venerdì 4 giugno 2010

Antifurto per la casa: decidono le donne !

Prendo spunto da un articolo di Ilaria Garaffoni (Il sistema d'allarme è donna, pubblicato su A&S Italy) per affrontare un tema importante: cosa vuole la donna da un antifurto?
Come scrive Ilaria,

Tra le mura domestiche, è la donna a sollevare il problema della sicurezza, quindi è lei il decision maker. Poi magari sarà l'uomo a scegliere a chi rivolgersi e cosa acquistare, (...) ma la donna è più concreta, la donna teme per la sicurezza dei figli, dei quali si sente spesso più responsabile del coniuge. Queste argomentazioni si elevano al quadrato se si tratta di donne single, e si elevano al cubo se si tratta di mamme single, una popolazione in costante aumento, anche in considerazione dell'impennata di divorzi che da tempo sta investendo il paese.

Per chi come me opera da anni in questo settore, l'interesse rosa per i sistemi antifurto può suonare come una novità. In fondo l'antifurto è, come dice mia moglie, "una roba tecnica", noiosa, incomprensibile ed appartenente alla sfera del tecnologico, ergo "roba per mio marito". Ma necessaria. Quindi la richiesta è di un sistema semplice da usare, che offra una protezione anche quando si è all'interno della casa (soprattutto per quando sono da sole e con i figli !) e possibilmente che non sia troppo invasivo da un punto di vista estetico. Difficile? No, anzi.
A conferma di questa tesi devo dire che infatti sono molte le richieste su questo blog che ricevo da lettrici alla ricerca di qualche spiegazione, consiglio o chiarimento su un antifurto da installare in casa. Un fatto che riporto con piacere proprio perché lo spirito di questa mia iniziativa è quello di creare un po' di cultura della sicurezza, cercando di avvicinare chi ha bisogno di sicurezza ad un mondo che è sempre stato molto (troppo !) tecnico e lontano dalle semplici necessità quotidiane di chi vuole semplicemente sentirsi al sicuro all'interno delle mura di casa propria.
In molti paesi l'antifurto è ormai diventato parte integrante degli impianti domestici, come l'impianto elettrico. Una "roba tecnica" che, se è semplice da utilizzare, diventa oggetto quotidiano e comune. E forse dagli esempi degli altri paesi, soprattutto dalla cultura anglosassone e del nord Europa, presto riusciremo anche ad apprezzare la necessità di sistemi come quelli antincendio o la rilevazione di gas. Pensate che in Germania alcuni anni fa hanno realizzato una campagna di sensibilizzazione sull'argomento incendio domestico finanziando l'installazione di rivelatori di fumo e di gas per le abitazioni private: piccoli investimenti che salvano centinaia di vite all'anno. In Italia la prevenzione degli incendi e delle fughe di gas è nata solo alcuni anni fa con l'introduzione dell'obbligatorietà per legge nei luoghi pubblici, ma la sicurezza, come diciamo sempre in questo blog, deve nascere da voi - non può essere solo un obbligo (ed un costo) imposto.

Predisposizione antifurto via cavo e perimetrale

Riceviamo da una lettrice questa domanda:
Buona sera,
chiedo un consiglio ad un esperto.
Ho acquistato un appartamento al piano terra con giardino. L’appartamento è già predisposto con impianto antifurto (mancano solo sirena e tastiere) ed è del tipo con fili e micro contatti in ottone inserite nei serramenti di finestre e portafinestre. Ora sarei intenzionata a metterlo in funzione acquistando ciò che rimane, ma l’installatore ha invece consigliato di mettere un allarme diverso, da esterno, con sensori ai muri esterni senza fili che, una volta attivato, creano una raggio volumetrico che fa scattare l’allarme al passaggio. Il dubbio è quale in effetti sia più sicuro e pratico, visto che per questa ultima soluzione mi è sembrato l’utilizzo mi è sembrato più complicato (tenere l’ennesimo ulteriore telecomando con sé, ricordarsi di attivare/disattivare le zone al passaggio, e costi di manutenzione poco chiari, solo le batterie da cambiare una volta all’anno ?, e la non possibilità di tenere un cane. Help !!!!
La predisposizione che ha trovato nel suo nuovo appartamento è la classica protezione volumetrica con contatti sul perimetro (porte e finestre). In termini di sicurezza e praticità va sicuramente bene, nel senso che aprendo una porta o una finestra segnala l’allarme. Credo, se non è già previsto, che al massimo potrebbe aggiungere uno (o più) sensori infrarosso volumetrici nell’ingresso e nelle stanze per avere una copertura completa. Se il cane dovesse restare in casa da solo può isolarlo in una zona senza sensori volumetrici o mettere dei sensori particolari (legga qui per maggiori dettagli: E se ho un animale domestico ? ).
La proposta che l’installatore le ha fatto riguarda la protezione perimetrale esterna: trattandosi di un appartamento al piano terra con giardino, può proteggere la sua abitazione anche quando lei è all’interno con dei sensori come quelli descritti. In genere questo tipo di protezione è utile se si è soli in casa o se, come succede d’estate, si tengono porte e finestre aperte per il caldo: segnalare un’intrusione nel momento in cui avviene significa avere tempo per reagire in modo adeguato ed evitare spiacevoli sorprese.
Sulla modalità di utilizzo bisogna fare un attimo chiarezza: il perimetrale (l’insieme dei sensori che proteggono l’esterno) si attiva in genere la notte quando si va a dormire e si disattiva al mattino quando ci si sveglia. Non è necessario attivare e disattivare le zone al passaggio ogni volta. Inoltre l’allarme proveniente dal perimetrale dovrebbe essere una segnalazione ‘locale’, quindi una sirena intermittente da interno o equivalente – quanto basta per segnalare un pericolo nel silenzio della notte. Se poi in casi particolari lo vorrà attivare anche di giorno, al massimo avrà un fastidioso beep-beep quando esce in giardino (sicuramente sopportabile se mi protegge dal rischio di trovarmi un estraneo in casa!). Infine, ricordiamo che il perimetrale è una funzione della stessa centralina che è collegata agli altri sensori, tecnicamente si chiama parzializzazione o giorno/notte, e si attiva dalla medesima tastiera già in uso per l’impianto. In questo blog troverà diversi articoli in merito se desidera approfondire questi concetti. Può guardare qui La parzializzazione oppure consultare l’INDICE PER ARGOMENTO che trova in alto sotto la barra del titolo.
Avendo già la predisposizione nelle finestre e porte-finestra, sicuramente non le consiglierei di usare un sensore per esterno via radio. Basta collegarsi alla predisposizione di uno dei contatti e collegare anche i sensori da esterno usando lo stesso cavo (che ha più conduttori). In questo modo risparmia, non ha costi di manutenzione (batteria) per quei sensori esterni e sfrutta la centrale, la tastiera e la sirena che ha già.
Spero di essere riuscito a rispondere e resto a disposizione per altre domande che sicuramente avrà!
grazie
m.

giovedì 3 giugno 2010

Antifurto casa collegato a cellulare GSM

Avere un antifurto e non sapere quando scatta l'allarme o, peggio ancora, non fare niente quando scatta l'allarme, è un po' come comprare un'auto per tenerla sempre parcheggiata in garage.
Gli impianti antifurto hanno lo scopo di segnalare - non di impedire - un'intrusione all'interno dell'area protetta e come tale la segnalazione è la parte più importante e rilevante del loro lavoro. Tipicamente ci sono due tipi di segnalazione: quella locale (ad esempio, la sirena esterna) e quella remota (ad esempio, il combinatore telefonico).
Il combinatore telefonico è un apparecchio che Vi avvisa telefonicamente in caso di allarme (ma anche di guasto dell’impianto). Potete ricevere un messaggio vocale pre-registrato, un SMS o anche una foto o un video (in questo caso serve un collegamento ad una telecamera). Il combinatore è programmato per chiamare più numeri telefonici a Vostra scelta (in genere da un minimo di 3 – il Vostro cellulare, un recapito al lavoro, un vicino di casa – fino ad un massimo di 8 – parenti e amici tutti -) in modo da essere sicuri che l’allarme raggiunga almeno un destinatario.
I combinatori possono utilizzare la linea PSTN (quella tradizionale con la presa tripolare che avete in casa) o GSM, o entrambe. Possono essere utilizzati indipendentemente dal tipo di allarme che avete (via cavo o senza fili wireless) perché sono collegati direttamente alla centralina e necessitano esclusivamente della connessione telefonica (la presa) o di una sim GSM, anche ricaricabile. In situazioni particolarmente a rischio come ville isolate o capannoni in zone industriali si preferisce utilizzare il collegamento GSM o quello doppio GSM+linea fissa per maggior sicurezza vista la possibilità di effettuare un taglio cavi della linea PSTN.
Recentemente molti utenti hanno segnalato problemi con le linee emulate (quelle dell'ADSL tipo Vodafone Station, Fastweb e simili), ma in realtà si tratta semplicemente di impostare il combinatore in modalità Blind Dial, ovvero esclusione del controllo del tono di libero, ed il combinatore funziona perfettamente.
Esistono modelli che Vi permettono anche di inviare comandi all’impianto via tastiera del telefono quando ricevete la chiamata d’allarme (ad esempio, far smettere di suonare la sirena o accendere le luci). Indipendentemente dal tipo di collegamento, comunque, i combinatori possono chiamare qualunque numero fisso o cellulare.
Tra i numeri che potete programmare, è possibile inserire anche le Forze dell'Ordine o gli Istituti di Vigilanza privati. Prima di effettuare il collegamento dovete compilare una modulistica e fare richiesta presso la caserma dei Carabinieri o la Questura competente. Per i Carabinieri trovate le istruzioni in questa pagina, per la Polizia di Stato in questa pagina. Per gli Istituti di Vigilanza privati è necessario fare un contratto con un canone mensile o annuale, mentre ovviamente, per le Forze dell'Ordine il servizio è gratuito.

mercoledì 2 giugno 2010

Consiglio per antifurto casa

Si avvicina l’estate e ricevo molte richieste di lettori che chiedono consigli per un antifurto casa da installare prima di partire per le vacanze. Se anche voi siete alla ricerca di qualche suggerimento pratico su quale antifurto scegliere (via radio? via filo?) sul tipo di protezione (volumetrica interna? contatti sulle finestre e sulla porta? perimetrale?) o su come scegliere un installatore, potete consultare questa piccola guida alla sicurezza antifurto della vostra casa partendo dall’indice per argomenti, dove troverete informazioni generali su come si sceglie un sistema di allarme, su come è fatto e sulle diverse tecnologie.
Ci sono anche le risposte ai quesiti più comuni (cosa fare se avete un animale domestico, quali certificazioni mi deve rilasciare l’installatore, etc.)
Inoltre, navigando nei vari post di questo blog troverete anche diverse discussioni nate da domande specifiche dei lettori che potranno soddisfare la vostra curiosità e rispondere alle vostre domande. Se non troverete la risposta che cercavate potete scrivere un commento e Vi risponderò in breve tempo. Tutte le vostre richieste di informazioni, chiarimenti o suggerimenti saranno gradite – a condizione che si tratti di domande in linea con quanto trattato in questo blog e NON inerenti ad un prodotto/costruttore/installatore specifico.