sabato 31 luglio 2010

Fotocellule ed interferenza solare

Riceviamo da un lettore:
Devo proteggere delle porte ,attualmente uso fotocellule ma il sole le inibisce quando si aprono non si chiudono piu fino a che non va via il sole ,cosa posso mettere in sostituzione, grazie

Le fotocellule sono di diversi tipi: quelle normalmente utilizzate per la sicurezza dei cancelli automatici hanno un elemento che trasmette un raggio di luce che viene riflesso a chiusura del circuito. Quando il raggio è interrotto il circuito si apre e segnala il passaggio (bloccando il cancello ad esempio). Immagino che lei debba proteggere il passaggio, non l’apertura, e che quindi la porta sia sempre aperta.
Le fotocellule non sono molto usate nella sicurezza perché facilmente ingannabili ma – da quanto mi sembra di capire – il sole fa interferenza ed impedisce il funzionamento corretto. A dire il vero è un problema un po’ anomalo ma, se la cosa può essere d’aiuto, potrebbe provare ad invertire i due elementi della fotocellula — magari l’angolo d’incidenza del sole varia in modo tale da non interferire. Può anche provare a schermare il sole con un semi-cilindro lungo qualche centimetro di cartone, giusto per essere sicuri che il problema è veramente quello.
Se non dovesse funzionare, può utilizzare delle barriere infrarosso attivo che hanno elementi tx e rx (trasmettitori e ricevitori) incrociati e sono meno sensibili (meno, ma non del tutto!) alle interferenze solari; e poi ci sono anche rivelatori da esterno con lenti a tenda che vanno molto bene per la protezione delle porte.
Le possibili alternative sono molte: se potesse essere più specifico sul tipo di protezione che desidera e fornire qualche dettaglio sono certo che si può trovare la soluzione migliore.
Ci faccia sapere!

giovedì 29 luglio 2010

Antifurto senza falso allarme

Ci scrive un lettore:

Ho letto su internet che ci sono antifurti che non danno falsi allarmi. è vero? com’è possibile? grazie

Alla prima domanda riesco a rispondere, alla seconda purtroppo no.
Non esistono, ripeto NON ESISTONO, sistemi antifurto che possano in qualsivoglia modo garantire di essere immuni ai falsi allarmi. Il motivo è molto semplice: spesso, molto spesso — in una statistica dell’associazione britannica dei costruttori di sistemi di allarme di alcuni anni fa si parlava di circa un 83% — i falsi allarmi non dipendono dall’impianto ma da cause ‘esterne’: mancata disattivazione da parte dell’utente, finestre o porte lasciate aperte, forti temporali che causano aperture impreviste di finestre o caduta di oggetti voluminosi, etc.
A questo si deve aggiungere la mancata indispensabile manutenzione che causa falsi allarmi se le batterie sono scariche quando, soprattutto in estate, viene a mancare corrente a causa di un temporale o di una interruzione di fornitura.
Certo, pur non essendo direttamente imputabile all’impianto, il falso allarme si verifica ugualmente e quindi è IMPOSSIBILE che un prodotto garantisca totale immunità ai falsi allarmi, per sofisticato che sia. Alcuni sensori sono particolarmente immuni (i doppia tecnologia, ad esempio, o i contatti magnetici) ma questo non significa che siano TOTALMENTE immuni ai falsi allarmi. Un contatto magnetico montato su un infisso è estremamente improbabile che generi un falso allarme – potrebbe in teoria se l’infisso si deformasse in maniera drammatica generando uno spazio equiparabile ad un’apertura. Ma se la finestra si apre per un colpo di vento, il falso allarme avviene. E spesso, come riporta la statistica di cui sopra, il problema è proprio questo.
Quindi, caro lettore, alla prima della sue domande rispondo: NO, non è vero. Ma alla seconda non so rispondere perché secondo me non è possibile.

lunedì 26 luglio 2010

Antifurto da esterno per terreno agricolo

Riceviamo da un lettore:
Ho un terreno agricolo parzialmente recintato dove i ladri si appostano e quando vedono che lasciamo casa si apprestano ad entrare. ho il sistema di allarme ma vorrei sapere se esistono rilevatori senza fili da sparpagliare sul terreno che in caso di presenza emettono un impulso ad una piccola centrale che ci avverte a loro insaputa di queste presenze. Esiste qualcosa del genere senza svenarsi?
Non credo che esistano dei rivelatori di questo tipo, ma il suo problema forse si può affrontare con altre tecnologie.
Una soluzione che potrebbe essere applicabile è quello di utilizzare sensori volumetrici o barriere per esterno: esistono in versione senza filo e non hanno costi proibitivi ma bisogna vedere se sono installabili nel suo terreno e a quale distanza si trova la centrale dalla casa. Entrambe trasmettono l’allarme via radio e sono alimentati a batteria.
In alternativa, forse un po’ più caro ma sempre abbordabile, è la soluzione con telecamere dotate di motion detection (rivelazione di movimento) che ‘memorizzano’ l’immagine inquadrata e segnalano un’intrusione analizzando i cambiamenti della stessa. Qui forse può installare la telecamera direttamente sulla casa e sfruttare la potenza dell’obbiettivo – dipende sempre dalla distanza che deve coprire.
In ogni caso, tutte le soluzioni possono essere collegate ad una centrale, probabilemnte anche alla sua già esistente, e generare un pre-allarme silenzioso collegato ad un combinatore telefonico che vi avvisa, ad esempio, sul telefono cellulare o tramite un piccolo segnalatore acustico.
Speriamo di aver risolto il suo problema!

martedì 13 luglio 2010

Antifurto: consigli per le vacanze

Molti lettori ci hanno scritto per sapere come verificare il corretto funzionamento del proprio antifurto casa prima di partire per le vacanze estive. Il primo consiglio è quello di far fare un’ispezione al proprio installatore di fiducia – controllo della carica delle batterie e verifica funzionale. Ma per chi parte con un viaggio last minute e magari non ha tempo, consigliamo di fare alcune semplici operazioni piuttosto che affidarsi alla buona sorte e partire con l’angoscia di ricevere un falso allarme.
Una delle cause più comuni dei problemi estivi sono le fastidiose sirene che suonano per ore al primo temporale. Spesso il problema è dovuto semplicemente alla batteria della centrale che ha esaurito la propria capacità di ricarica e basta una semplice sostituzione per ovviare a fastidiose liti con i vicini o denunce per disturbo della quiete pubblica.
Quindi, se siete in grado di misurare la carica di una batteria (scollegata dalla centrale e con uno strumento ed un carico opportuno) eseguite l’operazione e verificate che i valori siano quelli presenti sui dati di targa. Se non siete esperti, ma desiderate fare un test empirico ma efficace, togliete corrente all’appartamento abbassando l’interruttore generale automatico ed attendete qualche minuto: se l’impianto va in allarme non partite senza sostituire la batteria della centrale perché rischiate che al primo temporale o alla prima interruzione di corrente elettrica – non così inusuale nei mesi estivi – l’impianto inizi a suonare per i motivi di cui sopra e prosegua fino all’esaurimento della batteria della sirena (che potrebbe essere carica e funzionare per ore se non per giorni – e notti).

martedì 6 luglio 2010

Passaggio cavi allarme in tubazione elettrica

Riceviamo da un lettore questo quesito:
Volendo installare un sistema antifurto alla mia nuova casa avevo richiesto la predisposizione per la protezione perimetrale. Pur avendola pagata, al momento di chiamare l’installatore, questi si accorge di non aver effettuato alcuna predisposizione. Tuttavia mi tranquillizza dicendomi che può usare le stesse canaline usate per la rete elettrica usando, in questi casi cavi di una specifica schermatura (credo si riferisse ai cavi del sistema di allarme essendo quelli del circuito elettrico già passati). Se non ricordo male la norma di legge prevede che sui canali dei fili elettrici non devono passare altri cavi.E allora:
ha ragione l’installatore?? in tal caso che tipo di cavi deve usare? devo richiedere una certificazione??
In effetti il passaggio dei cavi del sistema di allarme nella stessa tubazione della rete elettrica non è – per usare un eufemismo – proprio un lavoro ‘ben fatto’, tuttavia la norma prevede che – qualora si verifichi questa situazione – il cavo debba essere di isolamento maggiore (grado 3 o grado 4) per evitare interferenze.
Intanto, essendo questi cavi di sezione maggiore, bisogna vedere se ci passa, e poi – sempre seguendo la regola del lavoro ben fatto – i cavi dovrebbero essere facilmente sfilabili…
Detto ciò, rimane il costo maggiore di un cavo GR3 o GR4 rispetto al comune cavo da antifurto che poteva essere utilizzato se la predisposizione fosse stata eseguita come previsto. E magari anche il tempo (maggiore) necessario per intubare i cavi a maggiore isolamento (e diametro) in una tubazione già occupata.
Quindi, sì, in effetti il suo installatore ha ragione dicendo che può ovviare al problema, ma COMUNQUE le deve rilasciare la dichiarazione di conformità dell’impianto ed attestare, tra l’altro, che i cavi passati nella stessa tubazione dell’impianto elettrico corrispondono al grado di isolamento previsto dalla norma.

sabato 3 luglio 2010

Detrazione fiscale IRPEF per antifurto

Riceviamo questa domanda da un lettore :
E’ ANCORA VALIDA LA DISPOSIZIONE DELLA FINANZIARIA CHE DAL 2008 E FINO AL 2011 SIA POSSIBILE DETRARRE DALL’IRPEF (36%) E AD IVA AGEVOLATA DEL 10% IL PREZZO PAGATO PER LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA TRAMITE IMPIANTO ANTIFURTO PER CASA PRIVATA FACENDO APPOSITA DOMANDA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI PERTINENZA E PAGANDO LA FATTURA TRAMITE BONIFICO POSTALE O BANCARIO ?
La materia fiscale è sempre in rapida evoluzione ed io non sono un fiscalista ma, a memoria, cedo che la detrazione IRPEF di cui lei parla sia valida per tutte le spese sostenute fino al 31 dicembre 2010. Proverò a verificare con un esperto di settore e mi riprometto di aggiornare questa informazione appena disponibile, ma nel dubbio verifichi anche Lei con il suo commercialista.

giovedì 1 luglio 2010

Proteggere il terrazzo con antifurto

Riceviamo da un lettore :
Volevo chiedere che tipo di sistema adottare per evitare intrusione su un mio terrazzo, dal quale si accede alle finestre della mia casa , (che presto dotero’ di sistema di allarme interno idoneo), e dal quale terrazzo, in un suo angolo , molto vicino alla strada in altezza che vi passa sotto (circa 2,4 mt )sono entrati recentemente dei ladri.. Sto’ pensando a proteggere tale angolo con delle inferriate , stile caserma, ma ho paura che sia un ulteriore punto di presa per meglio arrampicare da parte di tali malviventi.Cosa consigliate in alternativa all’inferriata , di costo modico e poco impattante essendo un privato?
Grazie
Le inferriate possono rappresentare un punto di presa ma, se come dice nel suo post, sono già riusciti comunque ad entrare credo che rappresentino una buona difesa ed un ulteriore ostacolo da superare – con il rischio di essere visti dalla strada magari. In aggiunta potrebbe installare un sensore da esterno a protezione del terrazzo, orientato verso le finestre e collegato con la (futura) centrale di allarme o con una centrale monozona con sirena. Il costo di questo sistema è sicuramente accessibile ed è anche facilmente e velocemente installabile praticamente in quasi tutte le configurazioni di balconi, finestre e terrazzi.