termica, piuttosto che le basse…
Quindi? Il mio consiglio è di fare una semplice prova con un buon sensore infrarosso — sono sicuro che non la deluderà.

giovedì 1 settembre 2011

Sistemi di allarme fissati alla recinzione perimetrale

Buongiorno, vorrei delucidazioni riguardo i sistemi di allarme fissati alla recinzione perimetrale. Posto che possano essere validi come ci si comporta per il cancello carraio che risulterebbe un punto sguarnito da dove poter entrare?
In genere sul cancello viene montato un contatto di apertura — un normale contatto magnetico, oppure un contatto apposito se la porta è di tipo basculante. Ovviamente immagino che stia parlando di un carraio privato e quindi con la segnalazione solo ad impianto inserito.
Se il problema è quello dello scavalcamento, quindi non la sola apertura per il furto di un’auto ad esempio, si utilizzano barriere infrarosso da esterno applicate appositamente per rilevare lo scavalcamento.
Essendo in genere il cancello dotato (o dotabile) di alimentazione di rete non ci sono particolari problemi anche qualora non sia possibile cablare le barriere ed il contatto poichè si può alimentare il tutto con un piccolo trasformatore e trasmettere l’allarme via radio (wireless).