venerdì 15 luglio 2011

Sensori a infrarosso in zone particolarmente fredde

Buongiorno, nel leggere nel Vs.blog non sono riuscito a trovare notizie in merito all’installazione di sensori a infrarosso sia a filo che radio in zone particolarmente fredde (zone montane) soggette a temperature che arrivano anche a -15/20 gradi sottozero.Volendo installare dei sensori tipo a tenda via radio da collocare tra scuro e finestra non sono riuscito a trovare in commercio sensori che funzionino a queste temperature ( ma partono quasi tutti da 0 gradi). Anche per gli infrarossi di vario tipo per interni la temperatura è sempre da circa -2 a +40.Esiste qualche soluzione per avere certezza del funzionamento degli allarmi quando la casa non è abitata e quindi non`riscaldata? Esiste qualche soluzione?
La risposta è un po’ complessa e spero di riuscire a fornirle una spiegazione chiara — ma se ciò non fosse, non esiti a richiedere chiarimenti ulteriori.
Il problema non è tanto relativo al funzionamento del sensore infrarosso (anzi, più freddo è l’ambiente, meglio è) quanto alla certificazione dei componenti elettronici del circuito di controllo. Mi spiego meglio: i costruttori certificano la temperatura di funzionamento di un prodotto in base alle specifiche tecniche dei singoli componenti. Poiché questi vengono generalmente utilizzati per applicazioni ‘standard’, le temperature certificate (in quanto testate in laboratorio) e garantite dai produttori di componentistica elettronica sono quelle che lei ha trovato sul mercato (-2 + 40C). Di conseguenza, i produttori di sensori sono “obbligati” a seguire la certificazione dei componenti e garantire le medesime temperature operative – se dovessero certificare e garantire temperature differenti sarebbero costretti a ri-testare in laboratorio i loro prodotti (operazione molto costosa e con una valenza commerciale praticamente nulla). Questo è il motivo per cui non troverà mai sul mercato prodotti con temperature operative diverse. Non agli stessi costi, comunque, e non della stessa tipologia.
Ora le domande sono due:
1. Esistono prodotti certificati per temperature tipo -15/20 gradi?
2. Esistono prodotti che funzionano a temperature tipo -15/20 gradi?
La prima risposta è sì, esistono. Sono sensori in genere da esterno, che possono essere usati anche all’interno ovviamente, ma più costosi.
La seconda risposta è un po’ empirica, ma vale la pena di provare: io ho lavorato per anni in Europa e seguivo anche il mercato dei paesi scandinavi. Personalmente le posso garantire che ci sono migliaia di sensori infrarosso installati nelle regioni più a nord della Finlandia di fabbricazione Italiana, Inglese ed Israeliana, certificati per le temperature standard ma perfettamente funzionanti anche a -20C. Il fatto che un componente non sia testato per una temperatura specifica non significa necessariamente che non funzioni a quella temperatura — anzi, in genere nell’elettronica non è così. Si tratta solo di un problema di costo delle prove e la mia personale esperienza mi porta a dire che in genere sono sempre le temperature alte a dare maggiori problemi di deriva termica, piuttosto che le basse…
Quindi? Il mio consiglio è di fare una semplice prova con un buon sensore infrarosso — sono sicuro che non la deluderà.

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