sabato 5 luglio 2014

Temporizzazione della centrale e dei sensori antifurto

Caro Mauro 
ti scrivo perché io e il mio compagno ci siamo accorti che l’allarme suona soltanto quando si é davanti al sensore oppure a porta/finestra aperta. Insomma, suona solo se il malintenzionato intrufolatosi in casa decide di mettersi in bella mostra davanti al sensore o lascia la porta aperta. Se si nasconde in un punto morto della casa, l’allarme cessa.Tempo fa avevamo fatto cambiare il temporizzatore all’installatore impostandolo sulla durata massima consentita (2 ore). La prima volta che lo abbiamo fatto suonare ci siamo accorti che suonava per poco e poi si fermava. Lo abbiamo detto all’installatore, che ha fatto una prova. Ma in quel momento eravamo tutti e tre davanti ai sensori quindi l’allarme suonava ad intermittenza. Alché l’installatore ha sentenziato che, avendo impostato il temporizzatore sulle due ore, l’allarme suona ad intermittenza. Ovviamente si sbagliava!Prima di contattarlo e dirgliene quattro… sai dirmi quale potrebbe essere il problema? Io non voglio sborsare un euro per il suo intervento.. ne avrei i diritti?Grazie milleChiara

Buongiorno Chiara

A dire il vero non sono sicuro di avere capito bene la vostra situazione… Dunque: un sistema di allarme funziona in modo che, quando attivo, non appena un sensore o un contatto magnetico di apertura rileva un’intrusione, scatta l’allarme – e quindi suona una sirena o partono le chiamate telefoniche del combinatore.
Una volta partito il primo allarme, a seconda di come viene programmata la centrale, si possono avere diversi scenari: ad esempio, la sirena fa i suoi cicli di suonata e poi smette fino a quando non interviene un’altra condizione di allarme (tipo, un allarme da un altro sensore).
Cosa intendi per “l’allarme suona soltanto quando si é davanti al sensore oppure a porta/finestra aperta”? La segnalazione parte quando il sensore ti rileva, o il contatto della porta si apre, e continua per tutto il tempo impostato del ciclo di allarme (in genere 2 o 3 minuti), indipendentemente da cosa succede dopo: se ti sposti, rimani davanti al sensori, esci di casa, ti nascondi dietro un mobile o anche se richiudi la porta è del tutto ininfluente – l’allarme continua a suonare per il tempo impostato. Se nel tuo caso non è così, c’è qualcosa che non funziona nel tuo impianto.
Inoltre non mi è chiaro a cosa ti riferisci quando parli del “temporizzatore … impostandolo sulla durata massima consentita (2 ore)” – forse ti riferisci alla funzione di Risparmio Energetico che mette i sensori via radio a riposo dopo aver generato un allarme? Se è così allora è normale che il sensore non rilevi, ma basta dire all'installatore di impostare una temporizzazione più breve (minuti magari, non ore).

domenica 29 giugno 2014

Vetri antisfondamento

Buongiorno, 
scrivo per avere un parere riguardo le misure di sicurezza per l'appartamento in cui andrò ad abitare di qui a un anno, attualmente in costruzione.
L'appartamento è su due livelli, pian terreno con giardino e primo piano con terrazzo. Sopratutto al piano terra ci sono ampie superfici vetrate che affacciano sul giardino. All'esterno avremo frangisole, non vere proprie imposte o portoni.
Nelle dotazioni di sicurezza di capitolato abbiamo contatto magnetico sulla porta blindata d'ingresso e rilevatori volumetrici all'interno. Sicuramente faremo montare i contatti magnetici su tutti i rimanenti infissi.
Ad ulteriore protezione le proposte che ci sono state fatte sono:- infissi anti scasso (che faremo montare)- inferriate virtuali (faremo predisporre gli infissi per un montaggio successivo, da decidere)- rilevatore da esterno per coprire l'affaccio del piano terra sul giardino (per intenderci dove ci sono le porte-vetrata)- finitura antimazza delle vetrate
Abbiamo capito che mettere mille sistemi di rilevazione di movimento o ingresso in giardino farebbe scattare l'allarme più facilmente, ma la nostra preoccupazione è evitare che qualcuno ci entri in casa (sopratutto se mia moglie fosse sola in casa).La domanda essenziale è: vale la pena di scegliere i vetri antimazza (sappiano che peserebbero più dei vetri normali, ma non uno sproposito), per ridurre il rischio di intrusione?Le inferriate virtuali sono uno strumento valido?
Vi ringrazio già da subito! 
- Giacomo 

Buongiorno Giacomo,
se il suo problema é la protezione quando lei é all'interno, direi che i vetri anti-sfondamento non fanno una grande differenza: in genere la notte si verificano casi di intrusione silenziosa per sorprendere o anestetizzare e sfondare il vetro rovina l'effetto sorpresa.
Credo che per questo specifico problema le barriere a stilo o i rivelatori perimetrali siano piú adatti.

lunedì 2 giugno 2014

Apple annuncia ufficialmente il suo ingresso nella Security

Nel discorso introduttivo che ha aperto i lavori del WWDC14, il CEO di Apple Tim Cook, ha annunciato l’ingresso del colosso informatico di Cupertino nel mondo della sicurezza e della home automation. Nella presentazione trasmessa in diretta streaming, è stata infatti annunciata una nuova applicazione che unificherà i protocolli dei maggiori produttori di building automation e risparmio energetico e che permetterà agli utenti di comandare luci ed automazioni della propria casa direttamente dal loro iPhone o iPad.

Ovviamente è presto per parlare nel dettaglio di come questa funzione verrà implementata, ma da quello che si è potuto capire, la nuova versione di iOS8, il nuovo sistema operativo mobile per iPhone e iPad disponibile da quest’autunno, integrerà le app già presenti sul mercato e create dai singoli produttori, in un unico ambiente nel quale sarà anche possibile raggruppare funzioni proprie di apparecchi diversi: per esempio, configurando zone / azioni comuni raggruppate alla stregua di una macro per eseguire più funzioni con un singolo comando (tipo: ‘Attiva Modalità Notte‘ = spegni luci + chiudi cancello garage + imposta temperatura termostato a minimo).

Si tratta a nostro avviso di una piccola rivoluzione che aspettavamo da tempo e che forse un po’ anche auspicavamo. Come spesso abbiamo scritto in questo blog, la mancanza di un protocollo comune che permettesse alle singole applicazioni dei diversi marchi di interfacciarsi e di scambiarsi dati è stata la causa frenante di un mercato, quello della sicurezza e dell’automazione, che da questo punto di vista non è certo al passo con i tempi. L’avvento di un colosso era prevedibile, ed è anche l’unica situazione auspicabile per uscire da un impasse del genere. E forse solo un colosso quale Apple (o Google) avrebbe potuto finalmente rompere il ghiaccio.

Sono parecchi ormai i settori tecnologici che hanno imparato a loro spese la lezione che il mercato degli smartphone ha impartito a tutti: non ci sono più spazi per applicazioni (soprattutto hardware) dedicate ai singoli impianti tecnologici — l’interfaccia utente è una sola (il cellulare) e tutte le altre andranno gradualmente a scomparire – e chi resta fuori dall’ecosistema è destinato a perdere. La stessa lezione la sta imparando anche uno degli oggetti intoccabili della tecnologia degli ultimi 30 anni, il telecomando della televisione, destinato ad essere gradualmente detronizzato dal tablet o dallo smartphone che non solo prenderà il controllo del cambio canale e della regolazione del volume sulla SmartTV, ma che porterà l’interattività nella televisione, i contenuti ed anche le scelte di cosa guardare (o dei videogiochi a cui giocare).

L’esempio del termostato NEST (azienda tra l’altro acquistata da Google) è stato il primo passo; poi è arrivato il sensore di fumo e adesso l’unificazione dei protocolli sotto l’ombrello di casa Apple – un ombrello capiente visti i numeri di telefoni, tablet ed app snocciolati proprio da Tim Cook durante la presentazione.

La Rivoluzione è iniziata: adesso, come scriveva Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo, “bisogna che tutto cambi se vogliamo che tutto rimanga come è…

lunedì 20 maggio 2013

Protezione porta blindata

Gent.mo Mauro,
abito al 2° piano di un condominio. Dopo alcuni furti in appartamento (non il mio) mi sono deciso a installare un impianto d’allarme. Vengo al punto. I ladri se vogliono entrare in casa (così come hanno fatto per gli altri) possono farlo dalla porta d’ingresso (blindata di tipo 2 di circa 13 anni fa.
Come posso rinforzare la porta (battenti, chiave, serratura) e quale tipo di allarme mi consiglia solo sulla porta, in modo tale che a questa non mi procurino danni, visto che in casa non ho nulla di nulla (sia denaro che gioielli o suppellettili di valore). Infatti, il danno maggiore, oltre quello psicologico, sarebbe proprio “la porta”. Ci sono sistemi che avvicinando i “ferri del mestiere” alla serratura o alla porta immediatamente possano innescare l’allarme. Oltre questi, che ne pensa dello spionciono con telecamera collegata al tablet o smartphone ? Chiedo scusa per il livello delle domande, che dalle parti mie definirebbero “terra – terra”, ma sono un profano in cerca di consigli. La ringrazio in anticipo e la saluto cordialmente. Nicola

Buongiorno Nicola

La porta si può proteggere utilizzando dei contatti magnetici (appositamente per le porte blindate), che possono essere incassati nel telaio e quindi sono ‘invisibili’, salvaguardando l’estetica, e che rilevano l’apertura della porta stessa anche di pochi gradi.
Per prevenire in maniera parziale il danno economico, cercando di evitare che il serramento venga forzato, esistono dei contatti cosiddetti di vibrazione che rilevano l’urto tipico delle operazioni di scasso.
Se pensa che la porta necessiti di questa protezione, l’abbinamento di un contatto di vibrazione con uno di apertura è abbastanza economica e di facile installazione. Resta il fatto che comunque la vera garanzia la offre la porta stessa (cosa per cui le consiglierei di sentire un esperto di porte blindate che venga a farle un sopralluogo) e che in ogni caso sarebbe necessario integrare questa prima linea di difesa anche solo con un sensore volumetrico a protezione dell’ingresso – sufficiente, ma indispensabile.

Per quanto riguarda la telecamera, può esserle d’aiuto a vedere chi c’è fuori quando è in casa, ma contro lo scasso da furto non le servirà a molto…

lunedì 29 aprile 2013

Protezione terrazzo con veranda

Ho un appartamento di 135 mq sito al quinto e ultimo piano di una palazzina. Vi è un terrazzino sul fronte ed uno sul retro, quest’ultimo chiuso da veranda. Superiormente vi è solo un lastrico solare a cui si accede facilmente e da cui è agevole raggiungere il mio terrazzino sul fronte (l’altro è verandato). Inoltre, possiedo 2 gatti di media taglia (6Kg). La mia idea era di posizionare sensori magnetici su tutte  e 7 le finestre esterne (2 sono porte-finestre) ed un sensore di movimento all’interno ma la presenza dei due animali mi preoccupa per eventuali attivazioni accidentali. Inoltre non saprei dove posizionare la sirena se non nel terrazzo esterno dove un malintenzionato può facilmente manometterla prima di penetrare in casa.
Mi è stato suggerito di posizionare sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno ed una sirena esterna semplice senza dispositivi di protezione in quanto “coperta” dal sensore esterno. Mi preoccupa tuttavia l’esposizione al freddo intenso dell’inverno che, secondo me, potrebbe compromettere l’efficenza della circuiteria. E’ possibile? Inoltre, non sarebbero meglio sensori a infrarossi o vi è il rischio che i gatti possano attivarli? Ogni suggerimento mi sarà prezioso.

- Paolo
Buongiorno Paolo
L’idea dei sensori a tripla tecnologia nei terrazzi e nulla all’interno non mi sembra particolarmente felice: affidare la protezione del suo appartamento così vulnerabile dall’alto e dall’esterno al solo perimetrale è, da un punto di vista installativo della sicurezza, un suicidio – per usare un eufemismo.

Se possibile, valuti l’installazione di barrierine a stilo o sensori a tenda che proteggono in modo più accurato i varchi (porte e finestre) e magari aggiunga un solo sensore all’esterno di tipo PET in grado di distinguere gli animali e quindi evitare i falsi allarmi per via dei gatti.

Per quanto riguarda la temperatura, non si preoccupi: tutti i prodotti da esterno sono testati per lavorare in condizioni sufficientemente rigide di temperatura e non le daranno problemi – paradossalmente è più preoccupante il caldo del freddo…