giovedì 12 febbraio 2009

Combinatori telefonici e Vodafone Station - problemi.

Parecchi lettori mi hanno segnalato problemi di collegamento tra combinatore telefonico e Vodafone Station: è un argomento un po' tecnico ma, vista la presenza di segnalazioni anche sui vari forum, vorrei provare a spiegare un po' la situazione e quale potrebbe essere il problema.
Il problema: I combinatori telefonici PSTN, quelli, per intenderci, che si collegano alla linea telefonica tradizionale (il doppino di rame e la presa tripolare) devono essere conformi alla normativa europea (R&TTE) per poter essere collegati alla rete pubblica. Tale normativa prevede che un apparecchio telefonico (telefono o combinatore che sia) verifichi la presenza del tono di libero PRIMA di comporre un numero telefonico e che, se il tono non è presente, NON EFFETTUI la chiamata. I dispositivi VoIP come la Vodafone Station, non avendo il segnale generato dalla centrale telefonica tradizionale (la cosiddetta 'portante'), emulano il tono di libero per mantenere la compatibilità con i telefoni normali. Lo stesso succedeva ad esempio con le centrali ISDN che avevano un'interfaccia analogica per collegare i dispositivi non ISDN. Ora, se parliamo di un telefono che trasmette la voce umana questa analisi del tono di libero - detta in modo semplice - non è così raffinata e precisa ed il più delle volte l'emulazione funziona e la composizione del numero parte (e quindi anche la telefonata). Purtroppo (almeno per i possessori di Vodafone Station a quanto pare) l'analisi dei combinatori telefonici per antifurto è molto più accurata e selettiva: l'emulazione del tono di libero non 'inganna' il combinatore e la telefonata non parte. [Se volete una spiegazione più tecnica e dettagliata - e comunque per verificare quanto sopra - confrontate questo documento di Vodafone con gli standard supportati dalla Vodafone Station e quanto dichiarato nella documentazione tecnica del vostro combinatore telefonico].
La soluzione: se i due standard non sono compatibili c'è poco da fare. Prima di disperare e cambiare operatore potete però fare un tentativo estremo: diversi combinatori hanno una modalità di test che permette di fare il cosiddetto blind dial, vale a dire la composizione del numero SENZA l'analisi del tono di libero. SE il vostro modello ha questa funzione chiedete all'installatore di fare una prova - magari la fortuna è dalla vostra parte e funziona. In alternativa, passate ad un combinatore GSM o cambiate operatore :-(
Potete anche provare a segnalare il problema a Vodafone ma non credo che possano fare molto (e penso che dal numero di post che ho letto in giro ne siano già al corrente). Per dovere di cronaca, non mi risulta che altri operatori VoIP (Fastweb giusto per dirne uno) abbiano questo problema - ogni segnalazione è ben accetta.

domenica 1 febbraio 2009

Cosa sono (e a cosa servono) i codici di attivazione?

Se avete installato una tastiera(*) per attivare (e disattivare) il Vostro impianto, potete usare dei codici diversi per differenziare sia le persone che le aree alle quali queste possono accedere. Quasi tutte le centrali di allarme oggi offrono come funzione standard la possibilità di avere uno o più codici master, vale a dire codici che possono attivare e disattivare qualunque zona dell'impianto, e codici parziali che permettono di agire selettivamente solo su alcune zone. In un impianto di allarme per la casa in genere questa funzione non viene utilizzata in quanto tutti gli inquilini generalmente inseriscono e disinseriscono l'impianto in modo totale o parziale. Nelle attività commerciali e nelle aziende, invece, spesso è necessario avere codici distinti per differenziare gli accessi o per non fornire a personale esterno (l'impresa di pulizia, ad esempio) gli stessi codici utilizzati dal personale interno.
I vantaggi di avere codici differenziati sono essenzialmente due: primo, potete assegnare un codice diverso per ogni singola persona che è autorizzata ad inserire l'allarme e, secondo, potete associare a questo codice la parte dell'impianto su cui la persona può operare. Il fatto di avere codici diversi Vi permette di sapere sempre - leggendo la memoria storica della centrale - chi ha inserito o disinserito l'allarme e quando lo ha fatto: utilissimo, per esempio, nel caso di negozi od attività commerciali dove ci sono più persone autorizzate all'apertura ed alla chiusura del negozio. Per quanto riguarda, invece, la seconda funzione - la diversificazione delle zone su cui operare - pensate ad un negozio dove tutti i commessi possono aprire e chiudere l'attività ma non accedere ad una particolare stanza (per esempio, la stanza con la cassaforte).

(*) In realtà questa funzione si può ottenere anche con le chiavi elettroniche ed i radiocomandi, ma deve essere programmata dall'installatore in fase di montaggio dell'impianto ed è un po' meno flessibile se dovete cambiare o aggiornare dei codici di attivazione.